Investire nei titoli di Stato spagnoli

Stando a quanto ha comunicato una nota stampa di Reuters, la Spagna avrebbe collocato, qualche giorno fa, tre titoli a medio lungo termine per 4,2 miliardi di euro, oltre il proprio obiettivo massimo, con rendimenti in flessione rispetto all’asta di inizio mese. Collocato anche un bond in dollari (per la prima volta negli ultimi quattro anni) per ulteriori 2 miliardi di euro: in tutto, è già stato coperto un quarto del target di emissioni per l’intero 2013.

Nel dettaglio, riportava ancora la Reuters, “la Spagna ha collocato stamane 1,112 mld di titoli con scadenza 2015 con un bid-to-cover di 3,7 da 2,2 dell’asta precedente e un rendimento di 2,54% da 2,823%. Inoltre ha collocato titoli a 2019 per 548 mln con un bid-to-cover di 2,5 da 2,9 dell’asta precedente e un rendimento di 4,275% da 6,701%. Infine ha collocato 2,568 mld di titoli con scadenza 2023 con un bid-to-cover di 1,6 e un rendimento di rendimento di 5,202%. Quest’ultimo titolo era stato emesso per la prima tranche attraverso un collocamento sindacato lo scorso gennaio per 7 miliardi di euro, attraendo ordini per ben 22 miliardi di euro” (vedi anche Dopo un anno ThyssenKrupp torna a emettere bond).

Maggiore “curiosità” ha suscitato il collocamento del bond in dollari, per una durata pari a 5 anni e con rendimento di 300 punti base sopra il tasso midswap, come accertato dal ministro del tesoro spagnolo. La maggior parte delle sottocrizioni, come era ampiamente atteso, è giunta da parte di investitori esteri, compresi fondi, banche centrali, hedge e banche commerciali.

“Sono tutti buoni risultati da cui emerge ancora una buona domanda per debito spagnolo” – ha in proposito dichiarato Lyn Graham-Taylor, strategist di Rabobank a Londra, le cui comunicazioni sono state ancora una volta riportate dall’agenzia di stampa Reuters – “Continuiamo a credere che ciò sia in gran parte determinato più dalla grande quantità di liquidità immessa dalla banca centrale nel sistema piuttosto che da un miglioramento dei fondamentali spagnoli e dai progressi verso l’unione fiscale da parte della zona euro” (vedi anche Perché conviene investire in bond nel 2013 secondo Jp Morgan Am).

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