Nuovi Etf azionari e obbligazionari da State Street

Quando si parla di assets finanziari non si può non pensare a una società come State Street Global Advisors: la compagnia di Boston, infatti, rappresenta il secondo maggior gestore mondiale in questo senso, dunque non deve stupire più di tanto l’ultima offerta che è stata messa a disposizione. Il gruppo ha pensato soprattutto agli investitori istituzionali, mettendo a disposizione ben quattordici nuovi Exchange Traded Fund, sette di tipo obbligazionario e altri sette con una replica fisica. Quali sono le caratteristiche principali di questa emissione? Nel dettaglio, la quotazione è avvenuta presso la Borsa di Francoforte e quella di Londra, mentre gli investitori a cui si rivolge la stessa State Street sono di nazionalità italiana: l’obiettivo, infatti, è quello di rendere ancora più grande e proficuo il business del Vecchio Continente, ampliando al massimo la gamma di prodotti.

I rischi del sistema bancario italiano

Nell’ipotetica maratona che vedrebbe coinvolte le banche di tutto il mondo, gli istituti europei e americani sono quelle che si troverebbero in maggiore affanno: le difficoltà che vivono questi gruppi sono sotto gli occhi di tutti e per il momento la via d’uscita sembra piuttosto lontana. I motivi sono stati descritti in più occasioni, ma occorre rinfrescare la memoria. In particolare, le banche del Vecchio Continente pagano lo scotto della crisi del debito comunitario, oltre alle condizioni critiche di paesi come la Grecia, l’Irlanda e il Portogallo, con il contagio che è sempre dietro l’angolo. Gli istituti a stelle e strisce, invece, si sono viste chiedere i danni per i tristemente celebri mutui subprime. Che scenari si possono prospettare allora per il credito, soprattutto quello di casa nostra?

Zucchi: aumento di capitale da 30 milioni

In data odierna la Vincenzo Zucchi ha depositato in Consob il prospetto dettagliato per l’aumento di capitale deliberato dall’assemblea degli Azionisti di Gennaio 2011.

Nonostante i problemi a cui l’azienda si trova a far fronte, le operazioni di aumento di capitale iniziate l’anno scorso vanno avanti e l’aumento di capitale è ad un passo dall’essere realtà. Sarà per la precisione di 30.028.592,20 euro e si dividerà in due distinte parti: per la prima metà si tratterà di 150.142.969 azioni, cioè 15 milioni di euro di azioni a 0.10 offerte agli azionisti in numero di 27 per ogni 5 possedute, inoltre ad ogni azione sottoscritta sarà allegato un warrant gratuito.

Per la seconda parte invece si tratta di emissione di warrant. Le garanzie di sottoscrizione dell’aumento sono di Gianluigi Buffon e Riccardo Grande Stevens per un totale del 49.3% del capitale dell’aumento.

 

Banca Sistema: tutto pronto per il nuovo conto deposito

Banca Sistema, l’istituto di credito indipendente che sorto grazie all’acquisizione delle attività di quella che un tempo era Banca Sintesi, si sta caratterizzando per un’offerta piuttosto allettante in relazione ai conti deposito: che tipo di prodotto viene proposto in questo caso? Nello specifico, il prossimo 20 settembre sarà la data del debutto ufficiale di Si Conto, uno strumento remunerato e vincolato, il quale presenta tra le sue caratteristiche peculiari un rendimento che arriva fino a un massimo del 4,75% sulle somme che verranno depositate. La percentuale in questione è espressa ovviamente in termini lordi. Lo strumento a cui ci stiamo riferendo, inoltre, si presenta in maniera molto interessante a causa dell’assenza di costi per quel concerne la sottoscrizione.

Credito Valtellinese, la semestrale è più che positiva

Se esistesse un professore chiamato a valutare le semestrali delle banche italiane, quella del Credito Valtellinese otterrebbe senza dubbio uno dei voti più alti: i primi sei mesi di quest’anno del gruppo lombardo è stato infatti caratterizzato da dati molto positivi, un segnale di continuità molto incoraggiante in un periodo non certo splendido per la finanza italiana. Nel dettaglio, l’utile netto è stato pari a 32,2 milioni di euro, un importo che è cresciuto di ben dieci punti percentuali rispetto allo stesso periodo di tempo di un anno fa. Inoltre, la raccolta che l’istituto è riuscito a totalizzare si è attestata a quota 35 miliardi di euro, in crescita del 3,5%. Gli stessi discorsi ottimistici, poi, valgono anche per gli impieghi, in aumento di quasi il 4% (precisamente il 3,7%) e molto vicini ai ventitre miliardi totali.

Piazza Affari perde il 3%, sale ancora lo spread Btp-Bund

Giornata nera per le Piazze Europee; la perdita percentuale si aggira intorno al 3% per l’Italia, anche se il gap lasciato aperto con l’apertura del Fib lascia sul campo buoni propositi per un rimbalzo corposo, gli effetti della discesa sono palpabili.

In attesa del buy-back previsto dal MEF sugli altri titoli, lo spread Btp-Bund torna protagonista con una salita del 10% che porta il differenziale oltre 360 punti non promettendo nulla di buono per i prossimi due giorni. Se durante la mattinata sono stati i dealer ad agire direttamente sui Btp, nel pomeriggio si è confermato invece che la stessa Bce ha agito sul mercato, come è lecito aspettarsi in situazioni incontrollabili come quella di oggi:

Hanno acquistato sulla scadenza a 10 anni, sono intervenuti in maniera più decisa rispetto a questa mattina

Conferma un dealer di un’istituto di credito italiano, mentre un altro trader conferma:

Hanno acquistato anche sulle scadenze brevi, tra 2 e 5 anni

Italia in pericolo, ma l’Unione Europea agisce su Irlanda e Portogallo

Mentre si spegne l’effetto positivo sui titoli di Stato registrato dopo l’intervento della BCE, al contrario si consolida la situazione su Irlanda e Portogallo. Gli interventi monetari arrivano di solito nei momenti critici per sollevare le sorti (o rallentare l’agonia) ma in questo caso, secondo quanto diffuso dal consiglio Europeo in un comunicato stampa, si tratta di un’operazione di consolidamento. il Consiglio approva l’erogazione di finanziamenti per Irlanda e Portogallo, spiegando tutti i dettagli nella nota.

La decisione, come riportato sulle fonti ufficiali, è la conseguenza del sopralluogo di tre ispettori (rappresentati dell’UE, della BCE e dell’FMI) avvenuti rispettivamente a Dublino nella prima metà di Luglio ed a Lisbona all’inizio di Agosto, in particolare viene specificato:

Durante le loro visite a Dublino nella prima metà di luglio e a Lisbona all’inizio di agosto le tre istituzioni hanno rilevato che i programmi di Irlanda e Portogallo sono ben avviati, con le rispettive autorità che stanno realizzando importanti punti del programma e dimostrando il loro impegno ad affrontare la sottostante debolezza delle finanze pubbliche e del settore finanziario e con riguardo alla cometitività

Capanna Margherita: anche l’alta quota avrà il suo Pos

Cosa si deve provare a effettuare pagamenti o sottoscrivere prodotti finanziari a oltre quattromila metri di altezza? Lo sapranno presto i clienti di Biverbanca, più precisamente quelli che si recheranno presso la Capanna Margherita del Monte Rosa, la quale beneficerà a breve del Pos (Point Of Sale) più alto al mondo in assoluto. Uno degli obiettivi principali che si intende perseguire con questa iniziativa, inutile negarlo, è quello di supportare in maniera adeguata il settore del turismo alpino, rendendo questo luogo senz’altro più vicino a una comune località. La novità è assoluta ed è stata ben accolta, per il momento, dai rappresentanti dell’alpinismo.

BlackRock alla ricerca del beneplacito per tredici nuovi Etf

BlackRock vanta una leadership indiscussa per quel che riguarda l’emissione di Exchange Traded Fund: l’ultima iniziativa della compagnia americana riguarda proprio questi specifici prodotti finanziari, visto che a New York si sta cercando di ottenere il permesso ufficiale da parte degli enti regolatori per lanciare sul mercato tredici nuovi strumenti di questo tipo. Nello specifico, i fondi in questione non andranno a svelare le loro holding giorno per giorno, così come prevede un accordo con la Securities and Exchange Commission, la Consob a stelle e strisce. Il gruppo detiene comunque il permesso di vendere Etf attivi, in modo da garantire la maggior trasparenza possibile.

Biverbanca: crescita significativa nel primo semestre 2011

Biverbanca, istituto di credito che fa parte integrante del gruppo Monte dei Paschi e che è attivo soprattutto in Piemonte (in primis Biella e Vercelli), ha approvato una semestrale davvero molto interessante, tenendo conto che l’attuale contesto bancario è piuttosto altalenante: nel dettaglio, il cda della banca ha reso noti i risultati di questi primi sei mesi del 2011, mettendo in luce una crescita di tutto rispetto in confronto a quanto rilevato nello stesso periodo di un anno fa. Il bilancio in questione ha tratto vantaggio senza dubbio dagli ordinativi esteri e dalla migliore produzione industriale che è andata a caratterizzare l’area di maggiore interesse da questo punto di vista, vale a dire quella di Biella.

BancoPosta In Proprio: il rendimento è pari al 2% lordo

Tra le tante offerte messe a disposizione da Poste Italiane non si può non parlare di BancoPosta “In Proprio”: si tratta di un’offerta finanziaria piuttosto variegata, la quale tenta di venire incontro alle principali esigenze del cliente. Cerchiamo di capire meglio la struttura dei vari prodotti. La suddivisione, infatti, prevede quattro soluzioni ben distinte, vale a dire Web, Base, Condominio e Pos. L’obiettivo è quello di rendere più agevoli le operazioni bancarie, tanto più che esiste un canone minimo fissato dalle stesse Poste. La sicurezza e la convenienza sono altri due elementi su cui il gruppo punta molto da questo punto di vista. La proposta Web si chiama in questa maniera perché è stata pensata appositamente per coloro che amano e preferiscono gestire le attività tramite internet e il pc.

Vivendi riporta un’incredibile crescita dei profitti a giugno

Vivendi, colosso francese che vanta le più grandi compagnie al mondo per quel che concerne la musica e i video-game, ha stilato un sorprendente rapporto trimestrale: quest’ultimo, ovviamente, si riferisce al secondo trimestre di quest’anno, quello compreso tra aprile e giugno, ed è stato caratterizzato da un profitto interessante, agevolato senza dubbio dalle divisioni Activision Blizzard e Gvt. Di conseguenza, anche il titolo azionario è riuscito a crescere come non succedeva da almeno sette mesi. Nel dettaglio, il reddito netto è aumentato di ben dodici punti percentuali, attestandosi a quota 884 milioni di euro. Gli analisti non si erano nemmeno lontanamente avvicinati a tale stima, prevedendo un valore pari a 780 milioni. A questo punto, la stessa Vivendi è intenzionata ad incrementare il proprio dividendo nei prossimi mesi.

Taglio alle stime di Eni: la scure di Goldman dopo la Robin Tax

L’amministratore delegato di Eni parla della Robin Tax e rassicura: “Non indicerà sulle bollette”:

perchè penso che verrà impedito di trasferire queste imposte aggiuntive sulle bollette

conclude poi, aggiungendo però che la domanda va’ fatta a Snam Rete Gas visto che colpisce loro e non Eni, ed in ogni caso chi deve preoccuparsi in questo senso saranno gli azionisti.

Anche se effettivamente viene da pensare che chi pagherà la tassa saranno proprio i consumatori finali (qualcuno è pronto a scommetterci) le parole dell’AD non convincono ugualmente. Nonostante infatti viene specificato che sarà Snam Rete Gas a pagare la tassa, a Goldman Sachs oggi sono state riviste le previsioni proprio su Eni e proprio in virtù di quanto prevede la Robin Tax (nonostante non sia ancora confermata).

Nello specifico si tratta di una riduzione del p/e da 6.2 per il 2011 a 5.3 per il 2012 e dell’ultile per azione da 2.23 a 2.12 euro per il 2012 e da 2.61 a 2.54 euro per il 2012. Resta invariato invece il giudizio finale di Goldman che indica ancora buy confermando il target price a 19.60 euro.

S&P ancora sull’Europa: no a recessione, ma stime tagliate

Almeno su un punto siamo tutti d’accordo. Anche se la recessione non ci sarà, gli anni a venire saranno comunque critici e molto difficili e la crescita sarà la priorità anche se i risultati (ammesso che tutto vada per il meglio) li vedremo tra molto tempo.

Non ci ha pensato 2 volte S&P a ribadirlo durante la giornata di oggi; continua quindi la serie di attacchi all’Europa, come se nel Nuovo Continente fosse tutto rose e fiori mentre noi affondiamo. Stime tagliate si diceva, quindi per quanto riguarda il Pil la crescita è attesa a 1.7% nel 2011 ed a 1.5% nel 2012 per quanto riguarda l’Eurozona, andando rispettivamente a ritoccare i precedenti 1.9% e 1.8%. Bene la Germania (sempre secondo S&P) che conferma il 3.3% di crescita per il 2011, male invece nel 2012 con la discesa da 2.5% a 2% delle stime.

Confermato il +0.8% per la Spagna nell’anno corrente, mentre nel 2012 il taglio delle previsioni è importante e si attesta all’1% dal precedente 1.5%.