Buone performance nel 2011 per il Dionysos Art Fund

Gli investimenti nell’arte sono sempre attuali e redditizi? Se si fa riferimento al Dionysos Art Fund, la risposta è senza dubbio affermativa: si tratta di uno strumento finanziario di diritto lussemburghese, le cui performance sono state tutto sommato positive nel corso dell’ultimo anno. Volendo essere più precisi, c’è da dire che l’andamento dell’esercizio 2011 è stato caratterizzato da un lieve incremento rispetto all’anno precedente, vale a dire 0,124 punti percentuali in più, come rilevato prontamente dai gestori. Il segno positivo fa intendere come l’investimento in questo fondo sia un’alternativa molto interessante per quel che concerne il vasto universo finanziario.

Ipo e social network: la quotazione di Glam Media

Come se non fossero bastati Facebook e Zynga, ora è il turno di un nuovo social network per quel che concerne le offerte pubbliche iniziali del New York Stock Exchange: si tratta di Glam Media, il quale si è specializzato nel tempo in contenuti di tipo editoriale e pubblicitario, con una data imminente in relazione a questo evento, vale a dire il prossimo mese di aprile. Altri dettagli non sono però noti, tranne alcune caratteristiche dell’ipo in questione, come ad esempio il ruolo di advisor assegnato a due banche, Morgan Stanley e Goldman Sachs, oltre alla valutazione complessiva della compagnia stessa, vale a dire un miliardo di euro. Per quale motivo si sta andando in questa direzione?

Enel precisa la sua nuova politica dei dividendi

I risultati preliminari di Enel sono ormai noti, ma è stata proprio questa comunicazione a rappresentare il momento più propizio per dettagliare la politica dei dividendi: che cosa devono attendersi nello specifico gli azionisti dell’ente energetico? Il saldo che si riferisce all’esercizio del 2011 verrà messo in pagamento tra quattro mesi, più precisamente il prossimo 21 giugno, mentre la data dello stacco della cedola è prevista tre giorni prima. Si tratta di informazioni preziose, tanto più che l’opportunità va colta al volo, se non altro perché Enel non distribuirà nessun acconto sui dividendi maturati nel corso di questo esercizio per tutta la durata del 2012. Fulvio Conti, numero uno dell’Enel, ha però lasciato aperto un altro spiraglio, vale a dire la distribuzione di un saldo nella forma di un dividendo pari al 60% dell’utile relativo alle attività ordinarie.

Anche Wells Fargo emette dei bond a tre anni

Wells Fargo & Company, tra le più famose compagnie finanziarie di tutti gli Stati Uniti, ha messo in vendita dei titoli obbligazionari a tre anni presso i mercati americani del credito: si tratta di una emissione piuttosto interessante per quel che concerne il vasto universo dei bond, tanto più che la scadenza è fissata nel breve termine e l’importo complessivo è pari a due miliardi di dollari, secondo quanto trapelato dalle indiscrezioni relative a questa trattativa ormai entrata nel vivo. C’è poi un altro elemento che vale la pena ricordare, una di quelle caratteristiche che tutti gli investitori finanziari vogliono conoscere prima di tutto: si tratta del ritorno economico o rendimento che dir si voglia, in questo caso stabilito in 1,347 punti percentuali, vale a dire cento punti base al di sopra dei medesimi titoli messi a disposizione dal Tesoro a stelle e strisce.

Tutti i vantaggi e i pregi degli Etf valutari

Gli Exchange Traded Fund che sono collegati a una valuta internazionale meritano senza dubbio un buon approfondimento: in effetti, questo strumento finanziario così particolare ha beneficiato negli ultimi tempi di una “rivoluzione” improntata alla semplicità, visto che mai come ora può essere sfruttato in un modo così poco complesso. Nello specifico, non c’è bisogno di fare confusione come spesso avviene con i contratti futures, oppure aprire un conto Forex, oppure ancora acquistare la valuta che sembra godere delle migliori condizioni di salute per ottenere i principali benefici.

Bond decennali in dollari per Dolphin Energy

Dolphin Energy, società con sede ad Abu Dhabi e con un controllo azionario da parte di Occidental Petroleum Corporation e Total Sa, ha lanciato dei bond decennali per un importo complessivo di un miliardo di dollari: il rendimento in questione è stato fissato al 5,5%, mentre la domanda si è dimostrata davvero massiccia. Gli ordinativi che fanno riferimento a questo specifico strumento finanziario, infatti, sono stati sei volte superiori all’offerta (quindi, si tratta di un ammontare pari a sei miliardi di dollari), con il mercato americano che ha rappresentato il luogo ideale per il collocamento in questione. Il prezzo finale, inoltre, è stato addirittura inferiore rispetto a quanto era stato preventivato nelle trattative iniziali, vale a dire circa 5,75 punti percentuali.

X-Trade Brokers propone delle opzioni binarie Up&Down

Il nome di X-Trade Brokers non può che essere associato al trading online: in particolare, questo broker si è nel tempo specializzato in diversi segmenti, quali quello valutario, quello dei titoli azionari e delle commodity, elementi da utilizzare come sottostanti dei propri prodotti. L’ultima offerta va come di consueto nella stessa direzione e rende ancora più appetibile la gamma a disposizione per gli investitori finanziari che prediligono questi scambi. Si tratta, infatti, delle opzioni Up&Down, le quali potranno beneficiare di scadenze temporali nuove di zecca e piuttosto appetibili di questi tempi. La piattaforma in cui sono state rese disponibili queste opzioni è la xOption, con gli archi temporali di riferimento che sono variabili e vanno da un minimo di dieci a un massimo di sessanta minuti.

Brasil Telecom emette bond decennali denominati in dollari

Brasil Telecom Sa, una delle sussidiarie del gruppo brasiliano attivo nelle telecomunicazioni Oi, ha provveduto a emettere 1,5 miliardi di dollari in titoli obbligazionari decennali: la vendita in questione ha riguardato i mercati americani del credito ed è per questo motivo che l’importo totale è denominato in moneta verde. Secondo quanto annunciato dal direttore finanziario della società sudamericana, Alex Zornig, la risorse reperite all’estero dovrebbero ritornare utili per alcuni tra i più importanti scopi aziendali, in particolare l’estensione del profilo debitorio della stessa compagnia. Un numero crescente di gruppi brasiliani si sta cimentando con questi bond sin dall’inizio del 2012, alla ricerca di un rinnovato interesse da parte degli investitori nei confronti dei mercati emergenti.

Eni colloca il suo bond a tasso fisso sull’ExtraMot

La giornata odierna rappresenta un momento molto importante per l’Eni e le emissioni obbligazionarie: si tratta infatti della data che è stata scelta dall’Ente Nazionale Idrocarburi per lanciare su Borsa Italiana il proprio bond a tasso fisso. Quali sono le caratteristiche principali di questo prodotto finanziario? Anzitutto, bisogna precisare che il collocamento avverrà presso l’ExtraMot, vale a dire il sistema multilaterale di negoziazione di Piazza Affari che è stato istituito per gli strumenti di questo tipo. Inoltre, i termini di liquidazione sono previsti per il terzo giorno successivo alla data di stipulazione dei contratti di compravendita. Dopo aver ricordato che il codice Isin di riferimento del titolo in questione è XS0741137029 e che l’emittente è ovviamente Eni spa, si possono citare gli altri elementi rilevanti per gli investitori interessati a una sottoscrizione.

Cit Group sceglie i tre e i sette anni per le proprie obbligazioni

Cit Group, una delle principali holding bancarie americane, ha provveduto a emettere 3,25 miliardi di dollari del proprio debito, in quella che di fatto è stata la sua seconda maggior vendita obbligazionaria dalla bancarotta di fine 2009: in pratica, la compagnia di New York è stata costretta a comportarsi in questo modo, dato che il trimestre in corso è stato caratterizzato da forti costi in tal senso. Entrando maggiormente nel dettaglio, c’è da dire che Cit ha emesso 1,5 miliardi di dollari in bond a tre anni e con un rendimento iniziale di 4,75 punti percentuali, mentre i restanti 1,75 miliardi sono stati destinati a debito a sette anni e con un ritorno economico ovviamente superiore, vale a dire 5,5 punti percentuali.

Bank of America, due nuove scadenze per i bond

Bank of America Corporation, tra le più celebri banche degli Stati Uniti, è riuscita a completare una transazione piuttosto importante per quel che concerne i titoli obbligazionari: l’offerta in questione, il cui importo complessivo è stato fissato in 2,25 miliardi di dollari, prevede due tranche specifiche, vale a dire quella a lunghissimo termine (trenta anni per la precisione) e la riapertura della scadenza decennale (2022, una tranche aperta già in precedenza). Volendo essere ancora più precisi, c’è da dire che l’istituto di credito ha messo in vendita 750 milioni di dollari di bond con un rendimento iniziale del 5,7%, vale a dire 325 punti base al di sopra della medesima sottoscrizione del Tesoro a stelle e strisce; la data di maturazione è stata fissata al 24 gennaio del 2022, mentre la riapertura della seconda tranche ha consentito di arrivare fino all’ammontare definitivo che è stato menzionato sopra.

Royal Bank of Scotland affida i propri bond ai Bric e all’inflazione europea

La giornata di ieri di Borsa Italiana è stata caratterizzata senza dubbio dalla nuova emissione di Royal Bank of Scotland: l’emittente britannica ha infatti lanciato presso il Mercato Telematico Obbligazionario (Mot) ben due titoli obbligazionari distinti, con delle caratteristiche precise che vanno approfondite nel dettaglio. Nel primo caso, si tratta del bond denominato “Eur 7.500.000 Obbligazione Bric 2011/2016 (il codice Isin di riferimento è GB00B6HYM000): tale titolo, come si può facilmente intuire, prevede uno stretto collegamento al gruppo di paesi Bric (Brasile, Russia, India e Cina), le economie emergenti su cui gli investitori fanno molto affidamento. L’importo complessivo è pari a 7,5 milioni di euro (7.500 strumenti finanziari per un importo unitario di mille euro).

Come comprare azioni Facebook

Facebook non può ancora dire di aver vissuto la sua prima quotazione azionaria, ma la voce si sta diffondendo da diverso tempo ormai e le domande che si pongono gli investitori sono molto tecniche: in effetti, il prospetto informativo che è stato presentato per l’offerta pubblica iniziale presso il New York Stock Exchange parla chiaro, gli utili netti del più celebre social network a livello internazionale sono molto vicini ai 670 milioni di dollari (almeno è questo il dato che risultava alla fine del 2011), mentre il fatturato complessivo è pari a 3,7 miliardi, con un ottimo rialzo in questo caso del 79,5% in un solo anno.

Asta di bond a dieci e venti anni per lo Sri Lanka

Il governo dello Sri Lanka ha provveduto a emettere titoli obbligazionari a dieci anni che beneficeranno di un rendimento del 10,25%, oltre a bond ventennali con un ritorno economico di undici punti percentuali: l’asta in questione risale a qualche giorno fa, come annunciato ufficialmente dall’ufficio che si occupa proprio del debito statale. Nel dettaglio, le due offerte prevedono un importo pari a un miliardo di rupie per quel che concerne gli strumenti in scadenza nel 2022 (circa 6,6 milioni di euro), mentre l’ammontare complessivo dell’emissione che giungerà a maturazione nel 2032 è stato fissato a 1,02 miliardi di rupie cingalesi.