Enel precisa la sua nuova politica dei dividendi

I risultati preliminari di Enel sono ormai noti, ma è stata proprio questa comunicazione a rappresentare il momento più propizio per dettagliare la politica dei dividendi: che cosa devono attendersi nello specifico gli azionisti dell’ente energetico? Il saldo che si riferisce all’esercizio del 2011 verrà messo in pagamento tra quattro mesi, più precisamente il prossimo 21 giugno, mentre la data dello stacco della cedola è prevista tre giorni prima. Si tratta di informazioni preziose, tanto più che l’opportunità va colta al volo, se non altro perché Enel non distribuirà nessun acconto sui dividendi maturati nel corso di questo esercizio per tutta la durata del 2012. Fulvio Conti, numero uno dell’Enel, ha però lasciato aperto un altro spiraglio, vale a dire la distribuzione di un saldo nella forma di un dividendo pari al 60% dell’utile relativo alle attività ordinarie.

Questi dividendi vanno ovviamente contestualizzati ai dati dello scorso anno. In effetti, il 2011 si è chiuso per Enel con una buona quota di ricavi, vale a dire 79,5 miliardi di euro, con una crescita di 8,3 punti percentuali rispetto allo stesso periodo di un anno prima. Un ottimo contributo è stato offerto senza dubbio dall’energia elettrica e dai combustibili, senza dimenticare le buone vendite registrate sul mercato libero nei paesi stranieri.

Molto interessante è stato anche il margine operativo lordo, il quale ha raggiunto i 17,7 miliardi di euro, con un rialzo di 1,1 punti percentuali: in questo caso, il totale è stato conseguito grazie soprattutto alle energie rinnovabili e al sistema di infrastrutture. Il prospetto informativo, infine, contiene un riferimento determinante: gli investimenti totali dei primi nove mesi dello scorso anno sono stati pari a 4,67 miliardi di euro, con una buona misura (si tratta di quasi due miliardi per la precisione) di essi che sono stati sfruttati per il finanziamento degli impianti di produzione con delle fonti energetiche alternative.

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