Enel, acconto sul dividendo dopo la semestrale

Il calo che è stato conseguito da Enel per quel che riguarda il proprio utile netto al 30 giugno del 2011 (si tratta quindi di una semestrale) non ha impedito al consiglio di amministrazione di assicurare un acconto sul relativo dividendo: il prospetto contabile della società energetica ha ricevuto l’approvazione proprio nel corso della giornata odierna, con una situazione patrimoniale ed economica che non desta comunque preoccupazioni, visto che ha consentito questa novità interessante nei confronti degli azionisti dell’ente stesso. Nel dettaglio, il dividendo in questione ammonta a dieci centesimi di euro per ogni singolo titolo azionario, con il pagamento che verrà garantito a partire dal prossimo 24 novembre, attraverso lo stacco della cedola, evento che si verificherà invece tre giorni prima. Come già anticipato, l’utile netto di Enel è calato di quasi cinque punti percentuali (4,9 per la precisione) rispetto allo stesso periodo del 2010.

Il bilancio ha rispettato pienamente quello che si attendevano gli analisti finanziari. In particolare, alcuni dati posso chiarire meglio la situazione; nello specifico, i ricavi del periodo compreso tra gli scorsi mesi di gennaio e giugno sono stati pari a 340 milioni di euro, in rialzo del 5,3% rispetto a un anno prima, grazie soprattutto alle vendite di energia elettrica e alle attività di consulenza. Inoltre, perfino gli oneri finanziari netti e i proventi da partecipazioni sono stati piuttosto positivi, con un ammontare complessivo di tutto rispetto,vale a dire 2.768 milioni di euro.

Un utile riferimento, poi, è l’indebitamento finanziario: nel periodo in questione, tale dato si è attestato a quota 12.589 milioni di euro, 725 milioni in meno se si effettua un raffronto con il 2010, un traguardo possibile meditante i prestiti obbligazionari di Enel. Infine, un ultimo accenno deve andare al patrimonio netto: i 25.682 milioni di euro di tale stima rappresentano un altro motivo di interesse e ottimismo, così come il rapporto “debt to equity”.

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