Telecom Italia, a ruba il bond quinquennale per istituzionali

È tempo di crisi un po’ per tutti nel nostro paese e anche Telecom Italia si deve adeguare a questa situazione difficile: non deve stupire più di tanto, quindi, se una delle principali compagnie telefoniche del nostro paese ha provveduto a emettere un nuovo titolo obbligazionario, operazione che ha beneficiato di un importo pari a 750 milioni di euro e di un rendimento complessivo fissato al 7,15%. Le altre caratteristiche da tenere bene a mente in questo caso sono l’arco temporale, con la scadenza a sei anni e il termine ultimo che si avrà il 20 gennaio del 2017, oltre al pricing finale, vale a dire 99,4 euro. L’intera quotazione è stata curata nel dettaglio da diversi istituti di credito, tra cui si possono ricordare Bnp Paribas, Deutsche Bank, Citigroup e Mediobanca, un pool bancario di sicuro rilievo.

A conti fatti, erano tre mesi esatti che l’azienda non si avventurava in emissioni di questo tipo, una obbligazione di tipo corporate e che può anche essere definita “periferica” se si fa riferimento all’area dell’euro. Il ritorno economico è un elemento sicuramente appetibile (basti pensare che il bond a cinque anni lanciato a inizio anno dalla stessa Telecom Italia vantava un 5,2%), quindi gli investitori non potevano che rispondere con un grande entusiasmo. Nel dettaglio, la domanda è stata pari a ben 4,5 miliardi di titoli, un’entità davvero importante, in particolare se si considera che le richieste complessive sono giunte da ben quattrocento investitori.

In parole povere, il bond in questione è andato letteralmente a ruba, i vertici aziendali hanno voluto sottolineare il fascino del credito della compagnia, ma sicuramente ha giocato un ruolo essenziale anche la volatilità attuale dei mercati finanziari. Gran parte degli investitori che sono stati appena menzionati sono di nazionalità tedesca, francese e britannica, a conferma del carattere internazionale dell’emissione, una buona boccata di ossigeno per la celebre tlc.

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