Arseus: ottima domanda per il bond quinquennale

Arseus, gruppo medico che ha sede in Olanda e in Belgio e che raggruppa una serie di compagnie regolate dalla legge belga, ha deciso di mettere a disposizione degli investitori dei titoli obbligazionari in scadenza tra cinque anni e per un importo complessivo di 225 milioni di euro: come è emerso chiaramente dal comunicato della multinazionale di Rotterdam, il primo giorno dell’offerta in questione è stato immediatamente caratterizzato da una sottoscrizione in eccesso piuttosto importante. La stessa nota, inoltre, ha precisato come l’ammontare complessivo che è stato sottoscritto per il prestito obbligazionario in questione sia significativamente più alto rispetto al massimo che ci si era preventivati per i 225 milioni.

Time Warner e l’insolito bond del venerdì

Time Warner Incorporated, la società americana nata nel 1990 e che si occupa di cinema, televisione, editoria e telecomunicazioni, ha voluto fare un ingresso piuttosto deciso all’interno del mercato obbligazionario: la sua offerta, infatti, ammonta a un miliardo di dollari e si tratta di una vera rarità per quel che concerne i venerdì finanziari, il segno evidente che i bond societari che riescono ancora a resistere alla crisi. La vendita da parte dell’azienda newyorkese ha contemplato delle scadenze comprese tra i dieci e i trenta anni, con la valutazione da parte delle agenzie di rating che non sono andate oltre la tripla B (affidabilità discreta dell’investimento). In aggiunta, la domanda degli investitori è stata otto volte superiore a quanto proposto.

Development Bank of Mongolia colloca un bond quinquennale

Development Bank of Mongolia, una delle principali banche statali dello stato asiatico, ha collocato con successo dei titoli sovrani con scadenza a cinque anni e per un importo complessivo di 580 milioni di dollari americani: i destinatari dell’offerta in questione sono soprattutto gli investitori internazionali, più precisamente coloro che hanno aderito all’Euro Medium Term Note Programme. Un’altra caratteristica che bisogna tenere bene a mente è anche il ritorno economico che viene messo a disposizione da questi strumenti finanziari, vale a dire un rendimento compreso tra i 5,75 e i 6 punti percentuali, nonostante gli analisti avessero puntato su dei valori leggermente superiori.

Bond decennali in dollari per Dolphin Energy

Dolphin Energy, società con sede ad Abu Dhabi e con un controllo azionario da parte di Occidental Petroleum Corporation e Total Sa, ha lanciato dei bond decennali per un importo complessivo di un miliardo di dollari: il rendimento in questione è stato fissato al 5,5%, mentre la domanda si è dimostrata davvero massiccia. Gli ordinativi che fanno riferimento a questo specifico strumento finanziario, infatti, sono stati sei volte superiori all’offerta (quindi, si tratta di un ammontare pari a sei miliardi di dollari), con il mercato americano che ha rappresentato il luogo ideale per il collocamento in questione. Il prezzo finale, inoltre, è stato addirittura inferiore rispetto a quanto era stato preventivato nelle trattative iniziali, vale a dire circa 5,75 punti percentuali.

Telecom Italia, a ruba il bond quinquennale per istituzionali

È tempo di crisi un po’ per tutti nel nostro paese e anche Telecom Italia si deve adeguare a questa situazione difficile: non deve stupire più di tanto, quindi, se una delle principali compagnie telefoniche del nostro paese ha provveduto a emettere un nuovo titolo obbligazionario, operazione che ha beneficiato di un importo pari a 750 milioni di euro e di un rendimento complessivo fissato al 7,15%. Le altre caratteristiche da tenere bene a mente in questo caso sono l’arco temporale, con la scadenza a sei anni e il termine ultimo che si avrà il 20 gennaio del 2017, oltre al pricing finale, vale a dire 99,4 euro. L’intera quotazione è stata curata nel dettaglio da diversi istituti di credito, tra cui si possono ricordare Bnp Paribas, Deutsche Bank, Citigroup e Mediobanca, un pool bancario di sicuro rilievo.