Il calo produttivo fa aumentare i futures sul cotone

I contratti futures sul cotone sono aumentati fino al loro livello più alto degli ultimi dieci mesi (vedi anche In leggero rialzo i futures sul cotone): la commodity è stata protagonista di questa performance al rialzo grazie soprattutto al relativo output, il quale è destinato a ridursi e non poco negli Stati Uniti, maggior esportatore a livello mondiale. Al contrario, la domanda globale continua a crescere a dismisura. C’è anche da sottolineare come cacao e zucchero siano cresciuti in modo simile, diversamente dal succo d’arancia, i cui futures sono risultati in ribasso.

Futures: zucchero e caffè in rialzo, cala il cotone

Le performance dei principali contratti futures quotati negli Stati Uniti sono state a dir poco contrastanti: in particolare, i prezzi dello zucchero si sono consolidati al di sopra del livello più basso degli ultimi due anni, visto che gli investitori hanno focalizzato la loro attenzione sui raccolti del Brasile. Di conseguenza, l’Intercontinental Exchange di New York ha fatto registrare un +0,1% per quel che concerne le spedizioni di ottobre della soft commodity, con una quotazione complessiva di 0,1940 dollari la libbra. Lo scorso 6 settembre, invece, questa stessa quotazione era giunta fino a 0,1881 dollari, un punto che non veniva raggiunto addirittura dall’agosto del 2010 (più di due anni fa dunque).

Futures sul cotone in rialzo grazie al boom di esportazioni

I contratti futures collegati alle performance del cotone hanno fatto registrare un rialzo che ha portato le loro quotazioni ai massimi delle ultime due settimane: nello specifico, le esportazioni si sono piuttosto rafforzate, a partire da quelle degli Stati Uniti, visto che si sta parlando del maggior paese al mondo per quel che concerne tali spedizioni. Allo stesso tempo, i futures relativi al succo d’arancia sono calati come non succedeva da almeno tre settimane. Entrando maggiormente nel dettaglio di queste contrattazioni, c’è da dire che le vendite nette di cotone sono salite fino a quota 1,02 milioni di balle, un dato che è stato rilevato nella settimana che si è conclusa lo scorso sette giugno.

Futures: ultime quotazioni in calo per caffè, zucchero e cacao

I contratti futures relativi alle performance dello zucchero, del caffè e del cacao sono stati accomunati da un unico elemento nelle ultime contrattazioni di ieri: in effetti, tutte queste commodities hanno prolungato il loro rallentamento, tanto che nel caso di zucchero e caffè si è giunti fino al livello più basso dal 2010 ad oggi. Il motivo per un simile declino è presto detto, vale a dire il fatto che la pigra e lenta economia mondiale dovrebbe ancora frenare la domanda di materie prime. Per il cacao il ribasso non è stato così evidente, ma è stato pur sempre registrato. Entrando maggiormente nel dettaglio di queste quotazioni, c’è da dire che altri fatti economici hanno avuto un certo peso in questo senso.

Gli uragani provocano il rialzo dei futures sul succo d’arancia

Il succo d’arancia ha guadagnato proprio ieri 2,3 punti percentuali presso l’Intercontinental Exchange di New York attraverso i suoi contratti futures: il motivo principale che ha provocato una simile performance è stato senza dubbio la tempesta tropicale Beryl, il quale potrebbe favorire l’aumento delle piogge nello stato della Florida, uno dei maggiori produttori al mondo di arance. In realtà, c’è da sottolineare come non sia ancora chiaro se il clima in questione possa causare vantaggi o difficoltà, ma per il momento gli investitori sono stati spinti a puntare con decisione su queste tariffe e sul loro andamento. Entrando maggiormente nel dettaglio finanziario, il future relativo alle spedizioni del prossimo mese di luglio è riuscito a conseguire anche un rialzo vicino al 4%, con una quota complessiva di 1,1355 dollari la libbra.

A New York futures su caffè e zucchero in calo

L’Intercontinental Exchange di New York ha assistito al sostanziale rallentamento dei contratti futures collegati alle performance del caffè, una delle principali “soft commodities” in questo senso: le perdite, comunque, hanno riguardato anche gli stessi strumenti finanziari che osservano da vicino l’andamento del cacao, mentre lo zucchero ha fatto registrare dei cambiamenti appena percettibili. Facciamo dunque un po’ d’ordine. Per quel che riguarda il caffè, c’è da dire che la qualità arabica è scesa in maniera decisa, anche se si tratta di un livello superiore al minimo degli ultimi diciassette mesi. Entrando maggiormente nel dettaglio finanziario, c’è da dire che le spedizioni di maggio hanno subito un calo di 0,4 punti percentuali (settantacinque centesimi di dollaro in meno), raggiungendo in questa maniera quota 1,82 dollari la libbra.

La produzione di caffè fa crollare i futures sulla qualità arabica

I contratti futures collegati al caffè qualità arabica sono scesi al loro livello più basso dell’ultima settimana, una chiara testimonianza che le scorte internazionali si sono accresciute: al contrario, gli stessi strumenti finanziari in questione, ma collegati al cacao e allo zucchero, hanno subito un rialzo importante. Tornando però a parlare del caffè, però, c’è da dire che la produzione sarà pari a 132,4 milioni di bustine, un dato che si riferisce alla stagione che è cominciata lo scorso mese di ottobre; tra l’altro, l’aumento rispetto alle stime di dicembre è stato superiore ai 3,8 milioni di unità, così come annunciato ufficialmente nei giorni scorsi dalla International Coffee Organization.

Caduta fragorosa dei futures sullo zucchero a New York

I contratti futures collegati alle performance dello zucchero hanno fatto registrare perdite importanti presso l’Intercontinental Exchange di New York: è questo il dato più evidente che è emerso dalla piazza americana, con le contrattazioni che sono scese ben al di sotto di quanto ci si attendeva, molto peggio rispetto a quanto successo al caffè arabica e al cacao, influenzati pesantemente dai raccolti del Vietnam. Cosa è successo di preciso? Anche in questo caso i raccolti esteri l’hanno fatta da padrona, in particolare quelli dei paesi in cui si riponevano le maggiori speranze, come ad esempio la Russia, l’Ucraina, l’India, la Thailandia e persino l’Unione Europea nel suo complesso.

Liffe e Ice: calo deciso per i futures sul cacao

Il London International Financial Futures and Options Exchange (Liffe) ha assistito ieri a una delle peggiori cadute dei contratti futures collegati al cacao come commodity: in effetti, tali prodotti sono scesi al loro livello più basso degli ultimi due anni, in particolare a causa della debolezza di alcuni mercati che hanno spinto i prezzi a un totale inferiore rispetto agli ultimi mesi. C’è comunque da precisare che anche i futures relativi allo zucchero e al caffè sono calati in maniera importante, ma questi due declini possono essere spiegati essenzialmente con i timori per la crisi finanziaria dell’eurozona.

Caffè: futures in rialzo grazie al dollaro più debole

Le contrattazioni di ieri dei futures che osservano da vicino le performance del caffè sono state improntate decisamente al rialzo: dopo ben due giorni consecutivi di declino, finalmente si è assistito a un’inversione di tendenza, grazie soprattutto agli ultimi dati sull’economia americana, ma anche agli accordi stabiliti dai leader dell’Unione Europea nel loro ultimo meeting. L’aumento dei contratti in questione si riferisce all’Intercontinental Exchange di New York, piazza che ha assistito al +1,65% della qualità arabica e delle sue spedizioni del mese di dicembre (l’attuale quotazione è giunta fino a 2,3612 dollari la libbra).

Caffè, le gelate dei raccolti minacciano i contratti futures

Le piantagioni di caffè del Brasile sono a forte rischio: mentre qui da noi l’estate imperversa, nello stato sudamericano è inverno, tanto che i raccolti della preziosa commodity potrebbero nuovamente essere soggetti a pericolose gelate. Già due mesi fa si era verificato un episodio simile, ma i danni furono limitati a un’area non molto estesa, ma stavolta il clima non sarà così clemente. Il gelo sta infatti coinvolgendo il Minas Gerais, la regione da cui proviene ben il 50% del caffè totale brasiliano. La parte meridionale della nazione, inoltre, è stretta dalla morsa delle temperature più rigide e anche questo elemento rappresenta un problema, visto che si tratta della zona in cui domina nettamente il settore primario. I raccolti potrebbero dunque essere negativi, con tutte le conseguenze negative anche dal punto di vista degli investimenti finanziari: le notizie non sono ancora certe e non è detto che il disastro sia dietro l’angolo, ma comunque le principali piazze hanno già cominciato a reagire in maniera piuttosto nervosa.

Commodities: crollano i futures sul cacao, in rialzo il cotone

Non si può certo definire come positiva l’ultima quotazione del cacao presso l’Intercontinental Exchange di New York: la commodity alimentare è scesa fino al suo livello più basso di questa settimana, a causa soprattutto di alcuni progetti internazionali che stanno per essere pianificati dai produttori principali, mentre i contratti futures relativi al succo d’arancia e al cotone sono riusciti a conseguire dei ricavi interessanti. La International Cocoa Organization, il principale riferimento globale per quel che riguarda questo bene, ha stimato che i nuovi progetti in questione sono destinati ad aumentare in modo consistente la produzione annua, tanto che si parla già di ben sei milioni di tonnellate complessive. Questo stesso ente, inoltre, ha fatto sapere di attendersi che la domanda e l’offerta di cacao si bilancino in maniera perfetta nel giro di pochi mesi, con i primi effetti che dovrebbero essere evidenti a ottobre.

Futures: cacao e zucchero sugli scudi, in calo il caffè

Le commodities alimentari non hanno certo brillanto per coerenza di performance nel corso delle ultime contrattazioni dei futures: in effetti, se lo zucchero e il cacao sono riusciti a conseguire un rialzo piuttosto importante, lo stesso non può dirsi del caffè, il quale è calato alla sua quotazione più bassa degli ultimi quattro mesi. È sicuramente lo zucchero il bene su cui occorre concentrare la maggiore attenzione. In effetti, il dolce prodotto è cresciuto come non accadeva ormai da aprile, nonostante i ritardi delle spedizioni relative al Brasile, il maggior esportatore al mondo in tal senso. Questi arretrati provenienti dai porti brasiliani sono però attesi nei prossimi venti o trenta giorni, così come ha voluto sottolineare a tutti i costi la Datagro Limited, società attiva nel campo della ricerca industriale.

Avanzano i futures sullo zucchero grazie ai raccolti brasiliani

Lo zucchero, più precisamente i contratti futures collegati ad esso, è cresciuto fino al livello più alto delle ultime sette settimane: il dato si riferisce a New York, piazza in cui è stata registrata una forte speculazione per quel che concerne i raccolti del Brasile, maggior produttore al mondo. Intanto, anche i prezzi del caffè sono schizzati verso l’alto. Le aspettative degli investitori sono concordi su un possibile calo dei raccolti in terra sudamericana, tanto che le principali stime degli analisti dovrebbero essere disattese: tra l’altro, Unica, l’associazione industriale del paese, ha fatto sapere di recente che la produzione verdeoro subirà un calo di ben diciassette punti percentuali, un dato non certo incoraggiante.