Tata Steel Limited, prima società indiana per quel che riguarda la produzione di acciaio, sta pianificando gli ultimi dettagli della sua nuova cessione obbligazionaria (vedi anche Tata Motors: i bond sono i più rischiosi del settore automobilistico). L’offerta di questa azienda asiatica, sussidiaria dell’omonimo gruppo famoso soprattutto per le automobili, prevede un importo complessivo pari a un miliardo di dollari, con i bond stessi che beneficeranno di rendimenti piuttosto alti. La multinazionale di Mumbai è ora alla ricerca delle banche che gestiranno e cureranno la vendita, come riferito da alcune fonti anonime ma informate sulle trattative.
Risultati positivi nel 2012 per Cariparma
In un periodo come quello attuale, in cui il settore creditizio del nostro paese non se la passa certo bene, stupiscono i numeri fatti registrare da Cariparma (gruppo Crédit Agricole): la banca emiliana ha infatti concluso il 2012 con un risultato netto pari a 160 milioni di euro, vale a dire in calo di venti punti percentuali rispetto all’anno precedente (vedi anche L’accordo tra Cariparma e la Borsa Merci Telematica Italiana). La percentuale è più bassa rispetto ad altre contrazioni, senza dimenticare che i ricavi sono riusciti a crescere, anche se non in maniera esagerata, ma sono stati comunque sfiorati i tre punti percentuali.
Quali rischi per il rally delle borse nel 2013
Il 2013 ha sorriso finora all’investimento in borsa. I gestori di fondi hanno da tempo inaugurato una rotazione settoriale a favore dell’equity, dopo che lo scorso anno il rally dei bond aveva spinto i money manager a preferire l’investimento in titoli di stato, corporate bond e high-yield bond grazie al più che favorevole rapporto rischio/rendimento. La costante compressione dei rendimenti obbligazionari ha poi spinto i gestori di fondi a tornare a comprare azioni, ma nella magggior parte dei casi con un sovrappeso sull’azionario di qualità (Stati Uniti, Regno Unito, Germania).
Gli Etf polacchi conquistano sempre più investitori
C’è un paese ben preciso a cui si riferiscono alcuni tra gli Exchange Traded Fund più appetibili di questo momento, la Polonia. Due giorni fa il premier Donald Tusk ha annunciato l’apertura di un referendum per consentire delle modifiche alla costituzione polacca, il possibile preambolo all’ingresso nell’eurozona. Come è noto, l’attuale valuta di questa nazione è lo zloty, ma nulla è più sicuro alla luce di quanto sta accadendo ultimamente. Il passaggio all’euro come moneta unica potrebbe richiedere ancora alcuni anni, ma gli effetti di un simile passaggio di consegne si possono avvertire già ora per quel che concerne due Etf specifici (vedi anche Importi record per i nuovi bond della Polonia).
Andamento investimenti degli italiani
Gli italiani si scoprono sempre più disaffezionati nei confronti degli investimenti. Colpa della crisi e della minore capacità di accumulo, certo, ma anche dell’aleatorietà che aleggia sul futuro a breve termine della nazione. Ne è conseguita una graduale corsa alla vendita maturata nel corso dell’ultimo biennio, con una riduzione complessiva del valore degli investimenti dei risparmiatori in bond, azioni e titoli di stato pari a 715 miliardi di euro.
Come investire in francobolli rari
Tra gli investimenti alternativi figura quello in francobolli rari, che come i metalli preziosi vengono considerati alla stregua di un bene rifugio nei periodi di maggiore turbolenza finanziaria. La filatelia è chiaramente un settore di nicchia: l’investimento per i piccoli risparmiatori è possibile, ma è necessario farsi consigliare da un esperto oppure puntare sugli indici di settore. E’ importante sottolineare, però, che non bisogna confondere le Rare stamp con le Collectible stamp: i primi tendono a rivalutarsi nel tempo, i secondi no.
Terzo rialzo consecutivo per i futures sul cacao
È il terzo giorno di fila che il cacao si rende protagonista di un rialzo, sia a Londra che a New York: i guadagni in questione potrebbero ora trovare un tetto nel momento in cui il Ghana sarà costretto a vendere un numero maggiore di semi. Allo stesso tempo, il caffè qualità robusta è risultato in ribasso per in quinto giorno consecutivo (vedi anche Soft commodities: zucchero e caffè in calo a New York). Nel dettaglio, il cacao ha beneficiato soprattutto della speculazione che ha fatto lievitare verso l’alto gli acquisti, visto che il mercato in questione viene ancora considerato piuttosto leggero.
Moleskine prezzo Ipo 2,3 euro
Mercoledì 3 aprile 2013 Moleskine sarà quotata a Piazza Affari. La storica azienda di agendine e block-notes dall’inconfondibile copertina nera, resa celebre da Bruce Chatwin ed Ernst Hemingway, ha concluso la fase di Ipo dal 18 al 27 marzo 2013 e ora si appresta a sbarcare in borsa. La fase di collocamento è stata un vero e proprio successo, con un boom delle sottoscrizioni da parte degli investitori istituzionali. La domanda ha superato di ben 3,6 volte l’offerta ed è giunta da primari inverstitori italiani ed esteri, ben diversificati geograficamente.
Investire in commodity nel 2013 secondo Schroders Italia
L’asset class delle commodity ha perso l’appeal evidenziato negli ultimi anni, ma di certo le opportunità non mancano. Secondo Mario Spreafico, direttore investimenti di Schroders Italia, è giusto inquadrare il settore delle materie prime distinguendo nettamente le prospettive tra il breve termine e il lungo periodo. Spreafico è convinto che “lo scenario vada ulteriormente frazionato tra le diverse materie prime”. Le opportunità ci sono, ma non sempre sono semplici da individuare e da gestire. L’esperto consiglia l’investimento in commodity soltanto a coloro che hanno un profilo di rischio medio-alto.
Lo strano caso degli Etf sul gas naturale
Gli Exchange Traded Fund che sono legati all’andamento del gas naturale hanno realizzato delle performance terribili, le quali si trascinano da lungo tempo a questa parte (vedi anche Futures: gas naturale in rialzo grazie alle rigide temperature). Nonostante ciò, comunque, i fondi in questione non sono poi una scelta così pessima, ma vengono puntualmente penalizzati dalla pendenza negativa della curva dei relativi contratti futures.
Debito Telecom Italia
Più o meno prontamente all’alert lanciato dalle agenzie di rating sull’Italia (e, indirettamente, su tutti i titoli che risultano fortemente collegati con l’andamento dell’economia nazionale), Telecom Italia è intervenuta per rassicurare gli stakeholders sulla tenuta dei propri conti e sull’andamento del proprio debito. A parlare è stato l’amministratore delegato della società, Marco Patuano, che in un’intervista al Messaggero ha voluto sminuire il recente calo del valore del titolo in Borsa.
Barclays mette in vendita dei CoCo Bond a dieci anni
La banca britannica Barclays ha annunciato di essere pronta ad emettere dei Contingent Convertible Bond, meglio noti con il più semplice acronimo CoCo (vedi anche Barclays emette un CoCo Bond a dieci anni). La vendita in questione non è altro che una parte dei piani molto più ampi dell’istituto di credito, il quale deve necessariamente rispettare i requisiti che sono imposti dagli enti regolatori per quel che riguarda il capitale. Come è noto, i CoCo Bond sono dei titoli obbligazionari che agevolano l’eliminazione dei piani di salvataggio per il settore bancario, mettendo a disposizione delle compagnie finanziarie una sorta di ammortizzatore destinato ai finanziamenti in denaro.
Ansaldo Sts rally in borsa con aumento appeal speculativo
In una giornata caratterizzata da forti tensioni sui mercati europei e con Piazza Affari in profondo rosso, il titolo Ansaldo Sts va in netta controtendenza mettendo a segno un rialzo del 4,91% a 7,475 euro. Stamattina i prezzi hanno toccato un top intraday a 7,65 euro, il livello più alto da oltre un mese. A decretare il rally della controllata del gruppo Finmeccanica, sulla quale pende ancora un possibile taglio del rating di Fitch, è l’aumento dell’appeal speculativo del titolo alla borsa di Milano.
Esuberi Telecom
La scorsa notte è stata raggiunta l’atteso accordo tra l’azienda e le parti sindacali per permettere il perseguimento del target degli oltre 3 mila esuberi stimati. L’accordo prevede in particolare il ricorso ai contratti di solidarietà per 2.500 dipendenti del gruppo Telecom Italia, mentre 500 persone saranno pensionate. Altre 350 persone lasceranno l’area dell’information technology mediante ammortizzatori sociali.