Investire sulla Russia con il nuovo fondo di East Capital

East Capital è la società di gestione indipendente che ha sin da subito focalizzato la sua attenzione sugli investimenti dell’Europa dell’Est: non è un caso quindi che l’ultimo fondo lanciato dalla compagnia svedese sia come al solito alternativo e incentrato sull’economia della Russia. Nello specifico, si tratta dell’East Capital Russia Domestic Growth, la cui denominazione fa già intendere con cosa si avrà a che fare. Nello specifico, tale strumento punta a sfruttare al massimo le possibilità di crescita della nazione, visto che si sta parlando di uno dei principali mercati emergenti, nonché di uno dei cardini del celebre gruppo Bric.

Bond in valuta cinese sempre più appetibili

L’interesse per la Cina è sempre vivo, anche se il paese sta attraversando una fase di difficoltà da un punto di vista economico con i principali indicatori macro in continuo calo e con lo spettro sempre incombente dello scoppio della bolla immobiliare. Le autorità cinesi sono in allerta e da tempo sono scese in campo per mettere a punto piani di stimolo per l’economia, che comunque cresce ancora a un tasso del 7% annuo (necessario per mantenere l’attuale livello di occupazione).

L’Egitto riapre l’emissione dei bond a cinque e sette anni

La banca centrale egiziana ha deciso di emettere 2,5 miliardi di sterline in titoli obbligazionari; entrando maggiormente nel dettaglio, si tratta della riapertura di due precedenti offerte, vale a dire quelle che prevedono la scadenza a cinque e sette anni, come ha annunciato in via ufficiale il Ministero delle Finanze della nazione africana. Quali sono le caratteristiche principali a cui bisogna far riferimento per quel che riguarda tali strumenti finanziari? Anzitutto, il rendimento medio della tranche da 1,5 miliardi di sterline (si tratta della riapertura della scadenza quinquennale) era pari a 16,33 punti percentuali, con un range compreso tra il 16 e il 16,55%.

Auto in crisi: è fuga dal titolo Fiat?

Tutti (o quasi) in fuga dal titolo Fiat e dal comparto auto. A meno che non si abbia la lungimiranza di attendere tempi migliori, e sfruttare nel frattempo le felici parentesi positive che non mancheranno all’interno dell’evoluzione delle quotazioni aziendali. A leggere i meri dati commerciali, tuttavia, vi sarebbe da preoccuparsi, e non poco: ad agosto il mercato italiano ha conseguito il nono calo consecutivo delle immatricolazioni, con un crollo del 20,23 per cento che ha condotto i nuovi acquisti a quota 56.447 unità.

“E’ un mese non bello in Italia” – ha affermato in merito il manager di Fiat, Sergio Marchionne – “Si prevede un – 20 per cento rispetto al 2011, mai visto un numero così basso in vita mia”. I dati dell’Anfia confermano pertanto le preoccupazioni dell’amministratore delegato della società torinese, con il presidente Roberto Vavassori che aggiunge che “siamo alla nona contrazione consecutiva per il mercato nazionale dell’auto, che tocca un nuovo record negativo posizionandosi all’incirca sui livelli del 1964, quando il mese di agosto aveva registrato 57.848 immatricolazioni”.

Come gestire il portafoglio di bond italiani a settembre 2012

Ad agosto, un po’ a sorpresa, gli speculatori hanno posato l’ascia di guerra concedendo una tregua ai tormentati mercati finanziari, afflitti dai soliti problemi legati alla stabilità dell’euro, ai debiti sovrani e alla crisi economica. Il rimbalzo è stato importante e ha coinvolto le più svariate categorie di asset finanziari, in particolare quelli con un grado di rischio maggiore come le azioni e le commodity. Tuttavia, hanno rialzato la testa anche i bond, sia quelli societari sia i governativi della periferia europea.

Le due nuove obbligazioni di Mediobanca

La giornata odierna è stata scelta da Mediobanca per lanciare due importanti strumenti finanziari: si tratta del titolo obbligazionario denominato per l’appunto Mediobanca MB6, un prodotto che ha beneficiato del collocamento di CheBanca!, e di Mediobanca MB7. Nello specifico, ne primo caso si avrà a che fare con un prestito piuttosto interessante e caratterizzato da una cedola unica, con tanto di rimborso alla scadenza fissato al 100% dell’apprezzamento di un indice. Quest’ultimo non è altro che il celebre Eurostoxx 50 e il riferimento andrà alle performance dei prossimi cinque anni.

Russia: i rimborsi dei Brezhnev Bond

Investire nei paesi emergenti nel secondo semestre del 2012 può essere una buona garanzia di rendimento: tra le principali piazze in questione c’è sicuramente la Russia, paese in cui si sta registrando una tendenza tutta particolare per quel che concerne gli investimenti finanziari. In effetti, tutti i detentori di bond “sovietici”, vale a dire quelli venduti prima della fine dell’era comunista (per questo motivo sono stati ribattezzati Brezhnev Bond, con un chiaro riferimento all’ex presidente russo), stanno cercando di ottenere in Francia quello che non riescono a raggranellare in patria, il denaro.

Su quali corporate bond puntare a settembre 2012

L’incertezza presente da tempo sui mercati azionari e l’elevata volatilità dei bond governativi sta spingendo gli investitori retail e istituzionali verso i corporate bond, ovvero le obbligazioni emesse dalle aziende. Le emissioni nel mondo stanno raggiungendo dei livelli record, tanto che a giugno scorso le emissioni di bond societari con rating “investment grade” hanno registrato un progresso del 38% rispetto a dodici mesi prima. E’ stato il risultato migliore degli ultimi tre anni.

Crediti a rischio banche italiane

Secondo quanto riportato da un recentissimo articolo condotto da Il Sole 24 Ore, in Italia i crediti a rischio detenuti dalle banche stanno crescendo con un ritmo certamente significativo. A conferma di ciò, è sufficiente dare un’occhiata alle semestrali appena pubblicate, e che stimano un incremento del credito deteriorato delle prime dieci banche italiane del 9,9 per cento nel corso dei primi sei mesi, per un controvalore in termini assoluti che passa dai precedenti 177,6 miliardi del 2011 ai 195,2 miliardi della metà del 2012.

Su quali commodity investire a settembre 2012

L’estate 2012 era molto attesa dagli operatori finanziari, ma soprattutto dai principali policy makers mondiali che si aspettavano un nuovo deciso attacco della speculazione internazionale che teoricamente avrebbe potuto approfittare della mancanza di imponenti volumi di scambio per attaccare il debito sovrano dei paesi europei maggiormente in difficoltà. In realtà, luglio e agosto 2012 sarà ricordato quasi esclusivamente per il rally delle materie prime. Senza troppo clamore, le commodity hanno messo a segno importanti guadagni.

Primo semestre 2012 da record per i sukuk

Il Financial Times ne è più che convinto: visto che gli investitori mondiali sono intenzionati a rafforzare e aumentare i loro rendimenti, c’è un segmento ben preciso del mercato che li attrae per diversi motivi. Si tratta del segmento dei sukuk, gli strumenti di debito emessi in conformità alle leggi della Shariah, strutturati per fornire un ritorno economico regolare che assomiglia molto a un interesse, ma che non può essere quest’ultimo, in quanto la religione islamica lo vieta in maniera espressa. Il 2012 è già stato caratterizzato da 17,4 miliardi di dollari per quel che concerne le quarantacinque emissioni.

Ghana: entro la fine dell’anno il lancio di bond settennali

Il governo del Ghana spera vivamente di quotare i propri bond a sette anni entro la fine del prossimo mese di dicembre: secondo il ministro delle Finanze, Kwabena Duffour, bisogna sfruttare al massimo l’entusiasmo relativo al lancio dei titoli a tre e cinque anni, già avvenuti nel corso del 2012, dunque le aspettative sono molto alte. Lo stesso Duffour ha spiegato come i negoziati in questione saranno utili per aprire il mercato obbligazionario di breve termine ai residenti, favorendo allo stesso tempo la gestione dell’indebitamento per quel che riguarda la nazione africana.

Futuro Europa secondo Barroso

Il presidente della Commissione Ue Josè Barroso, intervenuto durante il recente seminario svoltosi all’Aja, si è espresso in maniera piuttosto netta circa il futuro dell’Europa. Il presidente ha definito l’attuale periodo come un “momento in cui o la va o la spacca”, dichiarando altresì che qualsiasi decisione sarà intrapresa in queste ore sarà “determinante per il futuro e per superare la crisi di credibilità che l’ha colpita”. Ma quale sarà il futuro del vecchio Continente? Cerchiamo di comprendere più nel dettaglio quali siano le considerazioni effettuate da Barroso, e cosa potrebbe realmente accadere nei prossimi mesi.

La nuova application di Legg Mason per iPad

La Legg Mason Global Asset Management, tra le più importanti società di gestione degli investimenti al mondo, conferma di essere sempre al passo con i tempi: in effetti, la compagnia di Baltimora ha deciso di lanciare un’app molto interessante per gli iPad, dopo aver capito che queste soluzioni risultano essere utili e proficue. In pratica, basta tornare indietro a un anno e mezzo fa, quando la stessa società americana rese disponibile un’altra app per gli smartphone e in quel caso la popolarità e il successo salirono immediatamente alle stelle.