Investire sull’Italia conviene?

È conveniente scommettere sull’Italia? Tra disimpegni e rinnovate manifestazioni di interesse, è questa la domanda che gli operatori di mezzo mondo continuano a porsi. Tutto dipende, essenzialmente, da come il Paese riuscirà ad affrontare il 2013, anno nel quale l’economia nazionale dovrebbe poter riemergere dalla profondissima recensione nella quale è caduta. Tuttavia, non è ancora ben chiaro se alla ripresa dell’economia dalla recessione gli investimenti privati possano o meno conseguire l’attesa ripartenza. Ecco come la pensa il governatore Bankitalia Ignazio Visco in proposito.

Lo Sri Lanka emette un bond triennale in dollari

Il governo dello Sri Lanka ha deciso di emettere un titolo obbligazionario a tre anni per un importo complessivo di oltre 121 milioni di dollari: il bond in questione beneficerà inoltre di un rendimento che sarà superiore di quattrocento punti base rispetto al Libor (London Interbank Offered Rate) a sei mesi, come è stato confermato dallo State Debt Office locale. Entrando maggiormente nel dettaglio, c’è da dire che la nazione asiatica ha provveduto a mettere a disposizione sessanta milioni di dollari in obbligazioni per la cessione vera e propria, anche se poi le offerte che sono ricevute hanno raggiunto una cifra doppia come si è avuto modo di capire.

Miglior fondo di investimento su azioni europee

Rispetto a un paio di mesi fa la situazione in Europa è sensibilmente migliorata, sebbene da un punto di vista macroeconomico resta sempre il problema della scarsa crescita abbinata a un’inflazione in aumento. Le recenti mosse di politica monetaria della BCE hanno evitato il peggio e allontanato lo spettro di una disintegrazione dell’euro, a causa di default a catena nella periferia europea. La fiducia sui mercati è tornata a farsi sentire e le azioni europee hanno ripreso a correre in borsa. Da Allianz, però, sono convinti che i margini di crescita siano ancora intatti.

Fondi monetari rischiano di scomparire

Il patrimonio dei fondi monetari sta diminuendo sempre di più e c’è chi scommette che nel giro di pochi anni questi prodotti di liquidità potrebbero addirittura scomparire. Da inizio 2012 la raccolta netta di questa categoria di fondi di investimento è in negativo di oltre 7 miliardi, a causa anche della perdita stimata ad olte 3 miliardi nel luglio scorso. Da marzo 2004 sono evaporati 68 miliardi. Un vero e proprio salasso, che ha contribuito a svuotare quasi completamente le casse di questi fondi.

Azioni Juventus bilancio 2012

La stagione 2011 – 2012 sarà ricordata dalla Juventus – oltre che per la conquista dello scudetto – anche per un dimezzamento del risultato negativo di bilancio. Stando a quanto comunicato dal documento licenziato dal consiglio di amministrazione, infatti, nell’esercizio terminato a metà giugno la perdita sarebbe stata pari a 48,7 milioni di euro, in netto miglioramento rispetto a quella di 95,4 milioni di euro conseguita l’anno precedente. Stando alle indicazioni del management, la perdita sarà ripianata con i proventi dell’aumento di capitale da 120 milioni di euro.

Prestito obbligazionario quinquennale da Mediobanca

Il Domestic Mot di Borsa Italiana accoglierà proprio nel corso della giornata odierna il nuovo prestito obbligazionario messo a disposizione da Mediobanca: il prodotto in questione, la cui denominazione esatta è quella di “Mediobanca MB4 Tasso Misto 2012/2017” (il codice Isin di riferimento è IT0004839020), prevede il corso secco come modalità di negoziazione, ma sono anche altre le caratteristiche su cui concentrare l’attenzione. Ad esempio, c’è da precisare che alcune cedole verranno determinate secondo quanto previsto dai Listing Final Terms, vale a dire il secondo giorno lavorativo che precede il primo in cui avviene il godimento della cedola stessa.

Giordania: un sukuk per sanare le finanze statali

Un testo normativo atteso da lungo tempo: c’è bisogno di questa legge per consentire alla Giordania di tuffarsi completamente nel “mare” dei sukuk. Le due camere della nazione asiatica stanno discutendo gli articoli in questione, ma l’obiettivo appare chiaro, vale a dire agevolare il governo locale nel saziare il grande appetito di bond islamici. La legge a cui si sta facendo riferimento è in fase di sviluppo dal 2010 ed è passata proprio nel corso di questo mese alla Camera Bassa, mentre l’approvazione a quella Alta risale alla scorsa settimana.

Fondi pensione ok con il calo dello spread

Il recente calo dello spread Btp-Bund sta ridando ossigeno ai fondi pensione, che stanno beneficiando del crollo del differenziale di rendimento tra il decennale italiano e il pari scadenza tedesco. Da fine luglio scorso si è passati da oltre 500 punti base a poco più di 330 punti. Le prospettive sono per ulteriori discese dello spread, probabilmente fin sotto 300 punti. Ma qual è il reale beneficio finanziario della riduzione dello spread?

Unione bancaria e di vigilanza in arrivo

La strada verso il raggiungimento di una unione bancaria e di vigilanza potrebbe essere molto più breve del previsto. A ricordarlo è anche il ministro dell’Economia Vittorio Grilli, che intervenendo ad un Ecofin informale a Nicosia, in Cipro, ha dichiarato come “noi come governo condividiamo il progetto e l’ambiziosa tabella di marcia della commissione UE” sull’unione bancaria. Secondo il rappresentante dell’esecutivo, sarebbe necessario far partire per prima la tappa principale della vigilanza.

La Colombia torna ai bond denominati in pesos

La Colombia ha deciso di offrire per la prima volta negli ultimi due anni dei titoli obbligazionari collegati alla propria valuta, il peso: in pratica, il governo di Bogotá ha intenzione di sfruttare al massimo la crescente domanda che si sta registrando in relazione agli assets finanziari dal maggior rendimento, dopo che la Federal Reserve ha annunciato le nuove misure per rilanciare l’economia, in primis la riduzione dei tassi statunitensi. L’esecutivo sudamericano sta dunque vendendo bond che giungeranno a maturazione nel 2023, meglio conosciuti con il nome di Global Tes.

Nuovi certificati di Rbs sulle principali commodities

Sono passati appena tre giorni da quando Royal Bank of Scotland ha lanciato sul comparto Sedex di Borsa Italiana ben quarantacinque Mini Futures Long and Short Certificates su futures di commodities; non è la prima volta che l’emittente britannica si cimenta in una emissione simile, dunque c’è una certa esperienza da questo punto di vista, ma è necessario approfondire quelle che sono le caratteristiche principali di tali strumenti. Anzitutto, il mercato specifico di quotazione è il comparto “Leverage Certificates” dello stesso Sedex, con il classico metodo della negoziazione continua.

Fiat confermata nel DJSI World

Per il quarto anno di seguito Fiat è stata confermata all’interno del DJSI, il Dow Jones Sustainability Indexes (DJSI) World e Europe, con un punteggio di 91/100 rispetto a una media di 74/100 delle aziende del settore Automobiles analizzate da SAM, la società specializzata nella gestione sostenibile del patrimonio. Si tratta di un riconoscimento sicuramente importante degli sforzi effettuati dalla compagnia torinese nella gestione del proprio business secondo i criteri di sostenibilità, e che accomuna la società italiana a BMW e Volkswagen, anch’esse nell’indice.

Trading online: il nuovo indice di eToro

Il marchio eToro è associato a uno dei più importanti e interessanti social network che sono dedicati all’investimento finanziario: questo stesso nome sta facendo parlare di sé anche in questi giorni per il lancio ufficiale della versione beta di un indice, vale a dire il Social Trading Index, con l’annuncio che è stato effettuato nel corso del Finovate Fall 2012, l’edizione di quest’anno della manifestazione dedicata alla tecnologia finanziaria. Questo indice nuovo di zecca ha delle particolarità che è necessario approfondire. Anzitutto, esso permette agli utenti di eToro di dar vita a indici specifici, in modo che possano essere disponibili per l’intero network a cui si sta facendo riferimento.

La Turchia sceglie la propria valuta per il secondo sukuk

Dalla Turchia si attende a breve una importante decisione per quel che riguarda la finanza islamica: il governo di Ankara è infatti pronto a emettere un sukuk denominato in valuta locale, la nuova lira turca, per quella che potrebbe essere la seconda offerta di bond sovrani di tale tipo. Non si conosce ancora la data esatta della quotazione, ma tutto lascia presagire che non si andrà oltre la fine di questo mese di settembre. In aggiunta, la domanda da parte degli investitori finanziari dovrebbe essere molto alta, come fatto intendere dalla divisione turca della compagnia finanziaria Al Baraka.