Fondo Cometa: lo strumento pensionistico per i metalmeccanici

Il Fondo Pensione Cometa si presenta come il fondo chiuso destinato essenzialmente agli addetti del settore metalmeccanico: questo prodotto finanziario, comunque, è aperto anche ad altri soggetti, tra cui gli orafi e coloro che lavorano l’argento. Come funziona esattamente tale strumento? Il Trattamento di Fine Rapporto viene pagato completamente, mentre la percentuale si abbassa fino al 40% nel caso in cui l’assunzione sia avvenuta nel 1993. A questo importo, poi, occorre aggiungere anche l’1,2% di quanto si percepisce come stipendio e l’Edr, vale a dire l’elemento distinto della retribuzione, un aumento salariale che viene corrisposto in cifra fissa.

L’alternativa all’Edr appena menzionato è rappresentato da altre percentuali, ovvero l’1,24%, il 2%, il 3% e il 4% della retribuzione. Tra l’altro questo fondo ricomprende una serie di comparti molto interessanti: si può quindi scegliere tra i titoli obbligazionari con il comparto “monetario plus”, ma anche dei comparti misti di azioni e obbligazioni (in composizioni diverse a seconda di quello a cui si punta). Nel caso in cui il comparto scelto inizialmente non dovesse più esaudire i gusti del lavoratore, è sempre possibile modificare la struttura, passando a un’altra opzione con una spesa di dieci euro. Che cos’altro bisogna sapere in tal senso? I titoli devono ovviamente essere gestiti e per rendere concreta questa operazione sono richieste delle commissioni pari allo 0,362%.

Gli aderenti al fondo possono richiedere in qualsiasi momento diversi diritti e prestazioni, tra cui, solo per citare alcuni esempi, la prestazione pensionistica sia in rendita che in capitale, il riscatto e il trasferimento e molto altro ancora. Tutte queste prestazioni, comunque, vanno richieste quando sono stati maturati degli specifici requisiti di pensionamento, sempre nel rispetto della legge. Fondamentale, infine, è la copertura assicurativa: la scelta ricade tra la rendita immediata vitalizia, quella immediata certa e poi vitalizia e quella immediata reversibile (pagamento fino alla morte dell’aderente).

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