Il 2013 è partito sotto i migliori auspici con un rally di bond e borse, favorito dal forte appetito per gli asset rischiosi da parte degli investitori internazionali che sono sempre più alla ricerca di rendimenti elevati in un contesto di mercato caratterizzato da tassi reali negativi e sui minimi storici. Secondo gli esperti di Deutsche Bank quest’anno le azioni saliranno mediamente del 10%. Tuttavia, il rischio più grande per gli investitori è quello di sottovalutare alcune variabili-chiave, che potrebbero far invertire bruscamente la rotta sui mercati azionari.
Obbligazioni
Banco Santander sta per lanciare un nuovo covered bond
L’istituto di credito spagnolo Banco Santander sta pianificando nei minimi dettagli la vendita di covered bond a scadenza quinquennale: si tratterà di prodotti finanziari che beneficeranno della denominazione in euro, ma anche e soprattutto della buona solidità della banca iberica. In effetti, l’agenzia di rating Moody’s dovrebbe affibbiare a questa offerta un giudizio pari ad A3, il settimo gradino più alto, il quale identifica ancora una qualità dell’investimento superiore alla media e un basso rischio di insolvenza. Il lancio ufficiale, inoltre, è in previsione per il breve termine, con tutta probabilità entro il primo trimestre di quest’anno, dunque al massimo entro il mese di marzo.
Da Banca Sella bond territoriali per le imprese
Banca Sella ci ha abituato a delle iniziative piuttosto particolari e mirate per il sostegno dell’economia nazionale: un chiaro esempio è quello delle nuove iniziative in favore delle pmi, le quali risalgono allo scorso mese di dicembre. Grande risalto ha avuto anche il finanziamento di Banca Sella per pmi e tredicesime. Stavolta, l’istituto di credito piemontese ha deciso di stringere un accordo importante con l’Unione Industriale di Biella e Confidi Lombardia (il consorzio di garanzia collettiva dei fidi). Ebbene, il gruppo biellese ha lanciato degli strumenti finanziari molto interessanti, vale a dire dei bond territoriali che serviranno a sostenere le aziende del capoluogo piemontese.
Nuova emissione di debito per lo Zambia
L’Agenzia per lo sviluppo stradale dello Zambia sta pianificando nel dettaglio la vendita di titoli obbligazionari per un importo complessivo pari a 1,5 miliardi di dollari: l’ente della nazione africana valuterà con la massima calma questa operazione, tanto è vero che l’annuncio ufficiale parla di un completamento entro la fine dell’anno. La compagnia è di proprietà statale, dunque si può parlare di una sorta di replica dell’emissione di bond dello scorso anno, la prima effettuata in moneta verde. Il piano in questione è stato presentato al ministro delle Finanze, Alexander Chikwanda, con un feedback positivo che dovrebbe essere rilasciato entro la fine di questo mese.
Bca Pop Milano emetterà bond senior a tre anni non garantito
Banca Popolare di Milano ha intenzione di collocare un bond senior non garantito a tre anni, sfruttando appieno le attuali condizioni di mercato molto favorevoli per i corporate bond ma soprattutto per le obbligazioni emesse dagli istituti di credito. La banca ha già dato mandato a Jp Morgan, Banca Akros, Ubs e Société Générale per occuparsi di questa emissione. Secondo quanto riportato da alcune agenzie di stampa, l’ammontare del prestito obbligazionario di Bpm dovrebbe essere compreso tra 500 milioni e 750 milioni di euro.
L’Alaska sta vendendo debito in grande quantità
L’Alaska, celebre stato federato americano, sta emettendo il proprio debito nel corso di questa settimana per un importo pari a 166 milioni di dollari: si tratta della prima quotazione finanziaria che beneficia del giudizio più alto in assoluto da parte delle tre principali agenzie di rating (Standard & Poor’s, Moody’s e Fitch). Volendo essere ancora più precisi, si sta parlando della transazione inaugurale che il territorio in questione da quando Fitch ha provveduto ad aumentare la propria valutazione. In effetti, lo scorso 7 gennaio l’agenzia ha innalzato di un gradino il proprio giudizio, salito in questa maniera fino al livello massimo (AAA).
Per Irish Life prima emissione di bond sovrani
Irish Life, tra le più importanti compagnie assicurative d’Irlanda, ha venduto un bond sovrano del valore pari a venti milioni di euro: non si tratta di una emissione qualsiasi, visto che per il gruppo in questione è la prima volta che si fa riferimento a un prodotto del genere. Proprio la scorsa estate la National Treasury Management Agency aveva annunciato di voler lanciare sul mercato un ammontare superiore ai cinque miliardi di euro per quel che riguarda titoli obbligazionari collegati al tasso di inflazione, in modo da attirare il maggior numero possibile di fondi pensionistici irlandesi al debito del paese.
Il Paraguay si prepara all’emissione del proprio bond
Il governo del Paraguay si è affidato alle unità di investment banking di due istituti di credito americani, vale a dire Citigroup e Bank of America Corporation, per concretizzare i futuri meeting con gli investitori: l’obiettivo della nazione sudamericana è quello di gestire nel migliore dei modi una nuova offerta obbligazionaria, la prima di questo 2013 per la precisione. Che tipo di bond ha in mente la repubblica presidenziale latino-americana? La potenziale transazione finanziaria sta nascendo nella stessa settimana in cui l’agenzia di rating Moody’s ha deciso di aumentare la propria valutazione per quel che concerne i titoli obbligazionari del Portogallo.
Primo bond governativo dell’anno per il Messico
Il governo del Messico ha provveduto a emettere titoli obbligazionari a trent’anni e denominati in dollari americani: l’offerta in questione ammonta a 1,5 miliardi, con un tasso di interesse che ha raggiunto un valore minimo da record, vale a dire il 4,19%. Nello specifico, si tratta della prima cessione di debito nei mercati internazionali nel 2013 per quel che concerne la nazione centroamericana, un fatto messo in risalto anche dal Ministero delle Finanze locale. Nel corso del 2012 non si è avuto modo di parlare spesso di tali bond, ma il 2011 ha invece fornito una serie di spunti interessanti: ad esempio, nel marzo di quell’anno, quasi un biennio fa, i Peso Bond erano in calo dopo i dati sull’inflazione.
Covered bond Unicredit 7 anni
Buon risultato dal lancio del nuovo covered bond a sette anni da parte di Unicredit. La società, al termine della prima giornata di offerta, ha infatti diramato una serie di comunicazioni molto ottimistiche, affermando che in poche ore sarebbero state raggiunte richieste tali da sbilanciare in maniera positiva l’opinione sull‘intera operazione (che conta su un importo di emissione di un miliardo di euro, a fronte di richieste almeno sei volte superiori nel primo giorno di lancio).
Fineco riduce le commissioni del proprio trading
FinecoBank ha reso note quelle che saranno le commissioni del nuovo anno, dunque da applicare già in questo mese di gennaio, per quel che riguarda i titoli azionari e quelli obbligazionari: di che novità si tratta nello specifico? In particolare, le azioni a cui si sta facendo riferimento sono quelle di diversi paesi, vale a dire gli Stati Uniti, la Germania, la Francia, i Paesi Bassi e il Portogallo. Si può cominciare il discorso con le azioni americane. In pratica, la compagnia che fa parte del vasto universo Unicredit, ha ridotto le commissioni in questione da 19 a 12,95 dollari fissi per ogni ordine eseguito.
Esm prima asta bond trimestrali a tassi negativi
Il fondo salva-stati permanente europeo, noto come European stability mechanism (Esm), ha lanciato oggi la sua prima emissione obbligazionaria del 2013 spuntando tassi negativi. Secondo quanto previsto dal programma di finanziamento a breve termine per l’anno in corso, che vedrà il fondo emettere bond a 3 e 6 mesi conducendo operazioni ogni martedì, l’Esm ha lanciato bond a 3 mesi per un controvalore totale pari a 1,927 miliardi di euro. Le richieste da parte degli investitori istituzionali sono ammontate a 6,2 miliardi di euro.
Bond “spazzatura” rendono meno del 6%
Quella dei junk bond, ovvero dei titoli obbligazionari ad alto rendimento ma con scarsa affidabilità creditizia della società emittente, è una bolla che tende a gonfiarsi sempre più e che non promette nulla di buono se si dà un’occhiata ai dati storici. La scorsa settimana, caratterizzata dall’euforia generalizzata sui mercati finanziari dopo l’accordo raggiunto negli Stati Uniti per evitare il fiscal cliff, ha prodotto un nuovo record per il comparto degli high-yield bond. L’indice Barclays U.S. Corporate High Yield Index è sceso per la prima volta sotto il 6%.
Il piano del Qatar per emettere sukuk nei prossimi anni
Le emissioni di bond islamici (gli ormai celeberrimi sukuk) da parte del Qatar dovrebbe espandersi ulteriormente nei prossimi mesi e anni: in aggiunta, dovrebbe anche migliorare la domanda in questo senso proveniente dalla Cina e dalle nazioni asiatiche sud-orientali. Si è appena finito di raccontare che nel 2013 vi sarà l’ennesimo record per i sukuk, ora questi aggiornamenti rendono i prodotti finanziari in questione delle vere e proprie “star”. Tra l’altro, giusto sette mesi fa il Qatar è tornato ai sukuk sovrani dopo quasi dieci anni, dunque si è deciso di puntare da allora con decisione su questo segmento così redditizio.