Unicredit esce dal portafoglio long di Mediobanca

Il risultato delle elezioni politiche italiane ha generato un forte scossone sui mercati finanziari. La prospettiva di un paese ingovernabile ha messo in allerta i grandi investitori internazionali, che hanno velocemente liquidato grosse posizioni su azioni e titoli di stato italiani, facendo tra l’altro impennare lo spread fin sopra 350 e balzare i cds a circa 300 punti. L’esito del voto elettorale italiano è stato ancor più confuso di quanto si aspettassero gli esperti di Mediobanca, che hanno così deciso di rivedere la loro asset allocation.

Investire nei titoli di Stato spagnoli

Stando a quanto ha comunicato una nota stampa di Reuters, la Spagna avrebbe collocato, qualche giorno fa, tre titoli a medio lungo termine per 4,2 miliardi di euro, oltre il proprio obiettivo massimo, con rendimenti in flessione rispetto all’asta di inizio mese. Collocato anche un bond in dollari (per la prima volta negli ultimi quattro anni) per ulteriori 2 miliardi di euro: in tutto, è già stato coperto un quarto del target di emissioni per l’intero 2013.

Jp Morgan consiglia di comprare Italia sulla debolezza

La banca d’affari americana Jp Morgan è ancora molto positiva sull’Italia, nonostante l’aumento dell’incertezza a causa dell’avvicinarsi delle elezioni politiche (24-25 febbraio) e con lo spread Btp-Bund che cammina sul filo dei 300 punti base. Stamattina la borsa italiana è negativa, appesantita dai casi Mps e Saipem, ma anche dalla notizia del maxi-taglio del dividendo da parte di Telecom Italia. Jp Morgan, però, intravede ancora buone opportunità sui paesi periferici europei, nonostante il rally degli ultimi mesi sia stato davvero molto robusto.

Asset allocation portafogli difensivi 2013

Il rally di inizio anno degli asset più rischiosi (azioni, mercati emergenti, bond della periferia europea) sta senza dubbio generando un processo di riselezione degli strumenti da inserire nei portfolios più difensivi. Si è aperta la caccia al rendimento, sui timori che i tassi possano restare molto bassi per diverso tempo e che l’inflazione possa rialzare la testa nei prossimi mesi. I flussi di denaro si stanno spostando velocemente dai “porti sicuri” (bond paesi “core”, oro, franco svizzero, etc.) agli asset più rischiosi. La sensazione è che possa esserci un rialzo in doppia cifra per l’azionario mondiale.

BlackRock consiglia di investire sui Btp

La più grande casa di investimenti del mondo ha una view molto positiva sull’Italia. BlackRock, 3.800 miliardi di dollari di masse gestite, è convinta che l’Italia sia anche meglio di altri paesi europei “core” e non solo di quelli periferici. In sintesi è questo il pensiero di Robert Kapito, presidente di BlackRock, che sottolinea come il paese sia sulla strada giusta del risanamento e della crescita. Il guru della più grande società di gestione degli investimenti al mondo è convinto che non ci saranno sorprese negative dopo le elezioni politiche del prossimo 24-25 febbraio.

Spread-Btp a 160 punti nel 2013 secondo Pictet

Dopo l’accelerazione ribassista fin sotto 260 punti base avvenuta a inizio anno, lo spread Btp-Bund sta consolidando all’interno del range compreso tra 250 e 260 basis point. L’euforia generalizzata sui mercati azionari e obbligazionari potrebbe ancora proseguire a lungo, ma molto dipenderà dall’interventismo delle principali banche centrali e da una politica favorevole. In sintesi è questa l’idea di Andrea Delitala, head of investment advisor di Pictet Asset Management. Secondo l’esperto il rally dei mercati è avvenuto in scia all’accordo parziale sul fiscal cliff negli Stati Uniti e alla fase pre-elettorale in Europa.

Come investire in Btp nel 2013 secondo Russell Investments

Negli ultimi mesi lo spread Btp-Bund è stato interessato da un graduale restringimento verso i 250 punti base, favorito dalla sempre minore avversione per il rischio che ha creato una sorta di mini-bolla sul mercato dei bond periferici europei. Ad esempio i Btp italiani hanno messo a segno una performance del 21% nel 2012 e con l’inizio del nuovo anno sono già in territorio ampiamente positivo. Albert Jalso, manager del Ric Global Bond Fund di Russell Investments, consiglia prudenza sui Btp italiani.

Banca Leonardo strategie di investimento 2013

Il nuovo anno sta premiano gli investimenti in asset più rischiosi, in particolare i bond e l’equity dei paesi periferici. Il forte appetito per il rischio potrebbe proseguire ancora nelle prossime settimane. Secondo Riccardo Ricciardi, responsabile degli investimenti per Banca Leonardo, a spingere gli investitori verso questi asset è “la rete di sicurezza messa in atto dalle banche centrali, che hanno ripetutamente confermato la loro volontà di stabilizzare la crescita e il mercato dei capitali”. Secondo l’esperto, si tratta di “un cambiamento storico”.

Come investire nel 2013 secondo Azimut Capital Management

Nel 2013 la maggior parte dei gestori di fondi di investimento si aspetta un’accelerazione della politica monetaria espansiva delle banche centrali dei paesi maggiormente sviluppati, allo scopo di favorire la crescita economica. Tuttavia, anche nel 2013 il contesto di mercato evidenzierà tassi reali negativi nelle economie mature. Ciò dovrebbe allontanare ancora gli investitori dai bond governativi, in particolare quelli a lunga scadenza. Infatti la ricerca sarà focalizzata su strumenti finanziari in grado di offrire tassi reali positivi, come ad esempio i Btp italiani legati all’inflazione.

Banche italiane a rischio se aumenta spread

Secondo Société Générale, l’incertezza sul quadro politico in Italia rischia di minare la credibilità del paese sui mercati internazionali. La banca d’affari francese si aspetta forti pressioni sul sistema-Italia, in particolare nel breve termine a seguito delle dimissioni di Monti. Gli analisti di SocGen ritengono che eventuali elezioni anticipate potrebbe essere una buona notizia per gli investitori, ma dopo il voto lo spread è destinato ad ampliarsi con possibile taglio del rating BBB+ da parte di Standard & Poor’s. La crisi politica tiene sotto scacco le banche, che sono fortemente correlate con l’andamento dello spread.

Investire sui Btp a lunga scadenza secondo Allianz

Molti gestori sono convinti che i governi e le banche centrali mondiali più importanti saranno costretti a seguire la strada della cosiddetta financial repression per uscire dalla crisi economica e finanziaria attuale. Per molti anni a venire si prospetta, dunque, un proseguimento della politica monetaria e fiscale all’insegna di una crescita economica abbinata all’aumento dell’inflazione oltre la media come strada da seguire per uscire dalla crisi debitoria. I rendimenti delle attività finanziarie, soprattutto le obbligazioni governative, dovrebbero restare sotto il tasso di inflazione evidenziando tassi reali negativi.

Migliori fondi che investono in Btp

Nonostante l’elevata volatilità generata dalla crisi finanziaria e dalla febbre dello spread, i money manager che gestiscono fondi di investimento focalizzati sui titoli di stato italiani sono riusciti a spuntare rendimenti al dir poco esaltanti, se considerati con la performance complessiva dei singoli bond o degli Etf che replicano gli indici obbligazionari. In tre anni i migliori gestori di Btp hanno guadagnato tra il 10% e il 20% netto, contro un 5% dei Btp triennali e della media degli Etf.

Lyxor: il primo Etf sui Btp a uno e tre anni

Dopo che con Lyxor è arrivato anche in Italia l’Etf legato alla volatilità, la compagnia ha focalizzato nuovamente l’attenzione sul nostro paese per un prodotto nuovo di zecca: si tratta del primo Exchange Traded Fund che sarà messo a disposizione a partire da domani su Borsa Italiana e che prenderà in considerazione i Btp (Buoni del Tesoro Poliennali) a uno e tre anni. La denominazione ufficiale di questo prodotto, Lyxor ETF MTS BTP 1-3Y Italy Government Bond, fa comunque già intendere molte delle caratteristiche principali. In particolare, gli investitori interessati dovranno far fronte a un costo pari a 0,165 punti percentuali l’anno, mentre il lotto minimo di negoziazione di un fondo è di circa cento euro.

Investire in bond legati all’inflazione nel 2013 secondo Banca Generali

La riconferma di Barack Obama a presidente degli Stati Uniti è un segnale di mantenimento dello status quo. La politica fiscale sarà più restrittiva rispetto a quella proposta dal repubblicano Mitt Romney, mentre la politica monetaria sempre molto accomodante con tassi a zero per molto tempo ancora e quantitative easing illimitato fino a quando non avverrà una ripresa confortante nel mercato del lavoro. Il pericolo fiscal cliff (“precipizio fiscale”) è il rischio maggiore per l’economia americana nei prossimi mesi. Tuttavia, sembra improbabile la soluzione più drastica mentre appare plausibile quella di una proroga di una parte degli sgravi fiscali in scadenza.