Previsioni rendimenti Btp seconda parte 2013

spread-btp-bundTutto ruota attorno al sentiment degli investitori. Per i Btp, più che l’effetto-Italia, conta la stabilità dei mercati e la fiducia degli investitori sulla tenuta dell’euro. D’altronde l’Italia continua a evidenziare gravi problemi strutturali nella propria economia, con assenza di crescita, disoccupazione record e debito pubblico sopra 2mila miliardi. Tuttavia gli investitori hanno fatto incetta di Btp negli ultimi 10 mesi, facendo crollare lo spread con i titoli tedeschi. La scorsa estate il differenziale tornò sopra 530 punti e solo il provvidenziale intervento di Draghi evitò il peggio.

Acquisti Btp a 30 anni superiori alle attese

btpBuone notizie per i titoli di Stato italiani a lungo termine. Grazie a ordinativi per 13 miliardi di euro (più o meno il doppio dell’offerta), l’investimento sui Btp a 30 anni ha segnato il ritorno della fiducia nei confronti del nostro Paese: secondo quanto sottolineano gli analisti a commento dei principali dati fondamentali dell’emissione (con rendimento al 5 per cento), a contribuire all’ampiamento della domanda sarebbe stato il rinnovato interesse dei fondi internazionali.

Come investire in Btp dopo il rally di inizio anno

btpIl clima di distensione sui mercati finanziari, che sta generando un forte appetito per il rischio, sta portando anche sollievo alle casse dell’Italia visto che le ultime aste di Bot, Btp e Ctz hanno mostrato tassi ai minimi di sempre o ai livelli pre-crisi. Il rally dei titoli di stato italiani è davvero impressionante. Sul mercato primario i Bot a 6 e 12 mesi hanno registrato i rendimenti più bassi dalla nascita dell’euro. La stessa cosa è accaduta ai Ctz e Btp a 24 mesi.

Emissione Btp con rendimenti in calo

btpIl Tesoro ha emesso 1,5 miliardi di Btp a 15 anni e 3,5 miliardi a tre anni, collocando anche il nuovo Cct indicizzato all’Euribor. Un’asta contraddistinta da una domanda ritenuta molto soddisfacente, e da rendimenti in nuovo calo. Vediamo allora come è andata l’ultima sessione di asta dei titoli di Stato a medio lungo termine da parte del Tesoro, e quali sono stati i rendimenti finalizzati dai più recenti collocamenti da parte del ministero.

Tassi Btp e spread ancora in calo

btpA margine di un atteso intervento della Bce (che ha tagliato di 25 bp i tassi di interesse di riferimento nell’eurozona), la richiesta di Btp italiani ha continuato ad essere particolarmente dinamica, andando a comprimere il tasso di interesse di rendimento dei titoli di Stato di lungo termine. In calo – oltre alla redditività dei Btp – anche il differenziale con i Bund tedeschi.

Jp Morgan prevede tassi Btp al 3,5% con governo Letta

btpDopo l’asta dei Bot semestrali della scorsa settimana, che ha visto i tassi scendere sui minimi di sempre allo 0,503%, c’è maggiore fiducia anche sui bond governativi italiani a medio-lungo termine, che maggiormente risentono del rischio-tassi. Questa fase di mercato si è dimostrata particolarmente favorevole soprattutto per le emissioni di breve termine, tanto che anche le Letras spagnole trimestrali hanno evidenziato il rendimento in asta più basso dall’introduzione dell’euro. Fare previsioni per il futuro non è semplice, considerando che restano molti nodi da sciogliere sia in Italia sia in Europa.

Azimut punta sui Btp a lungo termine

azimut-risparmio-gestito-raccolta-netta-dicembre-positivaSui mercati europei resta alta l’incertezza, dovuta ai timori di un peggioramento dell’outlook macroeconomico e delle finanze pubbliche dei paesi periferici dell’area euro. Inoltre, secondo quanto dichiarato da Gherardo Spinola, gestore azionario di Azimut, “dopo i recenti rialzi, siamo arrivati a livelli di valutazione assoluta corretta”. Rispetto agli Stati Uniti, che quotano poco sotto i record assoluti, l’Europa mostra valutazioni più basse rispetto alla media storica perché sconta un livello di incertezza maggiore. Tuttavia, Spinola ritiene che si possono trovare buone occasioni in Europa sia a livello settoriale che di singole società.

Italia dice no alla Tobin tax sui Btp

tobin-taxLa Tobin tax, ovvero l’imposta sulle transazioni finanziarie nata per mettere un freno alla speculazione, rischia di diventare una spada di Damocle per l’Italia, che sul finire dello scorso anno aveva annunciato le modalità di attuazione della nuova tassa escludendo tra gli altri anche i titoli di stato. Bot, Ctz e Btp sono uno strumento troppo prezioso per il paese, su cui far leva per soddisfare le proprie esigenze di rifinanziamento sui mercati dei capitali. La tassa sui Btp potrebbe allontanare gli investitori internazionali.

Btp Italia emissione aprile 2013 tasso minimo 2,25%

btp italiaDopo il successo riscontrato nel corso del 2012, torna sul mercato il Btp Italia, ovvero il titolo di stato con scadenza quadriennale nato per soddisfare le esigenze dei piccoli risparmiatori interessanti a preservare il capitale dall’erosione provocata dall’aumento dell’inflazione. L’atto quarto del nuovo Btp Italia si consumerà tra qualche giorno e si partirà da un tasso minimo garantito del 2,25%. Sarà il rendimento lordo minimo “reale” (ovvero depurato dall’inflazione) che il Tesoro italiano emetterà a partire da lunedì prossimo.

Spread sotto 300 dopo asta Btp

spread btp bundNessuna sorpresa dall’asta dei Btp di oggi, che ha visto il Tesoro collocare titoli di stato a media-lunga scadenza dopo il sold-out di ieri dei Bot a 3 e 6 mesi. Il clima favorevole presente sui mercati finanziari ha consentito all’Italia di spuntare nuovamente tassi più bassi rispetto al mese scorso. Complessivamente, tra Btp e CCTeu, il Tesoro ha piazzato 7,2 miliardi di euro di titoli, poco meno della tima più alta posta a 7,5 miliardi di euro. I rendimenti sono scesi, discreta la domanda.

Btp Italia prima asta 2013 tra fine marzo e inizio aprile

Tra qualche settimana tornerà il Btp Italia, che lo scorso anno ha riscosso un grande successo tra i piccolin risparmiatori privati e tra gli investitori istituzionali. Nel 2012 sono avvenute tre emissioni per una raccolta totale da 27 miliardi di euro. Ma perché piace così tanto? Innanzitutto è un titolo di stato a tutti gli effetti, quindi con rischio fallimento vicino allo zero, ed è l’unico a preservare il potere d’acquisto dei rispamiatori grazie al fatto che è indicizzato all’inflazione italiana.

Come investire i risparmi se la febbre da spread aumenta

Il voto inconcludente delle elezioni politiche italiane del 24 e 25 febbraio ha fatto alzare la guardia agli investitori internazionali, che temono un lungo periodo di instabilità politica per la terza economia del vecchio continente. Il rischio è quello di assistere a un impasse politico-economico preoccupante, soprattutto se si considera che i dati macroeconomici degli ultimi mesi sono stati al dir poco inquietanti. Cosa può succedere se la crisi peggiora? Lo spread dovrebbe salire ulteriormente, muovendosi tra 350 e 400 punti base.

Invesco consiglia prudenza sui bond nel 2013

Dopo essere stato una delle asset class più profittevoli del 2012, l’obbligazionario viene giudicato meno attraente per i prossimi mesi da molti gestori di fondi. Tra questi c’è anche Paul Read, uno dei due responsabili del fixed income del colosso americano del risparmio gestito Invesco. Secondo Read, nei prossimi dodici mesi non esiste il rischio di un crollo delle quotazioni nel mercato del reddito fisso e neppure quello di un sell-off dei bond governativi e dei corporate bond.

Hedge Invest consiglia di comprare i Btp

Nonostante il rally avvenuto nel 2012 e la febbre da spread post-elettorale, c’è chi ritiene i titoli di stato italiani ancora molto attraenti. Filippo Lanza, gestore di Numen Credit Fund, un fondo Ucits alternativo che segue una strategia obbligazionaria dinamica della nuova Sicav di Hedge Invest, ha una view molto positiva sui bond pubblici italiani. L’esperto puntualizza che l’anno record è ormai alle spalle, e quindi difficile da replicare, ma nel 2013 il decennale italiano in uno scenario molto positivo ha le potenzialità per offrire un rendimento compreso tra il 10% e il 15%.