Italia dice no alla Tobin tax sui Btp

tobin-taxLa Tobin tax, ovvero l’imposta sulle transazioni finanziarie nata per mettere un freno alla speculazione, rischia di diventare una spada di Damocle per l’Italia, che sul finire dello scorso anno aveva annunciato le modalità di attuazione della nuova tassa escludendo tra gli altri anche i titoli di stato. Bot, Ctz e Btp sono uno strumento troppo prezioso per il paese, su cui far leva per soddisfare le proprie esigenze di rifinanziamento sui mercati dei capitali. La tassa sui Btp potrebbe allontanare gli investitori internazionali.

L’Italia è uscita allo scoperto e ha inviato un messaggio molto chiaro a Berlino: la Tobin tax non deve essere estesa ai titoli di stato, altrimenti si è pronti a ricorrere all’arma del veto. L’ambasciatore permanente presso l’Unione Europea, Ferdinando Nelli Feroci, ha dichiarato senza mezzi termini che per l’Italia “si tratta di un limite non valicabile, è una linea rossa che non si può oltrepassare”. Nelli Feroci ha sottolineato che su questo punto Roma è disposta ad arrivare “anche a uno scontro duro”.

Dopo la Tobin tax 2013 definitiva relativa al modello italiano, negli ultimi due mesi la Commissione Europea ha presentato la sua bozza di Tobin tax fortemente ispirata da Berlino. Sui titoli di stato l’Italia, supportata dalla Spagna, è pronta a scontrarsi duramente con l’Europa. D’altronde la posta in palio per il Belpaese è davvero molto alta, considerando che sui mercati internazionali sono già collocati circa 400 miliardi di euro di titoli di stato. L’ammontare di debito pubblico emesso dall’Italia è il terzo più alto del mondo.

L’introduzione della Tobin tax sui Btp potrebbe generare forti tensioni sullo spread e ridurre drasticamente la liquidità del mercato. La Tobin tax, al via dal 1° marzo 2013, colpisce allo 0,12% i titoli azionari e allo 0,22% i derivati Otc. La versione europea della tassa mira a colpire con un’aliquota dello 0,1% tutti i titoli finanziari, compresi i bond pubblici, mentre sui derivati il prelievo è dello 0,01%. L’Italia è pronta a dare battaglia e in questa sfida sarà affiancata dalla Spagna, che soffrirebbe di problemi analoghi con l’introduzione della Tobin tax sui bond governativi.

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