Tassa transazioni finanziarie Ecofin

L‘Ecofin, riunitosi pochi giorni fa a Bruxelles, ha dato il via libera all’utilizzo del procedimento di cooperazione rafforzata, utile per poter introdurre l’attesa tassa sulle transazioni finanziarie negli 11 Paesi che hanno già avuto modo di aderire alla bozza di proposta studiata dalla Francia e dalla Germania. Un passo in avanti molto significativo, pertanto, nonostante si debba ammettere che la sua attuazione sarà territorialmente limitata alle nazioni aderenti volontariamente.

In particolare, gli Stati che hanno espresso adesione sono Belgio, Germania, Estonia, Grecia, Spagna, Francia, Italia, Portogallo, Austria, Slovenia, Slovacchia. Una volta ottenuto il via libera da parte dell’Ecofin, la Commissione Europea formulerà i contenuti della proposta, che dovrà ora essere adottata all’unanimità dai membri Ue (vedi anche Tobin Tax su investimenti finanziari).

L’idea di implementare la tassa sulle transazioni finanziarie non è certamente nuova, e sul nostro network ne abbiamo parlato più volte anche nelle ultime settimane. L’ipotesi originaria fu formulata più concretamente nel 2011, prevedendo l’adozione di un tasso minimo di 0,1 punti percentuali per qualsiasi tipologia di transazione finanziaria, tranne che per quanto avviene per i derivati (0,01 p.p.).

L’ipotesi di una applicazione della tassa attraverso il procedimento di cooperazione rafforzata conferma la bontà e l’urgenza dell’iniziativa, visto e considerato che il procedimento in questione è stato utilizzato solo tre volte nell’intera storia comunitaria, e che è la prima volta che vi si ricorre per propositi di tassazione.

Soddisfatto il commissario Ue per la fiscalità, Algediras Semeta, che ha definito la decisione “una pietra miliare” per l’Europa. Il ministro austriaco Maria Fekter ha invece commentato sottolineando come “l’Ecofin oggi ha preso un’importante decisione per l’Europa”, considerando che la tassa sulle transazioni è un “importante segnale per i mercati finanziari” (vedi anche Unione bancaria e di vigilanza in arrivo).

Settimane pertanto molto complesse, quelle che si stanno avvicinando per le autorità comunitarie, impegnate altresì nel disbrigo di tutte le pratiche utili per contenere la crisi greca.

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