Tobin tax azioni bancarie 2013

A poco meno di un mese dall’introduzione della nuova tassa sulle transazioni finanziarie in italia, l’impatto della Tobin tax sui mercati azionari italiani è stato negativo. Morgan Stanley ritiene che sia avvenuto un calo dei volumi di scambio del 32% circa ma le prospettive sono ancora più negative per i prossimi mesi. Una riflessione a parte meritano i titoli bancari, considerando che nel paniere principale FTSE MIB il peso del comparto del credito è assolutamente rilevante.

Tassa transazioni finanziarie Ecofin

L‘Ecofin, riunitosi pochi giorni fa a Bruxelles, ha dato il via libera all’utilizzo del procedimento di cooperazione rafforzata, utile per poter introdurre l’attesa tassa sulle transazioni finanziarie negli 11 Paesi che hanno già avuto modo di aderire alla bozza di proposta studiata dalla Francia e dalla Germania. Un passo in avanti molto significativo, pertanto, nonostante si debba ammettere che la sua attuazione sarà territorialmente limitata alle nazioni aderenti volontariamente.

I fondi di Etica Sgr saranno esentati dalla Tobin Tax

Non ci sarà nessuna applicazione della Tobin Tax per quel che riguarda i fondi della società di gestione del risparmio Etica: come è noto, si tratta della tassa che grava sulle transazioni finanziarie di un certo tipo e che sta ancora facendo molto discutere (Tobin Tax su investimenti finanziari). Come si spiega una esenzione di questo tipo? Volendo essere più precisi, tutto si basa sul dettato della Legge di Stabilità del 2013, la quale ha incassato il via libera dal Parlamento poco prima dello scorso Natale. La società in questione è praticamente la prima che ha deciso di puntare solo e soltanto sugli investimenti del tipo socialmente responsabile.

Tobin Tax su investimenti finanziari

Nuovi passi in avanti verso l’introduzione della Tobin tax, la tassa sulle transazioni finanziarie con i quali i governi di mezza Europa (ora, qualcosa in più) cercano di reperire nuovi fondi utili per i propri bilanci. Ai 10 Stati membri che hanno conseguito l’intesa sulla cooperazione rafforzata per l’istituzione della tassa, infatti, dovrebbero essere concesso di introdurre l’imposta poiché tutte le condizioni necessarie al provvedimento sono state soddisfatte. Ad affermarlo è la Commissione europea, che ha adottato la proposta del Consiglio Ue in materia.