Emissione Btp con rendimenti in calo

btpIl Tesoro ha emesso 1,5 miliardi di Btp a 15 anni e 3,5 miliardi a tre anni, collocando anche il nuovo Cct indicizzato all’Euribor. Un’asta contraddistinta da una domanda ritenuta molto soddisfacente, e da rendimenti in nuovo calo. Vediamo allora come è andata l’ultima sessione di asta dei titoli di Stato a medio lungo termine da parte del Tesoro, e quali sono stati i rendimenti finalizzati dai più recenti collocamenti da parte del ministero.

Complessivamente, riassumeva l’Ansa, sono stati collocati 3,5 miliardi di Btp a tre anni con un rapporto tra domanda e offerta pari a 1,336. Oltre a quanto ciò, sono stati collocati 1,5 miliardi di Btp con scadenza nel 2026 con un rapporto tra domanda e offerta pari a 1,489 e un rendimento del 4,07 per cento, oltre a 3 miliardi di Ccteu a 5 anni con un rapporto tra domande e offerta pari a 1,353 e un rendimento del 2,44 per cento. Dati che segnalano un discreto responso da parte del mercato finanziario, che ha dimostrato di gradire ancora i titoli italiani, contribuendo così a generare nuove pressioni al ribasso nei rendimenti dei titoli in questione (tra i tanti nostri approfondimenti effettuati sulle emissioni di Btp, leggi anche questo interessanto focus sulle previsioni di Jp Morgan sui rendimenti dei Btp con il governo Letta).

Contemporaneamente, lo spread tra Btp e Bund (ovvero, il differenziale di rendimento tra i titoli di Stato italiani e i titoli di Stato equivalenti tedeschi) è tornato sopra i 260 punti base (262 al momento in cui scriviamo) dopo i risultati dell’asta di Btp e Ccteu (vedi anche tassi Btp e spread ancora in calo, un nostro focus sul quale facevamo il punto, appena pochi giorni fa, sull’evoluzione di tali variabili).

Nel dettaglio, il rendimento del Btp a 10 anni è in rialzo al 3,96 per cento, mentre il differenziale tra i decennali spagnoli e tedeschi risale a 291 punti base con il tasso dei Bonos al 4,26 per cento.

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