Su quali Btp investire per driblare il rischio-tassi

btpLa recente impennata dei tassi italiani su tutte le scadenze ha reso i Btp più interessanti, in quanto i prezzi sono scesi molto e i rendimenti chiaramenti aumentati. Il costo della vita resta sotto controllo, con un tasso di inflazione all’1,2% su base annua. Già con un Btp con scadenza di 4 anni è possibile triplicare il tasso di inflazione corrente. Il Btp scadenza 1° giugno 2017, cedola 4,75%, prezza in area 105,30 e rende poco più del 3,3%.

Spread Btp-Bund a 275 nella seconda metà 2013 secondo Citigroup

spread btp bundDopo l’annuncio della FED relativo alla possibilità di ridurre il piano di quantitative easing dal prossimo autunno e di azzerare completamente gli acquisti di bond entro metà 2014, sui mercati finanziari c’è stata una nuova ondata di avversione al rischio con forti turbolenze sulle borse e i bond. Il clima di risk off potrebbe proseguire anche nelle prossime settimane. Partendo da questi presupposti, Citigroup ha deciso di alzare le proprie stime sullo spread Btp-Bund, che ora è atteso intorno a 275 punti base nel secondo semestre del 2013.

Come investire in Btp al riparo dagli shock dei mercati

spread-btp-bundQuando si investe in Btp si punta su scadenze a medio-lungo termine e ciò implica una maggiore esposizione al rischio di rialzo dei tassi. Tuttavia, con alcuni accorgimenti è possibile investire sui Btp senza alcun rischio di subire perdite in conto capitale, tenendo i titoli in portafoglio fino alla naturale scadenza del contratto. Siccome i Btp vengono rimborsati a 100 alla scadenza, si può acquistare quei titoli che quotano sotto il proprio valore nominale. E’ l’unico modo per evitare di incorrere in perdite in conto capitale.

Acquisti Btp a 30 anni superiori alle attese

btpBuone notizie per i titoli di Stato italiani a lungo termine. Grazie a ordinativi per 13 miliardi di euro (più o meno il doppio dell’offerta), l’investimento sui Btp a 30 anni ha segnato il ritorno della fiducia nei confronti del nostro Paese: secondo quanto sottolineano gli analisti a commento dei principali dati fondamentali dell’emissione (con rendimento al 5 per cento), a contribuire all’ampiamento della domanda sarebbe stato il rinnovato interesse dei fondi internazionali.

Come investire in Btp dopo il rally di inizio anno

btpIl clima di distensione sui mercati finanziari, che sta generando un forte appetito per il rischio, sta portando anche sollievo alle casse dell’Italia visto che le ultime aste di Bot, Btp e Ctz hanno mostrato tassi ai minimi di sempre o ai livelli pre-crisi. Il rally dei titoli di stato italiani è davvero impressionante. Sul mercato primario i Bot a 6 e 12 mesi hanno registrato i rendimenti più bassi dalla nascita dell’euro. La stessa cosa è accaduta ai Ctz e Btp a 24 mesi.

Emissione Btp con rendimenti in calo

btpIl Tesoro ha emesso 1,5 miliardi di Btp a 15 anni e 3,5 miliardi a tre anni, collocando anche il nuovo Cct indicizzato all’Euribor. Un’asta contraddistinta da una domanda ritenuta molto soddisfacente, e da rendimenti in nuovo calo. Vediamo allora come è andata l’ultima sessione di asta dei titoli di Stato a medio lungo termine da parte del Tesoro, e quali sono stati i rendimenti finalizzati dai più recenti collocamenti da parte del ministero.

Jp Morgan prevede tassi Btp al 3,5% con governo Letta

btpDopo l’asta dei Bot semestrali della scorsa settimana, che ha visto i tassi scendere sui minimi di sempre allo 0,503%, c’è maggiore fiducia anche sui bond governativi italiani a medio-lungo termine, che maggiormente risentono del rischio-tassi. Questa fase di mercato si è dimostrata particolarmente favorevole soprattutto per le emissioni di breve termine, tanto che anche le Letras spagnole trimestrali hanno evidenziato il rendimento in asta più basso dall’introduzione dell’euro. Fare previsioni per il futuro non è semplice, considerando che restano molti nodi da sciogliere sia in Italia sia in Europa.

Come investire sui Btp a 1-3 anni con gli Etf

Il 15 novembre 2012 è sbarcato a Piazza Affari sulla piattaforma EtfPlus di Borsa Italiana un nuovo Etf della Lyxor (gruppo Société Générale), che permette di replicare l’andamento del mercato dei Btp di breve termine. Si tratta del nuovo Lyxor Etf Mts 1-3 Italy Government Bond, che ha come codice Isin FR0011313741 e codice Bloomberg BTP13 IM. Questo Etf, che ha come lotto minimo di una quota circa 100 euro, permette di investire sui titoli di stato italiani con scadenza che va dai 12 ai 36 mesi.

Investire in bond legati all’inflazione nel 2013 secondo Banca Generali

La riconferma di Barack Obama a presidente degli Stati Uniti è un segnale di mantenimento dello status quo. La politica fiscale sarà più restrittiva rispetto a quella proposta dal repubblicano Mitt Romney, mentre la politica monetaria sempre molto accomodante con tassi a zero per molto tempo ancora e quantitative easing illimitato fino a quando non avverrà una ripresa confortante nel mercato del lavoro. Il pericolo fiscal cliff (“precipizio fiscale”) è il rischio maggiore per l’economia americana nei prossimi mesi. Tuttavia, sembra improbabile la soluzione più drastica mentre appare plausibile quella di una proroga di una parte degli sgravi fiscali in scadenza.

Quali Btp comprare per battere l’inflazione nel lungo periodo

Se ci si vuole tenere lontani dai Btp Inflation Linked, ovvero i titoli di stato italiani indicizzati all’inflazione, che potrebbero presentare qualche problema legato alla volatilità e alla liquidità, battere l’inflazione nel lungo termine con i tradizionali Btp può essere possibile a patto di assumersi un maggiore rischio tassi. Infatti, l’ombrello per proteggersi dallo spauracchio dell’inflazione può essere aperto tranquillamente guardando avanti nel tempo. Oggi il tema della difesa dei risparmi dall’erosione del potere d’acquisto, a causa dell’incremento generalizzato dei prezzi, è senza dubbio molto sentito dai risparmiatori.

Quanto rendono i titoli di stato europei a settembre 2012

Da quando lo spettro della disintegrazione dell’euro è stato allontanato forse definitivamente per qualche tempo grazie al piano di salvataggio della Bce, lo spread ha allentato la morsa e i bond governativi europei hanno ripreso vigore. Banca Syz fa notare che l’effetto principale è stato quello di provocare “un netto calo dell’avversione al rischio e immediatamente c’è stato un rimbalzo dei tassi di interesse a lungo termine degli emittenti ritenuti un porto sicuro”. Il rendimento del T-Bond USA è salito all’1,75% dall’1,62%, quello del Bund all’1,6% dall’1,35%, quello del Gilt britannico all’1,83% dall’1,46%.

Rendimento bond PIGS dopo piano salva-euro

Fino a poco più di un mese fa i tg della sera esordivano spesso con titoloni legati all’impennata dello spread e alla crisi europea. Oggi le cose sono cambiate e da qualche tempo si sta assistendo ad un vero e proprio boom dei prezzi dei bond sovrani dei paesi periferici, fino a poco tempo fa considerati a forte rischio ristrutturazione del debito o addirittura vicini al fallimento. Gli investitori, spaventati da un possibile eurocrack, si affannavano a comprare Bund e altri titoli di paesi nordici ad alto rating, accettando a volte un rendimento inferiore allo zero.

Investire in bond italiani in tempo di crisi

La crisi dei debiti sovrani continua a imperversare pericolosamente nella periferia europea (Italia, Spagna, Portogallo, Grecia) e ben presto potrebbe interessare nuovamente anche alcuni paesi finora risparmiati dalla speculazione, ma potenzialmente a rischio per l’elevato debito (Belgio e Irlanda). Il focus ora è spostato tutto su Spagna e Italia. Madrid rischia il default e alla fine il paese iberico dovrebbe essere salvato dall’Europa. Tuttavia, il contagio sta colpendo pesantemente l’Italia, che negli ultimi giorni ha visto crollare la borsa e le quotazioni dei titoli di stato.

Investire sui bond a lungo termine

Investire nei titoli obbligazionari di lungo periodo, siano essi corporate bond o titoli fixed income (cioè del reddito fisso), può essere una soluzione molto interessante per chi avesse intenzione di puntare su una strategia di reinvestimento delle cedole in un’ottica di investimento da “cassettista”. Impegnarsi per periodi molto lunghi, ovvero con titoli con scadenza trentennale o addirittura “perpetual” (cioè senza durata), può potenzialmente spaventare gli investitori in quanto in un arco di tempo così lungo il debitore emittente potrebbe andare incontro a problemi di natura finanziaria.