Saras: segnali di miglioramento dal comparto raffinazione

Il comparto della raffinazione rimane in difficoltà, anche se vi sono incoraggianti segnali di miglioramento“. Questo è quanto ha tra l’altro dichiarato il Presidente del Gruppo Saras, GianMarco Moratti, in concomitanza con il rilascio dei dati semestrali della società, caratterizzati in particolare da un risultato netto adjusted di Gruppo negativo per 27,4 milioni di euro rispetto ad un risultato netto adjusted di Gruppo positivo per 7,1 milioni di euro riportato nei primi sei mesi del 2009. Pur tuttavia, focalizzando l’attenzione sul secondo trimestre di quest’anno, c’è da mettere in evidenza che il Gruppo Saras ha chiuso il periodo con un risultato netto adjusted di Gruppo positivo per 2,4 milioni di euro rispetto ai -18,3 milioni di euro dello stesso periodo dello scorso anno. Questa inversione, in accordo con le dichiarazioni rilasciate dal Presidente GianMarco Moratti, si spiega con il buon andamento dei segmenti di business societari legati sia alla generazione di energia elettrica, sia al marketing.

Il tutto a fronte di una domanda mondiale di prodotti petroliferi che nel secondo trimestre di quest’anno è aumentata del 3% ma al traino delle economie dei Paesi emergenti, mentre in Europa la domanda rimane stagnante. Il Presidente GianMarco Moratti ha inoltre sottolineato come per il Gruppo Saras la priorità rimanga quella di conseguire la massima efficienza ed efficacia nelle operazioni e nella produzione, e come questo sarà portato avanti attraverso un incisivo programma di miglioramento che va a coinvolgere tutta l’organizzazione industriale della società.

Al riguardo, non a caso, il Gruppo Saras sta portando avanti un programma chiamato “Progetto Focus”; trattasi, nello specifico, di un programma di “asset management” particolarmente ambizioso che, avvalendosi della cooperazione di consulenti di livello mondiale, ha suddiviso in tre aree chiave le operazioni industriali del Gruppo Saras. A sua volta queste tre aree chiave risultano essere state affidate ciascuna alla responsabilità di un “senior manager“.

Lascia un commento