Fiat conferma gli obiettivi 2010

fiatNel giorno della nomina di John Elkann a Presidente della Fiat, la multinazionale automobilistica ha altresì confermato gli obiettivi 2010 già resi noti alla comunità finanziaria e che si possono riassumere nel conseguimento per quest’anno di un utile della gestione ordinaria oltre il livello di 1,1 miliardi di euro, e di un indebitamento netto industriale superiore ai cinque miliardi di euro. La società torinese ha reiterato gli obiettivi 2010 in concomitanza con il rilascio dei dati relativi al primo trimestre 2010, caratterizzati da una crescita dei ricavi del 14,7% a 12,9 miliardi di euro rispetto allo stesso trimestre del 2009 quando comunque il mercato mostrava segnali di debolezza. Inoltre, grazie al contributo ed all’apporto positivo di tutte le aree di business in cui Fiat opera, nel primo quarto di quest’anno l’utile della gestione ordinaria si è attestato a 352 milioni di euro, ovverosia in netto miglioramento rispetto ad una perdita di 48 milioni di euro registrata nel primo trimestre del 2009.

Per quanto riguarda la liquidità, questa alla fine del primo trimestre 2010 si è attestata su livelli elevati e pari a 11,2 miliardi di euro a fronte dei 12,4 miliardi di euro di fine 2009 e nonostante nel periodo la Fiat abbia rimborsato un prestito obbligazionario per un importo pari a ben un miliardo di euro. Per quanto riguarda la redditività, nei primi tre mesi di quest’anno Fiat, rispetto ai 411 milioni di euro di perdita del primo quarto del 2009, ha sfiorato sostanzialmente il pareggio riportando una perdita pari a 21 milioni di euro.

Per l’intero 2010, oltre ai target sopra indicati, Fiat, in accordo con quanto recita una nota emessa dalla società, prevede di conseguire un risultato netto prossimo al break-even, ed un fatturato superiore ai 50 miliardi di euro. Ma una delle operazioni più attese dalla comunità finanziaria per quest’anno è quella relativa allo spin off che, in accordo con quanto dichiarato dall’Ad Marchionne, sarà realizzato nell’arco dei prossimi sei mesi al fine di far nascere Fiat Industrial, una nuova società quotata in Borsa che include, a seguito di un’operazione di scorporo da Fiat, le attività di Iveco, Powertrain e Cnh.

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