Gross e Buffett divisi sulle scadenze da adottare per i bond

Le obbligazioni che si affidano ai principali governi a livello internazionale rappresentano uno dei punti di domanda più importanti per il mondo degli investimenti. Sono ancora convenienti strategie di questo tipo? Due possibili soluzioni sono state offerte da Warren Buffett, l’imprenditore statunitense che può vantare importanti partecipazioni in gran parte delle multinazionali, e da Bill Gross, anch’egli uomo d’affari nonché cofondatore di Pacific Investment Management (Pimco). C’è subito da precisare che questi due guru della finanza hanno delle idee esattamente opposto al riguardo, ma è comunque utile comprendere il loro pensiero. Buffett, soprannominato spesso come l’”oracolo di Omaha” è convinto che i bond governativi siano convenienti, ma soltanto se corroborati da scadenze brevi, così come sta facendo, per la precisione, la sua compagnia assicurativa, vale a dire Berkshire Hathaway, la quale presenta molte esposizioni in portafoglio non superiori all’anno.


Le preoccupazioni di Buffett, infatti, sono rivolte all’enorme quantità di liquidità attualmente in circolazione, visto che al primo segnale di ripresa dei governi, i prezzi subiranno rialzi importanti, dando quindi luogo a una inflazione poco piacevole. Bill Gross non la pensa proprio così. Il guru dei bond afferma da più tempo che la Fed non adotterà alcun aumento dei tassi di interesse, ragione per la quale le esposizioni finanziarie devono essere differenti da quelle prospettate in precedenza; in particolare, non si deve mai abbassare la guardia sulla differenza che esiste tra i rendimenti obbligazionari a due anni e quelli decennali (in questo momento è superiore ai tre punti percentuali).

Sempre secondo Gross, i tassi dovrebbero rimanere a bassi livelli per circa un triennio. Due visioni contrapposte, pertanto: quale prediligere allora? C’è da considerare il fatto che i due imprenditori la pensano in questo modo perché hanno delle convinzioni diverse circa la crescita dell’economia, in primis quella americana: a seconda anche delle nostre percezioni in questo senso si scelgono di conseguenza le soluzioni migliori in ambito obbligazionario.

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