Su quali corporate bond puntare durante la crisi dell’euro

Il “lunedì nero” dei mercati finanziari non ha lasciato immuni nemmeno i corporate bond, in particolare quelli di Italia e Spagna che da venerdì sono sotto il tiro della speculazione internazionale. Praticamente tutti i settori hanno sperimentato un deciso ampliamento degli spread, in particolare il settore telefonico. Il bond Telecom Italia scadenza 2055 è sceso del 2,5%, mentre il bond Telefonica scadenza 2033 ha perso il 2%. Secondo Geraud Charpin di Bluebay A.M., “siamo in una fase di contagio della crisi”.

Il money manager londinese ha aggiunto che “le obbligazioni di questo settore sono considerate una proxy dell’andamento dei titoli di stato dei rispettivi paesi”. Il gestore fa notare che i bond del settore telefonico restano tra i più liquidi e trattati. In controtendenza ci sono i bond societari del settore minerario e delle materie prime. Ieri, ad esempio, il bond Bhp Billiton plc scadnza 2024 ha guadagnato il 3%. Il settore degli hard asset piace molto a Pimco, il maggiore gestore obbligazionario al mondo.

Secondo Bill Gross di Pimco è meglio acquistare bond del settore risorse di base piuttosto che i Treasury americani, che mostrano al momento un rendimento negativo. Ieri il tasso a 10 anni dei T-Bond USA è sceso ancora all’1,42%. Il benchmark decennale è molto distante dalla emdia a 10 anni calcolata da Bloomberg, che risulta pari al 3,76%. In calo anche i rendimenti dei titoli americani a 3 e 5 anni. Secondo Pimco, gli investitori dovrebbe puntare ai bond legati all’inflazione, alle materie prime, all’immobiliare e a combinazioni di queste tipologie di asset.

Il fondo Total Return di Pimco a fine giugno scorso aveva investito il 52% in bond legati al settore immobiliare e il 35% in T-Bond americani, secondo quanto riportato sul sito di Pimco. Oggi con un tasso di inflazione all’1,7% a giugno, il differenziale con il rendimento del benchmark a dieci anni, cioè il rendimento reale, è di meno 25 punti base. La tendenza dovrebbe accentuarsi la prossima settimana, quando il Fomc darà il via alla terza operazione “Twist” da 5 miliardi di dollari.

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