Azioni e corporate bond nel portafoglio 2013 di Jp Morgan Am

Al 17-esimo Forum degli asset manager, avvenuto come di consueto nella redazione de Il Sole-24 Ore, erano presenti alcuni money manager di società di gestione del risparmio tra le più accreditate nel panorama finanziario internazionale. Tra questi troviamo anche Lorenzo Alfieri, 50 anni, responsabile per l’Italia di Jp Morgan Asset Management, una delle case d’affari estere con una presenza consolidata in Italia. L’esperto ha effettuato le sue proiezioni per il 2013 e messo in luce le strategie di portfolio della casa d’affari americana.

Alfieri mantiene una view moderatamente positiva per il prossimo anno e più o meno la stessa impostazione dell’ultimo semestre del 2012. Ai bond governativi preferisce i corporate bond, gli high-yield bond e le azioni. In particolare, l’esperto guarda con interesse ai titoli di aziende presenti sui mercati internazionali, emergenti e non, che sono in grado di realizzare profitti anche in un contesto di congiuntura non particolarmente favorevole. Al gestore piace l’obbligazionario corporate dei paesi emergenti, ma soprattutto guarda con ritrovato interesse al mercato azionario.

BORSA DI ATENE MIGLIORE D’EUROPA NEL 2012

Già profittevole nel 2012, l’equity non avrebbe espresso ancora appieno il suo potenziale. Inoltre, ci sarebbero interessanti opportunità in specifici settori che hanno buone prospettive di crescita e dividendi elevati. Alfieri presenta il suo portafoglio di investimenti con stile bilanciato classico, 50% bond e 50% azioni. All’obbligazionario riserva il 35-40% ai corporate bond e agli high-yield bond, che secondo l’esperto restano un’opportunità. Sul mercato dei bond piacciono anche i municipal bond americani. Per l’azionario piace soprattutto il mercato europeo, compreso i periferici come Spagna e Italia.

PIAZZA AFFARI GUADAGNA QUASI L’8% NEL 2012

In Asia il guru di Jp Morgan Am, che in Italia gestisce masse per 10,4 miliardi di euro (1% del mercato totale dei fondi), guarda con grande interesse alla Cina che potrebbe crescere ad un ritmo del 7-8% all’anno. La crescita cionese dovrebbe dare slancio ad altri paesi dell’Asean, in particolare Indonesia, Korea, Laos e Vietnam. L’esperto non perde di vista anche altri mercati, in particolare Messico e Brasile.

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