Investire in Borsa Spagna e India

Nonostante la crisi, gli investimenti nei mercati azionari hanno retto bene le criticità finanziarie, garantendo un discreto successo a chi ha scommesso sugli impieghi nelle società di Borsa. Dei 25 principali listini di riferimento dei mercati regolamentati, infatti, solamente la Borsa spagnola ha concluso con un saldo lievemente negativo, mentre un altro – Shanghai – ha chiuso sostanzialmente in parità. Ma come andrà il 2013 per i mercati azionari? Conviene davvero ancora scommettere sui titoli azionari o è meglio cercare altre strade? E su quali listini val la pena scommettere?

Secondo quanto ricordato da un recente approfondimento curato da Il Sole 24 Ore, il listino madrileno Ibex 35 sembra promettere molto bene. Secondo l’articolo apparso nell’edizione online a firma di Alessandro Chini e Alessandro Magagnoli, infatti, “un’importante conferma della rinnovata positività verrebbe con il superamento di area 8.325/30, 38,2% di ritracciamento del ribasso dal top di inizio 2010. Il livello che segue nella successione di Fibonacci è quello del 50%, posto a 9.100. Solo la violazione di 8.180 farebbe temere una flessione che comunque solo sotto 7.900 assumerebbe tratti preoccupanti” (vedi anche Borse europee +18% nel 2013 secondo Goldman Sachs).

Altro mercato azionario sul quale forse val la pena di rifondere rinnovata attenzione è quello del subcontinente. “In India” – proseguono i due nell’analisi del quotidiano economico finanziario – “l’indice Bombay 500 è salito in modo vigoroso nell’ultima parte di novembre facendo segnare i nuovi massimi da aprile 2011. La prossima resistenza importante si colloca in area 7.900, dove confluiscono la trend line ribassista disegnata dal massimo storico di inizio 2008 a 8.991 e il lato alto del canale che sale dai minimi di fine 2011. La rottura di quota 7.900 permetterebbe all’indice di essere protagonista di ulteriori allunghi fino a 8.400 circa”.

Positivo e convincente appare infine essere l’andamento dell’indice Dax, con l’obiettivo per la prossima fase di rialzo che si pone intorno a quota 8.200 punti, conclude inl quotidiano, “al di sopra dei massimi del 2007 a 8.151 e di quelli del marzo 2000 a 8.136. In ottica temporale più estesa gli obiettivi del rialzo sono individuabili invece a 9.000 e 9.440”.

 

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