Strategia Credit Suisse “a bilanciere” per guadagnare in borsa

Puntare sull’investimento in azioni può sembrare molto azzardato in questa particolare fase dei mercati finanziari, in quanto c’è una forte volatilità sui listini e il quadro tecnico-fondamentale è condizionato dalla crisi dei debiti sovrani e dalle difficoltà macroeconomiche globali. Secondo Andrew Garthwaite, strategist azionario di Credit Suisse, il modo migliore per affrontare le incognite dei mercati azionari europei in questo momento è la strategia “a bilanciere”. La tattica di investimento di un tipico portfolio a bilanciere è caratterizzata dalla presenza di un paniere polarizzato in cui si cerca di guadagnare dagli opposti.

Da un lato troviamo i titoli azionari più stabili e sicuri, dall’altro la componente azionaria più rischiosa e sensibile agli umori del mercato. Quest’ultima, anche se più volatile e rischiosa, permette al portfolio di generare extra-profitti in caso di miglioramento reale o percepito della situazione economica generale. La componente azionaria più stabile scelta dagli esperti della banca d’affari elvetica è formata da titoli europei operanti nei settori più difensivi.

INVESTIRE IN TEMPI DI CRISI PUNTANDO SULLA SOLIDITA’ DEGLI EMITTENTI

In particolare troviamo Novartis e Bayer per il settore farmaceutico, l’olandese Ahold e la francese Carrefour nella distribuzione alimentare, le britanniche Reckitt Benckiser (prodotti per la casa) e National Grid (utility), ed infine la spagnola Ferrovial (infrastrutture). Secondo Francesco Fonzi, senior portfolio manager di Credit Suisse, gli Stati Uniti restano il mercato sul quale è più opportuno scommettere sull’azionario, ma “anche in Europa non mancano le indicazioni di acquisto, soprattutto per il fatto che molti listini hanno valutazioni prossime ai minimi storici”.

SCANDALO BARCLAYS PER MANIPOLAZIONE LIBOR

Fonzi suggerisce di mantenere una quota del 60-70% nei titoli più stabili e del 30-40% nei titoli di aziende che operano in settori più volatili e più sensibili al ciclo. Nella parte più rischiosa del portfolio ci sono titoli che hanno un profilo interessante dal lato del risk/reward ratio. In particolare troviamo le italiane Eni e Fiat Industrial, la tedesca Allianz, la francese Publicis e la britannica Barclays. Secondo Fonzi, “Francia e Italia sono attualmente i mercati azionari più a buon mercato in Europa sotto il profilo delle valutazioni storiche misurate dal rapporto prezzo/utili e prezzo valore di libro”.

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