Il governo egiziano ha assolutamente bisogno di far rivivere la finanza locale: in particolare, al Cairo si discute disperatamente circa la ricerca di un aiuto sostanzioso per l’economia, in grave crisi da quando l’ex leader Hosni Mubarak è stato spodestato. Il sukuk potrebbe essere una soluzione importante, ma analisti, banchieri e investitori non sembrano essere molto entusiasti per quel che riguarda l’utilità di tale bond islamico (vedi anche Un sukuk per risolvere la crisi egiziana?). La recente legislazione relativa all’emissione di tali strumenti servirà proprio a migliorare l’infrastruttura economica del paese africano, una sorta di alternativa valida ai prestiti internazionali e agli investimenti esteri, praticamente spariti a causa delle tensioni politiche.
Conti italiani in miglioramento
I conti italiani stanno migliorando, per la gioia degli investitori nazionali e internazionali. Ad affermarlo è l’agenzia di rating Moody’s, che precisa come l’Italia abbia più tempo dei vicini spagnoli per poter affrontare gli impedimenti strutturali alla crescita, e sottolineando altresì come i “conti pubblici più forti a livello strutturale” dell’Italia sono una delle ragioni per cui il rating dell’Italia è superiore a quello della Spagna.
Rating Turchia come quello spagnolo
L’agenzia di rating americana Moody’s ha incrementato il rating della Turchia, portandolo al livello di investiment grade. Una promozione che non è solamente formale, considerato che trascina presso di sè una gradevole sostanza: il fatto che – grazie al nuovo rating – i titoli di debito della Turchia possano entrare a far parte di molti portafogli di fondi di investimento internazionali.
Lyxor riduce le commissioni annue di due Etf
Da quattro giorni circa Lyxor ha deciso di modificare il Ter (Total Expense Ratio) di due suoi strumenti finanziari. Entrando maggiormente nello specifico, si tratta delle commissioni totali annue che l’investitore deve sostenere per ogni singolo prodotto, in questo caso ridotte fino allo 0,15% (in precedenza, invece, si era puntato sullo 0,30 e sullo 0,20%). Volendo essere ancora più precisi, si sta parlando di due Exchange Traded Fund, entrambi relativi a indici azionari.
Guggenheim Investments chiude la quotazione del suo Etf cinese
Mentre gli investitori sono stati molto rapidi e perspicaci nel comprendere l’importanza dei titoli azionari cinesi, la stessa popolarità non ha riguardato le obbligazioni: di conseguenza, la compagnia Guggenheim Investments ha annunciato la chiusura del proprio Exchange Traded Fund relativo ai bond denominati in yuan (vedi anche Il primo Etf cinese collegato all’Eurostoxx 50). Si tratta, nello specifico, del Guggenheim Yuan Bond Etf, la cui conclusione è stata fissata per il prossimo 14 giugno, una data da tenere bene a mente.
Domanda di oro ancora in calo
Cala ancora la domanda di oro internazionale. A provocare una nuova ondata di vendite è stata la nuova discesa del prezzo dell’oro, finito al di sotto della soglia dei 1.400 dollari l’oncia, e tale da suscitare una nuova accelerazione delle offerte del prezioso metallo. L’oro sembra così entrato all’interno di una fase ribassista che – secondo parte degli analisti globali – potrebbe diventare presto molto pronunciata e duratura.
Fitch conferma rating A+ sul Giappone
L’agenzia di rating Fitch ha deciso di confermare il giudizio sul merito di credito del Giappone ad A+, sia per ciò che concerne il debito in valuta locale sia in valuta estera. L’outlook sul rating sovrano, però, resta negativo, per cui non può essere escluso un declassamento nei prossim mesi. Fitch ha motivato la sua decisione sottolineando la volontà del governo nipponico e della Bank of Japan di mettere fine al lungo periodo di stagnazione economica e di deflazione che si protrae ormai da circa un ventennio.
Acquisti Btp a 30 anni superiori alle attese
Buone notizie per i titoli di Stato italiani a lungo termine. Grazie a ordinativi per 13 miliardi di euro (più o meno il doppio dell’offerta), l’investimento sui Btp a 30 anni ha segnato il ritorno della fiducia nei confronti del nostro Paese: secondo quanto sottolineano gli analisti a commento dei principali dati fondamentali dell’emissione (con rendimento al 5 per cento), a contribuire all’ampiamento della domanda sarebbe stato il rinnovato interesse dei fondi internazionali.
I nuovi bond australiani serviranno a ridurre il deficit
Il governo australiano è pronto a emettere un titolo obbligazionario che giungerà a scadenza nel 2025 nel corso della prossima settimana: la nazione oceaniana sta tentando a tutti i costi di ridurre il proprio deficit di bilancio e questa vendita di debito a dodici anni potrebbe essere una soluzione interessante (vedi anche Anche l’Australia potrà debuttare nella quotazione di sukuk). I bond in questione sono destinati a maturare il 21 aprile del 2025 per la precisione e verranno messi a disposizione dall’Australian Office of Financial Management.
Come investire in Btp dopo il rally di inizio anno
Il clima di distensione sui mercati finanziari, che sta generando un forte appetito per il rischio, sta portando anche sollievo alle casse dell’Italia visto che le ultime aste di Bot, Btp e Ctz hanno mostrato tassi ai minimi di sempre o ai livelli pre-crisi. Il rally dei titoli di stato italiani è davvero impressionante. Sul mercato primario i Bot a 6 e 12 mesi hanno registrato i rendimenti più bassi dalla nascita dell’euro. La stessa cosa è accaduta ai Ctz e Btp a 24 mesi.
Rating Grecia in rialzo
Proprio ieri parlavamo delle nuove regole sui rating, e proprio lunedì scorso il governo greco guidato da Samaras aveva lasciato intendere la volontà di tornare sul mercato obbligazionario nel corso del 2014, garantendo così buone prospettive circa le concrete possibilità del Paese di uscire presto dalla profondissima crisi nella quale è caduta. Ebbene, che si tratti o meno di una coincidenza, Fitch ha appena rialzato il rating di lungo termine di un notch, portandolo da CCC a B-, con outlook stabile.
A Chicago buon rialzo per i futures bovini
La giornata di ieri presso il Chicago Mercantile Exchange è stata caratterizzata da un calo delle contrattazioni relative ai futures sulla carne bovina (vedi anche La tempesta di neve americana fa rialzare i futures bovini). Tutto questo è accaduto nonostante un record al rialzo per quel che concerne la scelta americana di manzo all’ingrosso, come messo in luce dagli analisti e dai trader. La bella stagione si avvicina anche negli Stati Uniti, di conseguenza sta diventando sempre più circoscritta la domanda per bistecche e hamburger.
Vontobel scommette ancora su Wall Street e Tokyo nel 2013
Nonostante lo spettacolare rally delle borse degli ultimi mesi, in casa Vontobel si ritiene che quest’anno ci sia ancora margine di upside per l’equity ma più in generale per gli asset rischiosi. La banca svizzera ha ridotto l’esposizione sui bond dei paesi sviluppati, a seguito del clamoroso bull market degli ultimi mesi, mentre ha aumentato quella sui bond dei paesi emergenti. In sintesi è questa la strategia di Vontobel, che ha anche una view negativa su oro e commodity.
Nuove regole sui rating
Il Consiglio Ue ha varato nuove regole per le agenzie che assegnano i rating ai derivati emessi dalle società europee, e ai debiti sovrani degli Stati membri: tra i principali spunti di interesse, la necessità di affidarsi ad almeno due agenzie differenti, farle ruotare ogni quattro anni, muovere causa giudiziaria di fronte a gravi negligenze e la conferma o la modifica semestrale (e non più una volta all’anno, come adesso) per i giudizi sui debiti sovrani.