I titoli obbligazionari dei cosiddetti mercati emergenti potrebbero rappresentare un investimento raro in grado di conquistare i sottoscrittori più diversi anche in questo periodo così difficile: è il rendimento a dettare legge e l’attuale 6,5% potrebbe conquistare, ad esempio, l’investitore più aggressivo, affascinato dall’alto rischio e più interessato a paesi di questo tipo che a quelli maggiormente “tranquilli”, come gli Stati Uniti, la Germania e il Regno Unito. L’investitore più timido, al contrario, avrebbe interesse a sfruttare i rapidi miglioramenti del credito da parte dei mercati in questione, visto che allo stato attuale sono soprattutto le economie sviluppate a lottare duramente per controllare le loro finanze.
Insurance Marketing Awards: nuovo premio per Filo Diretto
Il Gruppo Filo Diretto è attivo sin dal 1987 nel campo assicurativo ed ha sempre puntato sull’innovazione e l’avanguardia dei propri prodotti: non è quindi un caso se la società di Agrate Brianza ha ricevuto una menzione speciale e prestigiosa nel corso degli ultimi Insurance Marketing Awards, l’evento finanziario che premia proprio le eccellenze nel campo del marketing assicurativo. Quali motivi hanno spinto la giuria a un simile riconoscimento? Nel 2010, l’award venne conquistato grazie alla proposta di una specifica polizza, “Amidonna”, pensata appositamente per venire incontro alle donne e i minori vittime di reati riprovevoli come la violenza e lo stalking. Quest’anno, invece, ha avuto la meglio Filo Diretto Onlus, il quale ha consentito al gruppo di trionfare nella categoria “Social Responsability”.
Munich Re propone un Cat Bond con scadenza nel 2015
Munich Re, gruppo assicurativo specializzato in soluzioni adatte per qualsiasi tipo di rischio, ha lanciato un nuovo Catastrophe Bond: la compagnia di Monaco di Baviera ha infatti puntato su una obbligazione che beneficia di una scadenza quadriennale (il termine preciso è stato fissato il 9 aprile del 2015), con tanto di quotazione che è stata garantita da un veicolo finanziario speciale, vale a dire Queen Street IV Capital (la registrazione di quest’ultimo è stata effettuata in Irlanda). Per quel che concerne, poi, i vari modelli di rischio collegati a questo bond, essi sono stati sviluppati nel dettaglio dalla Air Worldwide. Tale prodotto è in grado di coprire la stessa Munich Re dalle perdite derivanti da eventi estremi, con tanto di un periodo di rendimento statistico combinato pari a cinquanta anni.
Banca Imi quota diciassette certificati Equity Protection
Banca Imi, l’organo di investimento di Intesa Sanpaolo, dimostra ancora una volta di pensare soprattutto agli investitori amanti dei certificati: in effetti, l’ultima negoziazione di questo tipo è stata avviata oggi presso il segmento Sedex di Borsa Italiana, una operazione che ricomprende diciassette strumenti finanziari incentrati sugli indici azionari. Di cosa si tratta esattamente? L’istituto di credito in questione ha deciso di focalizzare la propria attenzione sui sottostanti europei, vale a dire l’Eurostoxx 50, lo Europe 600 Health Care, l’Eurostoxx Telecommunications e l’Eurostoxx Oil & Gas. Le scadenze, poi, sono piuttosto variegate e vanno da quella minima nel 2013 a quella massima nel 2016 (si tratta dunque di un termine quinquennale), ma sono contemplati anche il 2014 e il 2015.
Spread Btp-Bund ancora sui massimi in chiusura di ottava
Mentre il mercato azionario si prepara ad un close negativo (che per assurdo lascia segnali positivi per lunedì prossimo sui grafici che seguono i cicli di mercato) il differenziale Btp-Bund torna sui massimi, proprio nella giornata in cui il Premier italiano minimizza ancora una volta i problemi del suo Paese.
I pessimisti non sono mai stati più convinti che abbiamo “passato il segno”, nel senso che siamo ad un punto di non ritorno in cui anche se le cose da oggi dovessero andare bene (con un ritorno dell’azionario verso l’alto) le cose non si sistemeranno ed il rischio “Italiano” resterà elevatissimo.
Lo spread arrivato a 450 per la seconda volta in pochi giorni dimostra che questa è la direzione da seguire e probabilmente siamo vicini ad un valore ideale di differenziale che è nettamente superiore a qualsiasi previsione fatta pochi mesi fa’, quando il differenziale sembrava alto a 250 punti.
Futures e bovini: contratti in rialzo per la domanda di carne
I contratti futures relativi ai bovini sono cresciuti fino al loro livello record dopo l’aumento della domanda interna e di esportazioni per quel che concerne la carne americana: le scorte in questione non sono però così ampie, anzi sono in rialzo anche i costi delle catene di ristoranti, come ad esempio Chipotle Mexican Grill Incorporated e Texas Roadhouse Incorporated. Nel dettaglio, la quotazione raggiunta lo scorso 1° luglio era stata la più bassa dal 1973, con le tariffe relative alla carne al dettaglio ai massimi nel corso del successivo mese di agosto, gli ultimi dati governativi che si hanno attualmente a disposizione. Tra l’altro, proprio a causa di questa situazione, il Giappone potrebbe incentivare le restrizioni sull’import di tale commodity.
British American Tobacco: nuovo bond dopo quasi un anno e mezzo
La British American Tobacco è tornata ad emettere un titolo obbligazionario dopo ben sedici mesi di tempo: la compagnia londinese, terza azienda mondiale e leader europeo per quel che concerne la produzione e commercializzazione di sigarette, ha infatti optato per un importo complessivo di seicento milioni di euro, con una scadenza fissata tra dieci anni. Questi bond, inoltre, sono stati prezzati con un rendimento che superiore di 123 punti base rispetto all’indice sottostante; il dato non deve essere trascurato, visto che l’ultima emissione di questo tipo, l’obbligazione decennale con un ritorno economico del 4% (la data del lancio risale al mese di giugno del 2010), fu caratterizzata da uno spread inferiore, vale a dire 105 punti base.
Tenaris: buona trimestrale e acconto sul dividendo
Il terzo trimestre del 2011 di Tenaris è stato a dir poco sbalorditivo: la compagnia lussemburghese, celebre per la sua fornitura di tubi e per la produzione di gas e petrolio, ha fatto registrare un incremento davvero importante a Piazza Affari, vale a dire 8,65 punti percentuali, la conseguenza più immediata della pubblicazione dei dati in questione. In effetti, l’utile netto e i ricavi hanno mostrato un deciso recupero rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, con rialzi, rispettivamente, del 20% e del 4%. Tra l’altro, analisti ed economisti non erano stati così ottimisti alla vigilia di queste stime, preventivando un utile netto pari a 347 milioni di dollari (i dati parlano invece di 365,5 milioni).
Differenziale Btp-Bund: perchè non scende con l’azionario positivo?
O per meglio dire, perchè non c’è una correlazione equilibrata tra salite e discese dello spread Btp-Bund? La giornata di oggi sul mercato azionario è decisamente positiva; il rialzo in corso stà andando a coprire la finestra di prezzo lasciata aperta dal gap-down di Lunedì scorso, così come si prevedeva subito dopo il close rosso di inizio settimana.
Se il mercato stesse però virando in positivo nel medio periodo, preparando rialzi importanti ed inversioni di lungo, allora il differenziale dovrebbe scendere in corrispondenza della salita sull’azionario ed invece rimane praticamente stabile (dopo il top assoluto di Martedì a 455 circa) scendendo di una ventina di punti.
Le alternative quindi per spiegare la tenuta dello spread sono due; la prima, più ottimistica, è che in base agli ultimi rating questo è il valore giusto e l’azionario potrà salire seguendo l’Europa e prendendo atto che lo spread è al suo livello ottimale per il momento e potrà scendere solo in futuro. La seconda spiegazione è semplicemente che l’azionario sta chiudendo un gap-down prima di ricominciare a scendere, portando lo spread verso nuovo massimi perchè è li che deve arrivare visto che il rischio italiano, nonostante tutto, potrebbe essere ancora sottovalutato.
Covered warrant: Unicredit Bank si affida ai tassi di cambio
Covered warrant e tassi di cambio: è questa l’accoppiata che Unicredit Bank è convinta possa essere vincente, altrimenti non si spiegherebbe la quotazione sul segmento Plain Vanilla di Borsa Italiana di ben quattordici strumenti di questo tipo. Come avviene di consueto in questi casi, la liquidazione sarà monetaria, mentre la modalità di esercizio sarà quella americana. Di quali prodotti si tratta nello specifico? Anzitutto, c’è da precisare che la tipologia dei covered warrant sarà equamente distinta tra put e call (sette a testa). Per quel che concerne, invece, i cambi in questione, si è deciso di focalizzare l’attenzione soltanto su due di essi, vale a dire quello tra euro e yen e tra euro e dollaro.
Buoni Fruttiferi Novembre 2011: le otto nuove serie
Non più sette sono le serie di Buoni Fruttiferi che dallo scorso mese di Ottobre in poi vengono emesse dalla Cassa di Depositi e Prestiti tutti i primi del mese (o il successivo giorno lavorativo). Con l’aggiunta del BFP3x4 le emissioni diventano otto ed una nuova fascia di investitori può beneficiare dell’offerta di Poste Italiane più apprezzata d’Italia.
Nel comunicato stampa appena emesso apprendiamo che le serie T01, P49, X17, M64, J17, D22, Z03 e B84 sono state sostituite dalle nuove T02, P50, X18, M65, J18, D23, Z04 e B85 che replicano in tutto e per tutto le caratteristiche delle precedenti e permettono a nuovi (o vecchi) investitori di aggiungere i “classici” di Poste Italiane al proprio portafoglio.
Ancora una volta con la volatilità dei Mercati sembra che la richiesta di Buoni Fruttiferi sia in aumento, forse per la sicurezza che nel tempo sono riusciti a infondere nei risparmiatori o forse per la flessibilità dei prodotti che ora con la serie T02 raggiunge nuovi livelli.
La Libia prova a focalizzarsi sulla finanza islamica
La cattura e l’uccisione di Muammar Gheddafi è già storia, la Libia dovrà dimostrare di sapersi riprendere dopo questa feroce guerra civile, un rilancio che potrebbe essere soprattutto di tipo economico: in effetti, la banca centrale della nazione africana sta preparando nel dettaglio una legge che consenta ai prestatori e agli emittenti di vendere bond islamici (i celebri sukuk) come parte degli sforzi per lo sviluppo di nuovi servizi bancari. Il legislatore ha già provveduto a formare un apposito comitato, in modo da porre in essere una scelta equilibrata e giusta. La Libia può vantare quindici istituti di credito sul proprio territorio, tutti ben attivi nell’ambito dell’emissione di sukuk, i titoli obbligazionari conformi alla legge della Shariah.
La Grecia propone uno swap obbligazionario sul debito
La nuova proposta della Grecia in merito a uno swap obbligazionario ha ottenuto il consenso iniziale di ben quaranta su quarantacinque società che detengono holding nel debito ellenico: la conferma è giunta proprio in queste ultime ore dall’Institute of International Finance. Le aziende coinvolte in tal senso, infatti, hanno preso parte alle necessarie consultazioni con questo istituto, negoziando lo scambio in questione, il quale sarà completamente volontario. L’accordo di riferimento è ovviamente quello della scorsa settimana, quando si è anche deciso di incrementare le risorse finanziarie a disposizione degli stati europei.
Titoli di Stato: Btp oltre il 6%, spread Bund sui massimi
Giornata di altissima tensione su tutti i fronti; l’intervento del Giappone durante la notte per stabilizzare il cambio della sua moneta sembra essere andato a buon fine anche se le conseguenze a medio periodo restano incerte e ci si prepara a nuove manovre. All’apertura del mercato Europeo la debolezza è palpabile ed all’Italia arriva il colpo di grazia dei titoli di stato a far affondare il listino preparando un close negativo per la prima della nuova ottava.
I rendimenti dei BTP schizzano oltre il 6% sfiorando il 6.20% mentre lo spread con il Bund sorpassa ancora 400 portandosi a 410; sembra ormai inevitabile che il differenziale sia destinato ad aumentare per arrivare a 450 punti dove poi stabilizzarsi, portando il rischio Italiano a livelli decisamente alti per un Paese come il nostro.