Covered warrant: Unicredit Bank si affida ai tassi di cambio

Covered warrant e tassi di cambio: è questa l’accoppiata che Unicredit Bank è convinta possa essere vincente, altrimenti non si spiegherebbe la quotazione sul segmento Plain Vanilla di Borsa Italiana di ben quattordici strumenti di questo tipo. Come avviene di consueto in questi casi, la liquidazione sarà monetaria, mentre la modalità di esercizio sarà quella americana. Di quali prodotti si tratta nello specifico? Anzitutto, c’è da precisare che la tipologia dei covered warrant sarà equamente distinta tra put e call (sette a testa). Per quel che concerne, invece, i cambi in questione, si è deciso di focalizzare l’attenzione soltanto su due di essi, vale a dire quello tra euro e yen e tra euro e dollaro.

La scadenza, poi, sarà sempre la medesima, vale a dire il 1° giugno del 2012. Come precisa il prospetto informativo pubblicato da Unicredit Bank, l’offerta a cui si sta facendo riferimento viene effettuata soltanto nei confronti del nostro paese e non anche degli Stati Uniti o di cittadini di nazionalità americana; pertanto, neanche la distribuzione è valida per quel che riguarda il territorio a stelle e strisce. I covered warrant sono ben noti come strumenti finanziari derivati. Si tratta, infatti, di prodotti che consentono al titolare di vantare un diritto di opzione all’acquisto o alla vendita di un determinato bene (come possono esserlo i titoli azionari, gli indici di borsa, i tassi, le merci e appunto le valute internazionali come in questo caso), il tutto dietro il pagamento di un premio (il corrispettivo).

La distinzione a cui bisogna prestare attenzione è una sola: in effetti, quando il covered warrant è di tipo call, l’importo di liquidazione è dato dal prezzo di liquidazione e da quello di esercizio, mentre nella tipologia put, lo stesso valore si ottiene mediante i due prezzi già citati e moltiplicando per il multiplo e il numero di warrant compresi nel lotto minimo di esercizio.

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