Obiettivi Apple iPhone

In queste settimane abbiamo parlato a più riprese di quanto possa essere ancora conveniente investire in Apple, con la compagnia di Cupertino che potrebbe presto arrivare a quotarsi per la straordinaria cifra di 1.000 dollari per azione. Ebbene, sulla scia di questa convinzione, sembra proprio che Apple stia facendo di tutto per stracciare ogni record commerciale, trascinando così in rialzo anche le performance economico finanziarie. E per quanto concerne l’iPhone, c’è già chi stima che sono stati venduti almeno 10 milioni di pezzi in due giorni.

Quanto rendono i titoli di stato europei a settembre 2012

Da quando lo spettro della disintegrazione dell’euro è stato allontanato forse definitivamente per qualche tempo grazie al piano di salvataggio della Bce, lo spread ha allentato la morsa e i bond governativi europei hanno ripreso vigore. Banca Syz fa notare che l’effetto principale è stato quello di provocare “un netto calo dell’avversione al rischio e immediatamente c’è stato un rimbalzo dei tassi di interesse a lungo termine degli emittenti ritenuti un porto sicuro”. Il rendimento del T-Bond USA è salito all’1,75% dall’1,62%, quello del Bund all’1,6% dall’1,35%, quello del Gilt britannico all’1,83% dall’1,46%.

Tre tranche per le obbligazioni di Ups

La United Parcel Service Incorporated, società americana meglio nota con la sigla Ups e che si occupa di trasporti e spedizioni internazionali, ha pianificato nel dettaglio il rifinanziamento di una parte del suo debito, per un importo complessivo di 1,75 miliardi di dollari: tutto questo è stato reso possibile attraverso l’emissione di titoli obbligazionari, una operazione finanziaria che non avveniva da quasi due anni. L’offerta a cui si sta facendo riferimento prevede una scadenza pari a tre anni. Il colosso di Atlanta, la maggiore compagnia al mondo per quel che concerne il suo settore, è fortemente intenzionato a sfruttare la domanda per tali bond al fine di ripagare i suoi titoli che sono in scadenza il prossimo mese di gennaio e che prevedono un rendimento di 4,5 punti percentuali.

La nuova piattaforma Insight di Ig Markets

Il nome di Ig Markets è strettamente legato ai cosiddetti Cfd, i Contract for Difference: un caso emblematico di come vengono strutturati i suoi prodotti ci viene offerto da un lancio di due anni fa, quando la società britannica decise di mettere a disposizione un contratto con materie prime ed oro che resistevano alla volatilità. A distanza di tempo, si può ora fare affidamento su una piattaforma informativa piuttosto interessante, la cui denominazione ufficiale è quella di “Insight. L’intento di tale strumento è sostanzialmente quello di venire incontro alle esigenze di chi vuole ottenere informazioni sempre più aggiornate per quel che riguarda il trading online.

Diversificare gli investimenti finanziari con gli Etp

Negli ultimi mesi il mercato globale degli Etp, acronimo di Exchange traded products che comprende Etf, Etc ed Etn, continua a registrare un forte interesse degli investitori in un’ottica di diversificazione del proprio portafoglio. Secondo le recenti rilevazioni di BlackRock Investment Institute, ad agosto 2012 i flussi netti sono stati ancora positivi per il quarto trimestre consecutivo. Alla luce della crescita continua del mercato di questi prodotti finanziari, il patrimonio in gestione è salito a 1.760 miliardi di dollari a fine agosto 2012 dai 1.720 miliardi di fine luglio.

Investire in MPS dopo le ultime dichiarazioni di Profumo

Il presidente della banca Monte dei Paschi di Siena ha fatto il punto sull’andamento delle trattative sul piano industriale. Dichiarazioni che confermano la difficoltà delle negoziazioni, e che ribadiscono il massimo impegno a traghettare l’istituto di credito toscano verso lidi più sicuri e condivisi. Quando ancora l’uscita dal tunnel sembra esser ben distante, cerchiamo allora di comprendere cosa abbia affermato Alessandro Profumo, e quali possano essere le prospettive a brevissimo termine della banca senese.

Il numero 1 della banca Mps ha innanzitutto affermato che le negoziazioni sul piano industriale “procedono, come tutte le trattative sono intense: mi sembra si stia lavorando molto seriamente e approfonditamente da entrambe le parti, sono tematiche molto complesse”. Dichiarazioni rilasciate da Alessandro Profumo, a margine di un convegno della fondazione Nilde Iotti a Siena, e dalle quali non traspare grande ottimismo circa una risoluzione pronta delle divergenze che sono emerse nelle trattative.

Investire nei paesi emergenti MIST

Meno di dieci anni fa alla Goldman Sachs coniarono il termine BRIC per identificare i paesi emerenti con il più alto tasso di sviluppo economico. L’acronimo identificava paesi oggi diventati potenze economiche di grande spessore quali il Brasile, la Russia, l’India e la Cina. Oggi la nuova frontiera dell’investimento nei mercati emergenti ha come acronimo MIST, ovvero Messico, Indonesia, Sud Corea e Turchia. Secondo molti economisti i MIST sostituiranno i BRIC (poi BRICS con l’aggiunta del Sudafrica) tra i paesi emergenti più virtuosi nei prossimi anni.

Investire negli smartphone?

Il clamore dell’uscita del nuovo iPhone 5 non si spegnerà per diverse settimane. Quale, allora, migliore occasione per cercare di comprendere se investire negli smartphone convenga davvero? A ben guardare le performance di Apple, e la continua crescita di capitalizzazione dei suoi titoli, non vi sarebbe niente di più semplice che impiegare nuove risorse nell’acquisto delle azioni della compagnia, secondo alcuni analisti in grado di toccare, nel breve – medio termine, quota 1.000 dollari per partecipazione. Ma il settore è ben lungi dall’esser privo di insidie.

A breve i bond di Mps e Telecom Italia sull’ExtraMot

L’ExtraMot di Borsa Italiana si conferma in grande spolvero in questo momento: dopo le recenti emissioni di tre titoli obbligazionari (segnatamente quelli di Snam e Atlantia), il segmento della nostra borsa valori è pronto ad accogliere tra due giorni esatti altri bond societari. Volendo essere ancora più precisi, la scelta stavolta è ricaduta su Monte dei Paschi di Siena e Telecom Italia, con i consueti sistemi di regolamento (Euroclear e Clearstream) e gli stessi identici termini di liquidazione: in quest’ultimo caso si tratta del terzo giorno successivo alla data di stipulazione dei contratti di compravendita. Con quali obbligazioni si avrà a che fare stavolta?

Il punto sui contratti futures

Una nuova settimana si sta per concludere e occorre fare il punto su quelle che sono state le principali performance dei contratti futures. Si può cominciare questo discorso con il gas naturale. In effetti, gli strumenti in questione sono riusciti a terminare la giornata di ieri con il secondo guadagno consecutivo a New York, sfruttando la speculazione che riguarda le scorte, visto che c’è la convinzione che non raggiungeranno la loro capacità massima prima che le temperature invernali facciano aumentare la domanda.

Investire in Apple dopo l’iPhone 5

Apple vuole battere un nuovo record commerciale e, grazie a esso, ottenere una nuova spinta propulsiva sul fronte finanziario. La società di Cupertino ha infatti in mente di stravolgere il primato di vendite nel primo weekend di vendita del nuovo smartphone nei mercati in cui è disponibile, superando quota 10 milioni di unità in due giorni. Il vero problema potrebbe tuttavia essere un altro: riuscire a soddisfare l’impetuosa domanda di iPhone, che dovrebbe perdurare nel medio lungo termine mettendo a dura prova i magazzini Apple.

Investire in T-Bond a 30 anni dopo QE3 della FED

Il terzo piano di quantitative easing della Federal Reserve, annunciato lo scorso 13 settembre, ha inondato nuovamente il mercato con nuova liquidità al ritmo di 40 miliardi di dollari al mese. Da allora sul mercato dei titoli di stato americani è scattata la corsa all’acquisto dei Treasuries Bond a 30 anni. Il quantitative easing (o allentamento monetario) è un meccanismo che permette alla banca centrale di aumentare l’offerta di moneta con operazioni di mercato aperto. Le iniezioni di liquidità vanno a finire direttamente nel sistema finanziario e nel sistema economico.

Ennesimo fondo absolute return per Ignis Asset Management

Ignis Asset Management, compagnia britannica celebre per i suoi prodotti dedicati soprattutto alla clientela istituzionale, ha messo a disposizione una novità interessante: si tratta, nello specifico, di un comparto del tipo “absolute return”, il quale è in grado di investire nella totalità dei titoli di credito che vantano il maggior rendimento assoluto. Tutto questo viene reso possibile attraverso i Cds, i cosiddetti Credit Default Swap (contratti che trasferiscono l’esposizione creditizia di prodotti a reddito fisso tra le parti), in tale caso molto liquidi.

Ford lancia un bond decennale dopo oltre un anno

L’unità finanziaria di Ford Motor Company, la seconda compagnia automobilistica di tutti gli Stati Uniti, ha ottenuto ben un miliardo di dollari dalla vendita dei suoi primi bond decennali dell’ultimo anno: sono infatti passati più di 365 giorni da quando il colosso di Dearborn si è cimentato in una operazione finanziaria di questo tipo, con un prodotto che si presenta in maniera piuttosto interessante. Anzitutto, bisogna subito precisare che il debito in questione prevede un tasso del 4,25%, in modo da far conseguire agli investitori interessati un rendimento superiore di 260 punti base rispetto alla stessa scadenza prevista dal Tesoro americano.