Il fondo salva-stati permanente europeo, noto come European stability mechanism (Esm), ha lanciato oggi la sua prima emissione obbligazionaria del 2013 spuntando tassi negativi. Secondo quanto previsto dal programma di finanziamento a breve termine per l’anno in corso, che vedrà il fondo emettere bond a 3 e 6 mesi conducendo operazioni ogni martedì, l’Esm ha lanciato bond a 3 mesi per un controvalore totale pari a 1,927 miliardi di euro. Le richieste da parte degli investitori istituzionali sono ammontate a 6,2 miliardi di euro.
Investire su Chrysler – gennaio 2013
Il gruppo Chrysler ha recentemente pubblicato l’andamento dei propri dati economico e commerciali del mese di dicembre. Stando alle note del gruppo, nel corso dell’ultimo mese dell’anno l’aumento delle vendite nel mercato statunitense sarebbe stato pari al 10 per cento, per un livello di unità collocate pari a 152.367 unità, e pertanto meglio delle stime della maggior parte degli analisti di mercato, che non puntavano a un miglioramento superiore all’8 per cento.
Quotazione Sesa
Manca davvero poco allo sbarco di Sesa in Borsa Italiana. I vertici della società, con sede a Empli, hanno infatti comunicato di aver concluso le procedure che consentiranno l’idoneo sbarco sui listini del mercato regolamentato di Piazza Affari, aprendo di fatto il proprio capitale al pubblico diffuso. Una mossa che coincida altresì con un nuovo sviluppo occupazionale del gruppo, che punta, nel 2013, ad assumere almeno 50 persone.
Volkswagen inaugura il 2013 dei corporate bond
È di Volkswagen la prima emissione di corporate bond per quel che riguarda il 2013: il nuovo anno comincia dunque con il lancio delle obbligazioni del colosso automobilistico tedesco, il quale ha approfittato del fatto che il debito governativo è sceso al suo livello più basso dall’aprile del 2008. A inizio novembre, al contrario, Volkswagen si era affidata ai bond convertibili triennali. La multinazionale teutonica ha rappresentato la principale emittente europea nel corso del 2012, con quasi dieci miliardi di euro in bond, senza dimenticare che ben 6,5 miliardi di titoli matureranno proprio nei prossimi mesi.
S&P500 sopra 1.600 punti nel 2013 secondo Citi
Il colosso finanziario statunitense Citigroup ha rivisto la sua view sul mercato azionario statunitense dopo i recenti accordi sul fiscal cliff che, seppur fondamentali per trovare un compromesso dal alto delle imposte, non hanno risolto il problema del deficit e del debito pubblico. Ora il Congresso dovrà trovare un accordo entro febbraio per innalzare il tetto dell’indebitamento, che ha sforato il limite legale dei 16.400 miliardi di dollari. Secondo gli esperti di Citi la borsa di Wall Street esprimerà il suo maggiore potenziale nella prima parte del 2013.
Rothschild gestirà il rischio di cambio di Fondoposte
Il celebre gruppo finanziario Edmond De Rotschild ha conseguito una importante vittoria per quel che riguarda la gestione valutaria di Fondoposte: nello specifico, si tratta del fondo nazionale di pensione complementare che è destinato al personale che fa parte di Poste Italiane (oltre alle società controllate). La compagnia svizzera vanta già un importante ruolo nell’ambito della gestione di patrimoni e di assets finanziari; in questa occasione ad avere la meglio è stata la divisione che è specializzata nella currency overlay, la copertura monetaria se si volesse tradurre alla lettera.
Bond “spazzatura” rendono meno del 6%
Quella dei junk bond, ovvero dei titoli obbligazionari ad alto rendimento ma con scarsa affidabilità creditizia della società emittente, è una bolla che tende a gonfiarsi sempre più e che non promette nulla di buono se si dà un’occhiata ai dati storici. La scorsa settimana, caratterizzata dall’euforia generalizzata sui mercati finanziari dopo l’accordo raggiunto negli Stati Uniti per evitare il fiscal cliff, ha prodotto un nuovo record per il comparto degli high-yield bond. L’indice Barclays U.S. Corporate High Yield Index è sceso per la prima volta sotto il 6%.
Il piano del Qatar per emettere sukuk nei prossimi anni
Le emissioni di bond islamici (gli ormai celeberrimi sukuk) da parte del Qatar dovrebbe espandersi ulteriormente nei prossimi mesi e anni: in aggiunta, dovrebbe anche migliorare la domanda in questo senso proveniente dalla Cina e dalle nazioni asiatiche sud-orientali. Si è appena finito di raccontare che nel 2013 vi sarà l’ennesimo record per i sukuk, ora questi aggiornamenti rendono i prodotti finanziari in questione delle vere e proprie “star”. Tra l’altro, giusto sette mesi fa il Qatar è tornato ai sukuk sovrani dopo quasi dieci anni, dunque si è deciso di puntare da allora con decisione su questo segmento così redditizio.
Ferragamo si espande in Cina
Buone notizie per Ferragamo, noto brand del fashion made in Italy. La società sta infatti perseguendo un importante percorso di sviluppo nella macro area cinese, rafforzando la propria presenza e aumentando la partecipazione in alcune società distributive nazionali. Stando a una nota diffusa ieri dal gruppo, i primi nove mesi del 2012 si sarebbero conclusi con ricavi per 832,6 milioni di euro (+18,7 per cento su base annua).
Mps +12% in borsa grazie al crollo dello spread
Banca Mps è stata l’autentica protagonista dell’ultimo seduta di borsa a Piazza Affari. Le azioni della banca senese hanno messo a segno un guadagno del 12,34% a 0,264 euro, toccando il massimo più alto degli ultimi tre mesi e mezzo a 0,266 euro. Il titolo è stato spesso sospeso per eccesso di rialzo, a causa degli incessanti acquisti durante l’intero arco della giornata. In questo inizio 2013 il titolo ha già guadagnato quasi il 17%. A favorire il boom del titolo in borsa è il forte calo dello spread Btp-Bund.
Rimborsi Lehman Brothers
Anche se il default della Lehman Brothers risale a oltre quattro anni fa, i clienti italiani che avevano in proprio deposito i bond dell’istituto statunitense stanno ancora attendendo di recuperare buona parte del capitale investito. La speranza è ora datata 25 gennaio 2013, termine entro il quale le banche possono insinuarsi nel passivo della Lehman Brothers Treasury (Lbt), la società olandese coinvolta nel default dell’istituto Usa. Ma cosa possono realmente ottenere i clienti italiani?
Le emissioni obbligazionarie del Cile nel 2013
Il Cile dovrebbe emettere quest’anno bond nominali e inflation-linked (collegati quindi all’andamento dei prezzi al consumo) nei mercati locali: l’annuncio è stato reso ufficialmente dal Ministero delle Finanze della nazione sudamericana, protagonista nel 2012 di una crescita economica davvero interessante. Gran parte di questo debito non sarà altro che la riapertura di titoli obbligazionari già emessi, ma per la prima volta in assoluto vi sarà una tranche da 250 miliardi di pesos che beneficerà della scadenza a trenta anni e che sarà utilizzata come benchmark per quel che riguarda la curva dei rendimenti.
I fondi di Etica Sgr saranno esentati dalla Tobin Tax
Non ci sarà nessuna applicazione della Tobin Tax per quel che riguarda i fondi della società di gestione del risparmio Etica: come è noto, si tratta della tassa che grava sulle transazioni finanziarie di un certo tipo e che sta ancora facendo molto discutere (Tobin Tax su investimenti finanziari). Come si spiega una esenzione di questo tipo? Volendo essere più precisi, tutto si basa sul dettato della Legge di Stabilità del 2013, la quale ha incassato il via libera dal Parlamento poco prima dello scorso Natale. La società in questione è praticamente la prima che ha deciso di puntare solo e soltanto sugli investimenti del tipo socialmente responsabile.
Hsbc consiglia di investire sulla Turchia nel 2013
Nel 2012 la borsa di Istanbul ha guadagnato più del 60%, facendo nettamente meglio della media dei mercati emergenti che nel corso del 2012 hanno messo a segno una performance di poco superiore al 15%. La Turchia potrebbe ancora sorprendere gli investitori secondo il parere di Hsbc. Il colosso finanziario britannico ha già espresso la sua view positiva sul paese sul finire di ottobre scorso, consigliando di investire in azioni turche. Hsbc consiglia ancora di puntare sulla Turchia nel 2013 ed elenca dieci motivi validi per investirvi.