Volkswagen si affida a bond convertibili triennali

Volkswagen, maggior casa automobilistica dell’intero continente europeo, si è affidata ai titoli obbligazionari convertibili per soddisfare le sue ultime esigenze finanziarie: l’ultima offerta di questo tipo prevede un importo pari a 2,5 miliardi di euro, con gli strumenti che si convertiranno in maniera automatica in azioni alla scadenza, così da aumentare la liquidità relativa agli acquisti di Porsche e Ducati. Di solito si parla del colosso di Wolfsburg anche in relazione ad altri strumenti finanziari, visto che lo scorso mese di giugno JPMorgan e Volkswagen guidavano le vendite di Abs. I nuovi titoli prevedono una scadenza triennale, con il pagamento di una cedola annuale pari al 5,5%.

Il prezzo minimo di conversione è stato invece stabilito in 154,50 euro, mentre quello massimo sale a 185,40 euro per la precisione. D’altronde, il 2012 della compagnia tedesca è stato piuttosto dispendioso, con ben 4,49 miliardi di euro sborsati per assicurarsi una quota del 50,1% del marchio Porsche, oltre agli 860 milioni necessari per l’acquisto del brand Ducati. Ciò ha provocato una caduta della liquidità netta alla fine del mese di settembre per un totale di cinquantasette punti percentuali, una situazione che l’azienda intende cambiare. Questa vendita obbligazionaria rappresenta comunque una piccola sorpresa per alcuni analisti finanziari, secondo cui lo stato di salute di Volkswagen può considerarsi buono in questo momento.

Già lo scorso mese di gennaio, comunque, Volkswagen era tornata a emettere bond garantiti da prestiti, segno che il segmento interessa sempre parecchio. La società teutonica sta ora focalizzando la propria attenzione sull’acquisto delle azioni Scania, oltre a una partecipazione in Navistar International Corporation. I bond convertibili che si stanno descrivendo dovrebbero essere in grado di salvaguardare in modo adeguato i rating della compagnia: Moody’s ha giudicato Volkswagen con un A3, l’ultimo livello della buona affidabilità, mentre Standard & Poor’s con l’equivalente A-, quattro gradini al di sopra del pericoloso livello “junk”.

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