Volkswagen lancia bond convertibili in azioni privilegiate

VW_Logo_am_Heizkraftwerk_Wolfsburg_NordVolkswagen, la casa automobilistica più grande d’Europa, ha emesso 1,2 miliardi di euro in debito convertibile in azioni privilegiate. Questi bond servono sostanzialmente a finanziare l’espansione aziendale del gruppo tedesco, intenzionato a costruire nuovi stabilimenti e a rilevare completamente la divisione di autocarri della Man (vedi anche Volkswagen inaugura il 2013 dei corporate bond). Gli strumenti di cui si sta parlando sono caratterizzati da una cedola pari a 5,5 punti percentuali e da una scadenza fissata per il mese di novembre del 2015 (la durata è quindi biennale).

Ultimi dettagli per i bond convertibili di Air France-Klm

Air France-Klm, colosso dei cieli nato nel 2004 dalla fusione dei due vettori francese e olandese, sta pianificando l’emissione di alcuni interessanti bond convertibili: l’importo esatto ammonta a oltre 550 milioni di euro, visto che la compagnia parigina ha intenzione di finanziare l’ampliamento della propria flotta, oltre al pagamento del debito in scadenza per quest’anno (vedi anche Investire in corporate bond senza rating). La società venderà 480 milioni di euro di titoli in scadenza nel 2023, i quali potranno essere appunto convertiti in azioni, mentre i restanti 70 milioni si riferiscono a titoli obbligazionari puri.

Sony torna dopo nove anni ai bond convertibili

Investire in Sony, se ne parlava giusto un mese e mezzo fa, ma l’argomento è ancora molto attuale: tanto è vero che il colosso nipponico dell’elettronica sta cercando di riprendersi da ben quattro anni consecutivi di perdite (sette mesi fa Sony era in perdita per 6,4 miliardi di dollari), un traguardo ambizioso che potrebbe essere raggiunto grazie alle obbligazioni convertibili. In effetti, la multinazionale di Tokyo sta pianificando nel dettaglio l’emissione di questi bond per un importo complessivo di 150 miliardi di yen (circa 2,5 miliardi di euro per la precisione).

Volkswagen si affida a bond convertibili triennali

Volkswagen, maggior casa automobilistica dell’intero continente europeo, si è affidata ai titoli obbligazionari convertibili per soddisfare le sue ultime esigenze finanziarie: l’ultima offerta di questo tipo prevede un importo pari a 2,5 miliardi di euro, con gli strumenti che si convertiranno in maniera automatica in azioni alla scadenza, così da aumentare la liquidità relativa agli acquisti di Porsche e Ducati. Di solito si parla del colosso di Wolfsburg anche in relazione ad altri strumenti finanziari, visto che lo scorso mese di giugno JPMorgan e Volkswagen guidavano le vendite di Abs. I nuovi titoli prevedono una scadenza triennale, con il pagamento di una cedola annuale pari al 5,5%.

Nokia si affida ai bond convertibili

Nokia Oiy, celebre colosso finlandese attivo nella telefonia mobile, ha provveduto a emettere 750 milioni di euro in obbligazioni convertibili: si tratta di una offerta finanziaria dagli obiettivi ben precisi, vale a dire un utile indirizzamento delle scadenze del debito aziendale. In contemporanea a questo lancio, comunque, il titolo azionario del gruppo è sceso in Borsa. Giusto cinque giorni fa si parlava della società di Espoo, mettendo in evidenza il fatturato Nokia più alto del previsto, perché c’è stato bisogno allora di bond di questo tipo. Anzitutto, gli strumenti a cui si sta facendo riferimento sono previsti in scadenza nel 2017, dunque beneficeranno di una durata quinquennale.

Da Oddo Am un fondo di fondi per il mercato retail italiano

Oddo Am, una delle principali società indipendenti per quel che riguarda la gestione degli attivi, ha scelto l’Italia e più precisamente il suo mercato retail per lanciare una novità finanziaria interessante: si retta del fondo di fondi denominato Oddo Expertise Europe, uno strumento predisposto per venire incontro alle esigenze di Banca Generali. La gamma della compagnia lussemburghese diventa ancora più amplia e questa novità sarà in grado di unire idealmente in un solo segmento vari fondi, in modo da focalizzare gli investimenti sui titoli azionari europei attraverso una esposizione piuttosto forte.

Fonciere des Regions, vendita massiccia di bond convertibili

Fonciere des Regions Sa, la holding parigina attiva principalmente nel campo del real estate, ha individuate un buon segmento finanziario su cui incentrare i propri investimenti: in pratica, la compagnia francese, la quale detiene delle importanti partecipazioni in altri trust immobiliari, sta pianificando una vendita di bond per un importo complessivo superiore ai 550 milioni di euro. Il principale obiettivo da raggiungere è rappresentato dal rifinanziamento dei prestiti. Più precisamente, Fonciere des Regions si affiderà inizialmente a delle obbligazioni convertibili, prodotti che giungeranno a maturazione nel mese di gennaio del 2017; in aggiunta, sarà applicata anche un’opzione per il lancio di settanta milioni di euro in titoli azionari, in quella che si caratterizza come la prima cessione obbligazionaria della società. Sono noti comunque altri dettagli. In particolare, alcune indiscrezioni hanno messo in luce il tasso di conversione dei bond in questione: la percentuale sarà compresa tra il 20 e il 25% al di sopra del prezzo medio che verrà registrato tra due giorni esatti.

Immofinanz prepara un’offerta di bond convertibili

C’è un’importante e interessante possibilità che Immofinanz ha messo a disposizione dei propri investitori: il gruppo austriaco, infatti, sta offrendo una emissione obbligazionaria che diverrà convertibile nella misura di circa 125 milioni di titoli azionari. L’obiettivo principale della compagnia è quello di rifinanziare in maniera completa altri due bond convertibili che sono attualmente in sospeso. Entrando maggiormente nel dettaglio, gli azionisti della società immobiliare potranno effettuare ordini nella misura di tre obbligazioni per ogni titolo, così come emerge dal comunicato. Il periodo di sottoscrizione comincerà proprio nella giornata odierna e terminerà il prossimo 2 marzo; la quotazione precisa vi sarà soltanto il giorno successivo alla chiusura, così che si procederà alla relativa determinazione subito dopo che i bond non richiesti dagli azionisti saranno stati offerti ad altre tipologie di investitori.

Zijin potrebbe convertire i bond di Glencore in titoli azionari

Zijin Mining Group, azienda leader in Cina per quel che concerne la produzione e raffinazione di oro e metalli non ferrosi, ha in mente di convertire alcuni strumenti finanziari che erano stati acquistati tempo fa da Glencore International: tali bond potrebbero dunque diventare delle azioni e il motivo della conversione è molto semplice, visto che la compagnia svizzera è intenzionata a pianificare un’offerta pubblica iniziale sulle piazze di Hong Kong e Londra. Le obbligazioni convertibili a cui ci stiamo riferendo furono acquisite verso la fine del 2009 per un importo totale di duecento milioni di dollari, in quella che fu ribattezzata una “partnership strategica di lungo termine”. Anche il vicepresidente di Zijin, Lan Fusheng, ha confermato la possibile operazione.

Aviva Investors: lanciati due fondi della gamma Absolute Return

Una delle saghe di maggior successo del cinema internazionale è sicuramente quella di “Ritorno al futuro”, trilogia diretta da Robert Zemeckis; Aviva Investors, invece, è protagonista di un vero e proprio “ritorno al passato” per quel che concerne i suoi ultimi due prodotti lanciati sul mercato. Nello specifico, si tratta dei fondi Aviva Investors Sustainable Future Pan-European Absoluter Return e Aviva Investors Global Convertibles Absolute Return Bond, strumenti che sono stati ideati soprattutto per una clientela di tipo retail. La gamma di appartenenza è abbastanza nota agli investitori finanziari, visto che i fondi in questione fanno parte integrante degli Absolute Return Ucits III della compagnia londinese di asset management. L’Italia è direttamente interessata dall’offerta, quindi può interessare più che mai il funzionamento dei prodotti.

A&P, per i bond convertibili calo ai livelli dello scorso luglio

Lo stato americano del New Jersey è noto anche per una catena di supermercati dal nome altisonante, The Great Atlantic & Pacific Tea, meglio conosciuta con la sigla A&P: si tratta, nello specifico, di una compagnia attiva in diversi stati federali (tra cui possiamo citare il Connecticut, il Delaware e la Virginia) e suddivisa in più comparti (surgelati, discount, gourmet, liquori e molto altro). È stata proprio la società di Montvale a caratterizzare in negativo le ultime contrattazioni dei titoli obbligazionari, visto che i bond convertibili che beneficiano di questo marchio sono scesi al loro livello più basso da quasi tre mesi a questa parte. C’è un motivo preciso per un declino di questo tipo e risiede nel fatto che la stessa A&P sta tentando di ottenere un prestito per venire incontro a quei soggetti che hanno finora evitato la bancarotta.