Le emissioni obbligazionarie del Cile nel 2013

Il Cile dovrebbe emettere quest’anno bond nominali e inflation-linked (collegati quindi all’andamento dei prezzi al consumo) nei mercati locali: l’annuncio è stato reso ufficialmente dal Ministero delle Finanze della nazione sudamericana, protagonista nel 2012 di una crescita economica davvero interessante. Gran parte di questo debito non sarà altro che la riapertura di titoli obbligazionari già emessi, ma per la prima volta in assoluto vi sarà una tranche da 250 miliardi di pesos che beneficerà della scadenza a trenta anni e che sarà utilizzata come benchmark per quel che riguarda la curva dei rendimenti.

Non è comunque la prima volta che il governo di Santiago tenta di stimolare le cessioni di bond nominali, dato che il debito sovrano del paese è ampiamente denominato in titoli che sono collegati all’inflazione, le cosiddette Uf (Unidad de Fomento per la precisione). Le Uf sono divenute molto popolari in Cile tra gli anni Settanta e Ottanta del secolo scorso, quando vi furono tassi di inflazione estremamente elevati. In aggiunta, occorre ricordare come il 69% del debito nazionale e ben il 94% di quello del settore privato sono collegati al fenomeno macroeconomico, come è stato reso noto da una recente ricerca a cura di Barclays. Tra i prestiti ipotecari, al contrario, soltanto l’1% beneficia della denominazione in Uf.

Quest’ultima contribuisce allo sviluppo dei mercati del capitale, ma, dopo due decenni di inflazione stabilizzata, l’esecutivo vuole ridurre a tutti i costi i tassi di breve termine che riguardano la volatilità. La scadenza lunghissima di queste obbligazioni ne è una chiara testimonianza e sempre secondo la banca britannica Barclays si sta proseguendo nella direzione giusta. I rendimenti del debito sovrano rappresentano un riferimento fondamentale per le emissioni future. Anche lo scorso mese di ottobre, comunque, il Cile si è reso protagonista del lancio di uno strumento a scadenza trentennale, una scelta dettata, in particolare, dalla volontà di soddisfare l’ampia domanda degli investitori internazionali.

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