Ormai si è perfettamente capito che le vendite di sukuk, i celebri bond islamici, hanno fatto registrare dei rialzi piuttosto consistenti nella regione mediorientale (vedi Nel 2013 vi sarà l’ennesimo record per i sukuk): questa notevole espansione, però, rischia di far esplodere una pericolosa bolla per quel che riguarda i debiti dei mercati emergenti, come ha sottolineato la banca privata britannica Coutts. L’istituto in questione, il quale fa parte del gruppo Royal Bank of Scotland, sta caldamente raccomandando di puntare anche su altri titoli e azioni, magari gli strumenti che vengono considerati meno vulnerabili.
Campari vende Punch Barbieri
Campari ha ceduto il noto Punch Barbieri alla Moccia, per una cifra pari a 4,45 milioni di euro. Una operazione che agli analisti è apparsa abbastanza anomala, visto e considerato che Campari, nel corso degli anni, si è contraddistinta per una politica di acquisizioni societarie piuttosto evidente, che le ha consentito di poter accrescere ulteriormente la propria quota di mercato. Secondo la società, invece, non si tratta né di un cambio di strategia né di un disimpegno rispetto agli impegni assunti, quanto solo della volontà di potersi concentrare sui marchi che – evidentemente – vengono considerati maggiormente prioritari.
Bpm arresti domiciliari per l’avvocato Amoruso
L’avvvocato Onofrio Amoruso, legale della Banca Popolare di Milano, è finito agli arresti domiciliari per corruzione. L’arresto è scattato nell’ambito dell’inchiesta sulla banca milanese condotta da Roberto Pellicano, pm di Milano. Secondo gli inquirenti, Amoruso avrebbe agevolato l’erogazione di grosse somme di denaro a B-Plus, una società che opera nel settore dei giochi appartenente a Francesco Corallo, che attualmente risulta ancora latitante e sul quale pende un mandato di cattura. Sempre Amoruso avrebbe chiesto in cambio tangenti per un totale stimato intorno ai 2 milioni di euro.
Pioneer Investments propone tre nuovi fondi di fondi
Due giorni fa Pioneer Investments, società di investimenti americani che opera soprattutto nel risparmio gestito, ha avviato la commercializzazione di nuovi fondi di fondi di diritto italiano. La gamma in questione si chiama “UniCredit Evoluzione”. Nel dettaglio, si sta parlando di tre strumenti finanziari, le cui denominazioni fanno intendere chiaramente le caratteristiche, vale a dire Reddito, Economia Reale e Trend. Gli intenti sono sostanzialmente due, ovvero trarre il massimo profitto dall’apprezzamento del capitale che è stato investito e soddisfare esigenze ben precise dei risparmiatori. Procediamo dunque con ordine.
Rating Saipem da Societe Generale
Momenti di grande attesa per gli investitori in Saipem. Secondo quanto affermato dal top management societario, infatti, presto potrebbero giungere nuovi e importanti contratti: sono d’altronde in corso negoziati con operatori di primo piano internazionale, su operazioni quali Southstream, Nordstream, progetti Golfo Persico, progetti lng, Brasile. In altri termini, rassicurano i vertici societari, i contratti che non sono giunti nel 2012, arriveranno nel 2013, con effetti nel 2014.
Come investire i grandi patrimoni secondo Credem
Qualcosa sta cambiando nelle modalità di gestione dei grandi patrimoni. Gli asset manager guardano con grande interesse a una gestione in grando di offrire alla clientela strumenti finanziari dal basso “costo psicologico”, ovvero quelli che non devono generare ansie, sofferenze e paure, soprattutto nelle fasi di mercato più volatili e turbolente. Secondo Giancarlo Caroli, responsabile del private banking di Credem, “la gestione dei grandi patrimoni sta entrando in una nuova fase”. L’esperto sottolinea come sia sempre più elevata la domanda di “sicurezza” dei clienti con grandi patrimoni.
Ibm rispolvera i bond a tasso variabile dopo due anni
International Business Machines Corporation, meglio nota come Ibm, sta pianificando la vendita di titoli obbligazionari in una offerta che potrà beneficiare di due parti distinte: il colosso informatico di Armonk ha infatti deciso di puntare sulla prima emissione di strumenti finanziari a tasso variabile degli ultimi due anni. In effetti, si può risalire fino all’estate del 2011 per scoprire che la stessa Ibm stava vendendo bond quinquennali per ripianare il proprio debito. L’obiettivo attuale della multinazionale americana è sostanzialmente quello di affidarsi a bond a tasso variabile che giungeranno a scadenza nel 2015 (la durata è dunque biennale).
Barclays consiglia di non investire in azioni Fiat
Non è un bel momento per le azioni Fiat alla borsa di Milano. Oggi il titolo del Lingotto è sceso sui minimi più bassi da oltre due settimane a 4,188 euro, sperimentando anche oggi una certa difficoltà a risalire la china dopo le pesanti vendite subite negli ultimi giorni. In particolare ieri le azioni della casa automobilistica torinese hanno evidenziato un calo del 5,5% circa. Attualmente il titolo perde lo 0,75% a 4,244 euro. Intanto, Barclays ha bocciato le strategie dell’amministratore delegato Sergio Marchionne.
Quanto vale il cloud computing?
Si chiama cloud computing e – per chi non avesse grande dimestichezza con questa “nuvola” – è una sorta di nuova frontiera (dematerializzata) dell’informatica. Ma quanto vale esattamente il cloud computing, una delle tendenze a maggiore tasso di crescita nel mondo ICT? A compiere una stima – chissà quanto attendibile! – è stato il Gartner Group, che ha recentemente diffuso un interessante studio in materia.
In rialzo i futures sul platino e sul palladio
I contratti futures sul platino sono cresciuti nel corso delle contrattazioni di ieri come non accadeva da ben diciassette settinane: le performance dei derivati collegati al metallo prezioso sono schizzate verso l’alto a causa del calo produttivo fatto registrare dalla Anglo American Platinum Limited, maggior produttore al mondo. Allo stesso tempo, il palladio ha proseguito il proprio rally, raggiungendo la quotazione più alta dal settembre del 2011 (un ulteriore rialzo dunque). Il colosso industriale sudafricano ha riportato una perdita piuttosto evidente nel corso del 2012, vale a dire 8,8 punti percentuali in meno, con i costi che sono invece aumentati in modo deciso.
Come investire in borsa nel 2013 secondo Citigroup
Il 2013 è iniziato all’insegna degli acquisti sui principali mercati azionari mondiali, grazie al miglioramento della crisi finanziaria in Europa, al calo degli spread e alle politiche monetarie ultra-espansive delle grandi bance centrali (Fed e BoJ in primis). Secondo gli esperti di Citigroup, le strategie di investimento sull’azionario sono attualmente influenzate da due driver: il ricavo e i prezzi dei titoli. Secondo Hasan Tevfik, global equity strategist nel gruppo Strategy&Macro di Citigroup, “in questo momento i mercati azionari rappresentano una buona opportunità d’investimento”.
Arca Sgr ingloba il fondo pensione dipendenti di Bper
Il Fondo Pensione Dipendenti di Bper (Banca Popolare dell’Emilia Romagna) è stato trasferito per intero direttamente al fondo pensione aperto Arca Previdenza dell’omonima società di gestione del risparmio: in pratica, si sta parlando di una piattaforma che fino ad ora ha potuto contare su 4.444 iscrizioni e un patrimonio totale superiore ai 168 milioni di euro. Ebbene, tutte queste posizioni dei dipendenti dell’istituto di credito emiliano, più precisamente quelle relative alla sezione contribuzione, devono ora far riferimento ad Arca Sgr.
Pirelli stime sui volumi tagliate da Société Générale
Pesante battuta d’arresto in borsa per le azioni Pirelli & C, che risentono del taglio del rating effettuato da Société Générale e del sentiment negativo che si respira a Piazza Affari in questo inizio ottava. Il titolo Pirelli perde il 2,54% a 8,83 euro. I prezzi sono scesi fino a 8,79 euro, toccando così il livello più basso degli ultimi trenta giorni. Secondo gli esperti di SocGen il nuovo giudizio sul titolo è “hold”. In precedenza la banca francese consigliava l’acquisto delle azioni (“buy”).
Lo Zambia insiste con le emissioni obbligazionarie in dollari
Il debutto dello Zambia nella vendita di bond denominati in dollari ha aperto la via a una emissione da record che rischia di mettere in tensione la capacità di finanziamento del governo: la situazione risulta comunque meno pericolosa di sette anni fa, quando il paese africano, maggior produttore continentale di rame, non fu in grado di pagare il proprio debito. Ammontano a sei miliardi di dollari i prestiti zambiani che sono stati cancellati, incluso quello erogato nel corso del 2006 dalla Banca Mondiale. La cessione odierna ammonta a 750 milioni di dollari e rappresenta la prima vendita internazionale dallo scorso mese di settembre.