Bpm arresti domiciliari per l’avvocato Amoruso

L’avvvocato Onofrio Amoruso, legale della Banca Popolare di Milano, è finito agli arresti domiciliari per corruzione. L’arresto è scattato nell’ambito dell’inchiesta sulla banca milanese condotta da Roberto Pellicano, pm di Milano. Secondo gli inquirenti, Amoruso avrebbe agevolato l’erogazione di grosse somme di denaro a B-Plus, una società che opera nel settore dei giochi appartenente a Francesco Corallo, che attualmente risulta ancora latitante e sul quale pende un mandato di cattura. Sempre Amoruso avrebbe chiesto in cambio tangenti per un totale stimato intorno ai 2 milioni di euro.

L’avvocato Amoruso era molto vicino all’ex presidente di Bpm, Massimo Ponzellini, arrestato lo scorso maggio, e grazie a questa amicizia riusciva a erogare grossi finananziamenti alla società di Corallo. Al momento sono in corso ulteriori indagini nella sede della banca a Milano, ma anche a Roma e Isernia, con la Guardia di Finanza che sta procedendo con nuovi sequestri e numerose perquisizioni a carico di varie persone indagate e terzi.

L’inchiesta nasce da un report della Banca d’Italia sul finanziamento erogato dalla Banca Popolare di Milano al gruppo Atlantis-B-Plus Giocolegale. Si tratterebbe di un finanziamento del valore di 140 milioni di euro, che secondo quanto emerge dalle indagini avrebbe presentato numerose anomalie. Infatti, l’ex Atlantis rientra nella sfera di controllo di una società di Corallo con sede nelle Antille Olandesi nel Mar dei Caraibi, per cui gran parte del denaro finiva fuori dall’Italia senza possibilità di accertarne la destinazione finale. Queste controversie giudiziarie non stanno avendo un impatto negativo sull’andamento del titolo Bpm alla borsa di Milano, che anzi oggi è uno dei pochi bancari a non subire perdite.

In realtà, continua a tenere banco la possibilità di trasformare l’istituto di credito milanese in una società per azioni rispetto all’attuale denominazione sociale di banca popolare. Il tema di revisione della governance è in una fase di studio, a seguito della proposta del presidente del consiglio di gestione di Bpm, ovvero Andrea Bonomi. Per approvare la trasformazione della banca in Spa è necessaria l’approvazione dei soci che rappresentino almeno 1/7 dei soci aventi diritto.

Lascia un commento