Gold: reazione del future, ma up-trend ancora lontano

Del rally rialzista che ha portato il Gold in poco tempo a segnare nuovi massimi assoluti intorno a quota 1900 è rimasto ben poco dopo l’ultimo crollo messo a segno nel mese di Settembre; anche se in realtà la situazione è ben lontana dall’essere negativa, il parere diffuso è che la crescita sia ormai finita e quindi è tempo di vendere le posizioni aperte ed eventualmente puntare su un ribasso.

La tenuta della dinamica verde durante il test di fine Settembre ben visibile nel grafico a lato ha riacceso le speranze di rivedere i massimi assoluti in chi ha comprato proprio intorno a quella quota, sbagliando completamente timing di ingresso (e sicuramente non sono pochi) ma la realtà dei fatti è che attualmente le aspettative di crescita più ottimistiche si fermano a 1800 e continua a prevalere l’ipotesi di ritracciamento di medio periodo assimilabile ad un’onda di Eliott di correzione.

Per l’investimento rialzista quindi l’Oro non è certo la scelta più indicata nel medio-lungo periodo; le conferme di up-trend sono ben distanti e la probabilità di assistere ad un laterale è molto alta.

Difficile investire anche nell’Oro Nero anche se qui le aspettative rialziste stanno diventando seriamente concrete; nel periodo attuale la scelta migliore è restare liquidi, ma nel caso questo non fosse possibile (per evitare di chiudere portafogli complessi o strategie di lungo termine) allora sul Gold future i livelli importanti sono compresi tra 1700 e 1600 nel brevissimo periodo mentre nel lungo l’attenzione si sposta tra 1450 e 1800 che diventano ingressi sul grafico settimanale in caso di violazione.

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