Spread Btp-Bund sale con il crollo dell’azionario, ma non segna nuovi massimi

Avvio di ottava estremamente negativo a Piazza Affari, dove il gap-down iniziale porta immediatamente il panico sui book principali costringendo le blue-chips a seguire la via del ribasso.

Il colpo peggiore lo accusa sicuramente Banca Popolare dell’Emilia che cede il 6.65% seguita da Lottomatica (-6.26%) ed Exor (-6.03%) mentre l’intero settore bancario cede circa il 3%. In questo momento il Dow Jones conferma la negatività di inizio ottava con un crollo verticale al di sotto del minimo della scorsa ottava, avvicinandosi pericolosamente a 11500 punti.

Nuove tensioni e lo spread torna a far parlare di sè, ma il differenziale tra Btp e Bund sale relativamente poco però ed è proprio su questo che si interrogano gli investitori. Come mai in una giornata tanto negativa (l’indice Mib cede al momento oltre il 4% del suo valore) lo spread non è volato a fare nuovi massimi contestualmente con i nuovi minimi di breve visti sull’indice già in apertura?

Non che il fatto sia negativo, ma di certo la reazione fa’ pensare che si comincia ad aver raggiunto il top sul differenziale e prossimamente il valore potrebbe stabilizzarsi intorno a quota 450 o addirittura scendere sotto i 400 punti, sempre nelle migliori delle ipotesi. Stiamo infatti in attesa dei segnali di ripartenza per il prossimo ciclo a due settimane sull’azionario italiani e se questo si dimostrerà particolarmente forte potrebbe dare il via al nuovo intermedio rialzista che contestualmente richiederebbe l’abbassamento dello spread dei BTP italiani con il Bund, rasserenando così gli animi sul futuro dell’Italia.

Ancora è presto per parlare di ripresa e ricordiamo che la discesa sotto 15000 resta un brutto segnale per l’immediato, ma le previsioni del momento ci costringono ad includere l’ipotesi rialzista che si fa’ strada tra lo scetticismo e troverebbe conferme proprio con il recupero di quota 15000 punti, non troppo distanti dal valore attuale.

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