Spread Btp-Bund in netto rialzo

La giornata in Borsa si è chiusa ancora una volta nel peggiore dei modi; a pesare il comparto bancario, che ha trascinato ancora una volta al ribasso le aspettative nell’Eurozona grazie anche ai giudizi negativi raccolti oltre oceano. Grave anche la situazione in Grecia, con l’uscita dall’area Euro sempre più probabile, ma le preoccupazioni oggi sono anche rivolte alla Spagna che dopo il fallimento di Bankia e la sua nazionalizzazione ha visto una corsa agli sportelli preoccupante.

Il listino italiano, dopo un’avvio estremamente negativo, cambia direzione e recupera parzialmente le perdite andando a chiudere intorno a 13089 punti di FTSE-Mib con Fondiaria-Sai che registra l’incremento più importante della giornata (oltre l’11% di guadagno). 

Con l’indice FTSE-Mib rivolto ai minimi del 2009 (quando si pensava che la crisi fosse ormai arrivata al termine) lo spread non poteva che tornare a salire; il bottom sfiorato nel mese di Marzo aveva fatto abbassare la guardia agli investitori sul differenziale, che ora quota oltre 440 punti base sui titoli a 10 anni. La soglia critica dei 300 è stata recuperata praticamente in modo immediato, ma il ritorno oltre a quota 400 terrorizza gli investitori che ora sembrano correre ai ripari dall’azionario Italiano ed Europeo.

Ancora una volta si torna a parlare di Italia come di Spagna; in realtà le due realtà sono ben diverse e l’accostamento per via dello spread ha cause ben differenti. In Italia le riforme possono realmente puntare ad avere il pareggio di bilancio nel 2013 mentre in Spagna si naviga ancora in alto mare, sopratutto dopo il crollo verticale di Bankia.

SPREAD BUND-BTP  PROSSIMO A 300 PUNTI

In tutto questo l’unica nota positiva sono le previsioni per il close di domani; è atteso a Piazza Affari un recupero fino a quota 13200 per chiudere degnamente una settimana estremamente difficile. L’eventuale perdita di quota 13000 sarà però irrecuperabile e farà virare la giornata in rosso senza riserve.

SPREAD BTP ANCORA IN SALITA, MALISSIMO L’ASTA DI TITOLI DI STATO

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