Depositi vincolati e non vincolati: per investire in sicurezza?

Se da un lato il problema dei Btp costringe l’Italia a pensare a misure eccezionali mentre alla BCE continuano a pensare soluzioni a 360°, dall’altro gli istituti di credito approfittano della sfiducia degli investitori verso il MOT per proporre una serie di prodotti classici a basso rendimento rilanciandone la validità (e gli interessi).

Dove troviamo quindi i migliori investimenti in termini di rendimento/rischio? Nei conti deposito, al momento. Nell’ultimo periodo stiamo assistendo a continue campagne pubblicitarie che mirano proprio a diffondere l’utilizzo dei conti deposito che, grazie alle nuove condizioni, meritano di essere presi in considerazione.

Indipendentemente dalla scelta che viene fatta (sul vincolo della liquidità) il rischio è legato unicamente all’istituto stesso, misurato dalle agenzie di rating; il fallimento di una banca in Italia è cosa assai rara, nonostante tutti i problemi di sorta che comunque non sono diversi da quelli dell’Europa, pertanto da un lato possiamo definire questo tipo di investimento assolutamente a rischio basso con tassi che diventano sempre più interessanti grazie alla concorrenza che si sta animando.

La scelta per chi apre un conto deposito è data in molti casi dalla possibilità di vincolare o meno i soldi; in pratica il vincolo temporale funziona più o meno come i PCT che costringono a non utilizzare i soldi investiti a fronte di un rendimento garantito dopo un certo arco temporale, deciso al momento della sottoscrizione e che varia a seconda dell’offerta dai 3 ai 18 mesi in media.

Se invece secondo le nostre previsioni saremmo costretti a recuperare la liquidità sul conto deposito allora la scelta è obbligata e ricade sul classico deposito libero con tasso di interesse annuale che permette in ogni momento prelievi secondo le modalità sottoscritte nel contratto tra le parti. La differenza solitamente non è esagerata ed anche in questo caso il rendimento è superiore ad altre soluzioni. L’attenzione dell’investitore deve unicamente essere concentrata sui costi fissi quali bolli ed altri che su cifre troppo basse andranno ad incidere fortemente sul rendimento a termine.

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