Titoli di Stato: scende lo spread Btp-Bund ma resta alta la tensione

Che il mercato si appresti a concludere la prima ottava veramente positiva da diverso tempo a questa parte è sicuramente una buona notizia, ma il recupero messo a segno dal mercato Italiano sembra non bastare a calmare le acque sui titoli di Stato italiani; lo spread Btp-Bund si attesta intorno a 360 punti nella giornata di oggi e la discesa avuta dal double top vicino a quota 400 è praticamente irrilevante se si considera il ritracciamento avuto sull’azionario come metro di misura.

Le condizioni per la discesa dello spread sono ben altre: la messa in discussione dell’intero settore bancario europeo con anche la Francia sotto il mirino delle agenzie di rating si ripercuote anche sulla stabilità finanziaria dei singoli stati che continuano ad avere rendimenti sopra la media e rischi troppo alti per trattarsi di paesi industrializzati con un passato piuttosto solido.

Il doppio massimo sul differenziale è sicuramente un buon segnale per i “tecnici” che seguono i grafici di borsa, ma non dice nulla invece a chi si occupa di fondamentali; questi appunto secondo il quadro generale continuano ad essere pessimisti e prevedono un consolidamento del differenziale proprio in area 400 o appena sotto, nella migliore delle ipotesi.

In realtà un intervento della Bce a sostegno dell’Italia e dei suoi titoli del debito pubblico potrebbe cambiare le cose da un giorno all’altro a meno che non si tratti di un nuovo acquisto sul mercato da parte della Banca Centrale; in questo caso gli effetti sarebbero, come sempre, transitori e non avrebbero conseguenze rilevanti di lungo periodo.

Mentre la discussione resta aperta e si studia un piano di sostegno per i paesi UE a rischio resta in dubbio quello che decideranno le banche d’affari sui giudizi di Piazza Affari; i rating e le indicazioni che vengono diffuse nei comunicati stampa proseguono come sempre in rotazione e non viene annunciata un disinteresse verso l’Italia che continua a raccogliere anche qualche giudizio positivo sui titoli a maggior capitalizzazione.

In effetti, tolto il settore bancario, di opportunità sull’azionario di casa sembra non ne manchino mai.

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