Il futuro degli investimenti in oro

L’oro è uno dei beni rifugio d’eccellenza, che non tende mai a svalutarsi, e i periodi di incertezza come quello attuale, sembrano sempre rafforzare questo genere di investimenti. Certamente le previsioni sono verso l’alto, ma è sempre meglio approfondire per non dare versioni semplicistiche che potrebbero non avverarsi a causa di valutazioni parziali o troppo superficiali.

In effetti le previsioni che furono fatte per l’anno appena passato, vedevano il metallo giallo al ribasso, e invece l’andamento è stato stabile, con l’oro che ha mantenuto bene le sue quotazioni. Dobbiamo quindi valutare bene il momento, che vede grande incertezza sui mercati, in attesa anche delle decisioni delle banche centrali, sempre influenti sulla quotazione dei beni rifugio.

In particolare è previsto il rialzo dei tassi da parte della Federal Reserve, e questo dovrebbe far alzare, o mantenere stabile, la quotazione dell’oro. Anche un certa immobilità dei mercati, prevista almeno per il primo semestre del 2017, dovrebbe contribuire al rialzo dell’oro, così come una diminuzione dei principali titoli statali sui mercati, che portano gli investitori ad una maggiore domanda di oro.

Come letto, abbiamo sempre utilizzato il condizionale, dato il delicato momento, soprattutto europeo, con le banche italiane, e non solo, in estrema sofferenza, che potrebbero coinvolgere tutti i mercati. Intanto Basilea III è stata nuovamente rinviata.

Le previsioni sui prezzi dei metalli preziosi per il 2014 e il 2015

Par6689601Investire sui metalli preziosi si è rivelato produttivo negli ultimi periodi, ma la situazione del mercato è in cambiamento e il discorso è da concentrare sullo specifico settore. Vediamo quali sono le proiezioni rispetto al movimento dei prezzi dei metalli preziosi per il 2014 e il 2015 da parte degli esperti di SoGen.

Oro. Il probabile rafforzamento del dollaro, che dovrebbe scaturire dalle scelte della Fed e della Bank of Japan, potrebbero avere una influenza sull’oro causandone il ribasso del prezzo. La crescita della produzione per il 2013 è data in leggero aumento e per il 2014 la quotazione dell’oro dovrebbe essere di 1.125 dollari l’oncia. In ribasso, quindi, rispetto ai 1.400 dollari del 2013. Per il 2015 è previsto un ulteriore ribasso a 1.100.

Argento. Anche per l’argento le indicazioni sono di un ribasso sostanzioso, considerando anche la correlazione con l’oro. Si registra uno scarso interesse degli investitori, per il 2013 è previsto un aumento della produzione e il prezzo per il 2014 dovrebbe essere di 19 dollari l’oncia. Nel 2013 il prezzo dell’argento era di 24 dollari l’oncia.

Platino. Non si aspettano grandi variazioni per il platino. I maggiori controlli sull’inquinamento in Cina dovrebbe portare a una maggiore domanda di convertitori catalitici con conseguente minore offerta per il platino. Per il 2014 la quotazione dovrebbe essere di 1.525 dollari l’oncia. Nel 2013 è di 1.6000 l’oncia e per il 2015 è prevista una crescita a 1.590 dollari l’oncia.

Palladio. Previsioni di crescita per il prezzo del palladio con conseguente interesse degli investitori. Da gennaio il palladio è l’unico tra i metalli preziosi ad avere un andamento in crescita con il +4,8%, mentre nel confronto dei 12 mesi e a +14,8%. Per il 2014 il prezzo dovrebbe essere di 835 dollari l’oncia. Nel 2013 era di 740 l’oncia e nel 2015 è previsto a 850 dollari.

Prezzo Oro scende a 1700

Duro colpo per il future sull’Oro; durante la giornata del 29 Febbraio il prezzo dell’oro ha visto un calo netto del 5.12% con il passaggio da quota 1780 a quota 1696 in poche ore. L’evento cambia le previsioni di medio periodo e costringe a rivedere anche il quadro generale di lungo periodo, visto che il top a quota 1800 doveva essere già raggiunto e superato per il mantenimento dell’up-trend. Il top assoluto del future sull’oro dello scorso 6 Settembre oltre quota 1920 punti rappresenta il target di lungo periodo, o forse bisogna dire rappresentava; la revisione del movimento infatti elimina questo punto dai grafici per inserire un più modesto 1850 da raggiungere entro la fine di Aprile per evitare di assistere al più grande crollo nel prezzo del metallo prezioso che la storia ricordi.

Investimenti in Oro a rischio

Se nel lungo periodo l’Oro non cambia la sua posizione di prodotto “difensivo” contro le speculazioni e la crisi, nel breve e nel medio la situazione è ben diversa e chi cerca guadagni in periodi di tempo piuttosto stretti potrebbe al momento avere problemi con l’oro in acquisto.

Il top sfiorato lo scorso settembre vicino a 1950 punti sul future continuo del Gold è stato il punto in cui è iniziato il crollo verticale che ha fatto uscire dal mercato tutti gli investitori di un certo arco temporale che lavorano a stop-loss stretti; il bottom 400 punti sotto circa ha sostenuto l’andamento dell’Oro che però da Ottobre scorso ad oggi ha stretto il range di interesse disegnando swing pericolosi e perdendo continuità nel prezzo.

Previsioni Oro Febbraio 2012

Fare previsioni sull’Oro di Febbraio 2012 potrebbe essere complicato dal punto di vista grafico visto che l’andamento ultimamente contrasta con i segnali precedenti formati sul grafico daily. Probabilmente la situazione generale sarà completamente da rivedere a breve ma per il momento con gli elementi che si hanno le previsioni convergono più o meno tutte su un’unica visione dell’immediato futuro.

Siamo ancora inseriti in un range ad ampio spettro che vede il Gold compreso tra 1540 circa e 1800; questi sono i livelli estremi di trading di lunghissimo periodo, ma se effettivamente inizierà una fase discendente vista la distanza con il supporto indicato sarebbe bene prenderne parte almeno fino a 1540 che in ottica di medio-breve periodo diventa un target.

Investire in Platino 2012

Come ulteriore dimostrazione che il mercato finanziario è ben distante dall’economia reale (ma solo per certi strumenti, come abbiamo già visto) c’è il grafico del Platino dal 1970 ad oggi. Innanzitutto diciamo che si tratta di un metallo con proprietà estremamente interessanti (il terzo più duttile dopo oro e argento) ed il campo di impiego è veramente ampio visto l’ottimo rapporto qualità/reperibilità del metallo.

Dai gioiellieri fino arrivare ai dispositivi anti-inquinamento delle automobili passando anche per le applicazioni in elettronica; questo ed altro dipende dalla disponibilità e dal prezzo del Platino che negli ultimi anni ha “sofferto” del movimento rialzista che ha interessato gran parte dei mercati.

In realtà l’aumento di prezzo dal 2000 circa è stato assolutamente sensato visto che l’economia dopo il crollo delle Torri Gemelle del 2001 ha avuto un momento di fortissima espansione dal 2003 fino alla crisi dei sub-prime. Il prezzo del Platino però come vediamo dal grafico di lunghissimo periodo ha un andamento decisamente diverso rispetto alle altre commodities trattate; il range di interesse non è mai definibile con precisione e le “mini-bolle” speculative non sono regolari come l’andamento ciclico.

Investire in Argento nel 2012

Già abbiamo discusso di come investire in Oro e di quali sono le previsioni sul prezzo per questo 2012; l’offerta estremamente ampia e la sicurezza condivisa nelle possibilità di crescita continua contrastano fortemente con l’andamento generale della finanza e questo contribuisce ad aumentare il rischio di ogni singolo investimento.

L’unico modo conosciuto e consolidato per diminuire il rischio senza cambiare per forza ambito è quello di differenziare gli investimenti quanto più possibile seguendo le previsioni. Per dividere in due il rischio legato ad un investimento sull’oro, si può fare riferimento al Silver (l’argento appunto) che pur seguendo spesso l’Oro stesso nei movimenti di prezzo ha una situazione di medio periodo estremamente diversa che costringe a seguire un’analisi su misura.

Investire in Oro 2012

Argento: la nuova scommessa per il 2012 dopo l’Oro

Se l’oro ha fatto sognare gli investitori durante l’anno corrente (anche se effettivamente sono almeno 10 anni che sale regolarmente ma, forse a causa della crisi, oggi fa’ più notizia del solito) nel 2012 su cosa bisogna puntare nel mercato dei Preziosi? Secondo Thomson Reuters GFMS, non ci sono dubbi: nel 2012 bisognerà puntare sul Silver (l’Argento) che promette scintille.

Effettivamente guardando i grafici anche il Silver sale da circa 10 anni con costanza e se non fosse per il cambio di direzione della seconda metà del 2011 il grafico sarebbe praticamente sovrapponibile a quello dell’Oro sia per tempi che per estensioni. La divergenza, che in ambito tecnico viene considerata moltissimo sui mercati correlati come questi due, potrebbe avere diversi sviluppi ovviamente ed i livelli di interesse che verranno toccati confermeranno una previsione piuttosto che l’altra nel medio-lungo periodo.

Gold: reazione del future, ma up-trend ancora lontano

Del rally rialzista che ha portato il Gold in poco tempo a segnare nuovi massimi assoluti intorno a quota 1900 è rimasto ben poco dopo l’ultimo crollo messo a segno nel mese di Settembre; anche se in realtà la situazione è ben lontana dall’essere negativa, il parere diffuso è che la crescita sia ormai finita e quindi è tempo di vendere le posizioni aperte ed eventualmente puntare su un ribasso.

La tenuta della dinamica verde durante il test di fine Settembre ben visibile nel grafico a lato ha riacceso le speranze di rivedere i massimi assoluti in chi ha comprato proprio intorno a quella quota, sbagliando completamente timing di ingresso (e sicuramente non sono pochi) ma la realtà dei fatti è che attualmente le aspettative di crescita più ottimistiche si fermano a 1800 e continua a prevalere l’ipotesi di ritracciamento di medio periodo assimilabile ad un’onda di Eliott di correzione.

Gold future: il prezzo dell’Oro ha raggiunto il suo massimo?

Bolla speculativa? Ancora non si capisce. Questa comunque è la giusta domanda da porsi in questo momento, guardando il grafico giornaliero del Gold future; dopo essere arrivato poco oltre quota 1900 il prezzo dell’oro è declinato velocemente fin poco sotto 1550 facendo pensare che quella che è stata definita una bolla speculativa al pari di quella del Crude Oil fosse ormai giunta al termine e gli short avrebbero cominciato a dare i loro frutti.

Pur avendo cancellato un mese di rialzi, la discesa avuta dal top di inizio Settembre non ha ancora cambiato le carte in tavola; per girare un trend di lungo periodo serve ben altro che una discesa di questa entità che ha dato seguito semplicemente ad un doppio massimo sul top assoluto con break-away point a 1750 e target a 1610. Quello a cui si allude è una serie di swing settimanali che diano indicazioni più chiare (anche se poco immediate) oppure più rapidamente un crollo verticale sotto a 1600 che dia inizio al “sell-off” che ci si aspetta alla fine di una bolla.

Non solo Oro: brilla anche l’Argento

Il riversamento di capitali nel Mercato dell’Oro dovuto in gran parte alla sfiducia mostrata dagli investitori verso l’azionario non è la sola conseguenza del periodo fortemente critico che stiamo attraversando in questo 2011, che potrebbe chiudere veramente male gli ultimi mesi rimasti (sull’azionario, si intende). Gli analisti concentrano le previsioni sull’Argento dopo aver passato in rassegna l’Oro concludendo l’analisi positivamente per questo fine 2011.

Il Silver ha attraversato una fase di fortissima crescita tra Marzo e Aprile 2011, quando ha toccato l’apice a ridosso dei 50 Dollari (con riferimento al future continuo quotato sul Comex) per poi scendere vertiginosamente tra la fine di Aprile e l’inizio di Maggio, stabilizzando il prezzo intorno ai 35 dollari e ricominciando a salire dopo Giugno.