Oro perde il 34% nel primo semestre 2013

oroE’ stato un “semestre nero” per le quotazioni dell’oro, che dopo dodici anni consecutivi di rialzi deve accusare la prima pesante battuta d’arresto. La performance registrata nei primi sei mesi dell’anno è molto negativa: -34%. Ieri l’oro è sceso fino a 1.180 dollari l’oncia, il livello più basso da agosto 2010. Tuttavia, da questi livelli sono scattati una serie di realizzi che hanno favorito il rimbalzo del metallo, che è riuscito a chiudere l’ultima seduta di giugno con un rialzo che sfiora il 3%.

Scommesse rialziste sull’oro

oro-bene-rifugioNel corso degli ultimi giorni gli hedge fund hanno aumentato le proprie posizioni rialziste sull’oro. A sostenerlo sono le valutazioni sugli ultimi dati diffusi alla stampa ad opera dell’americana Commodity Futures Trading Commission (Cftm), che confermano un buon trend di “scommessa” sulle quotazioni del lingotto. Valutazioni che invertono almeno parzialmente quanto maturato negli ultimi mesi, e che sembrano aprire una nuova stagione della “corsa all’oro”.

Previsioni metalli 2013 – 2015 Barclays

Barclays, una delle banche più importanti d’Europa, ha formulato una interessante panoramica previsionale sull’andamento futuro delle quotazioni dei metalli. Cominciando dall’oro, gli analisti della banca ricordano come il metallo giallo abbia beneficiato delle incertezze legate al piano di emergenza del governo di Cipro, e come le stime siano ora pari a 1.646 dollari/oncia nel 2013, considerato che gli elementi che nel recente passato hanno spinto i prezzi del metallo sembrano ora affievolirsi.

Oro può salire sopra 1.800$ con riconferma Obama

La rielezione di Barack Obama a presidente degli Stati Uniti d’America ha avuto un effetto molto positivo sulla quotazione dell’oro, che è tornato a salire con decisione dopo aver sperimentato un trend discendente di un mese da inizio ottobre a inizio novembre. La scorsa settimana l’oro ha chiuso con un rialzo superiore al 3% su base weekly, tornando sopra 1.730 dollari l’oncia dopo aver toccato il minimo più basso degli ultimi due mesi in area 1.672 dollari l’oncia. Il massimo di inizio ottobre scorso di 1.796 dollari è ancora distante, ma ora le prospettive sono tornate nettamente positive.

L’oro si è apprezzato molto nonostante la forza mostrata dal dollaro americano nelle ultime sedute. Infatti, il metallo giallo è storicamente legato da una correlazione inversa con il biglietto verde ma negli ultimi giorni si è assistito a un meccanismo di decorrelazione. Secondo Michiyoshi Kato, presidente di Mizuho Corporate Bank, “con Obama la politica monetaria resterà espansiva anche nei prossimi anni, favorendo uno scenario economico inflattivo e ribassista per la divisa americana che si rifletterà in un allungo dei corsi per il lingotto”.

Secondo le rilevazioni Bloomberg, il target medio sull’oro delle banche d’affari e dei broker internazionali stimato per il 2013 è aumentato a 1.840 dollari l’oncia. Ciò vuol dire che l’oro ha al momento un potenziale upside del 6% rispetto ai valori correnti che si aggirano intorno a 1.736 dollari l’oncia. Tuttavia, alcune banche d’affari si sono anche spinte oltre affermando di aspettarsi quotazioni tra 1.900 dollari e 2.000 dollari l’oncia entro metà 2013. Indicazioni rialziste arrivano anche dagli Etp, che detengono oro fisico in grado di coprire circa un anno di produzione mineraria.

Intanto, dalla Cina arrivano importanti indicazioni sul fronte della domanda. L’import cinese di oro da Hong Kong è cresciuto del 30% rispetto al mese precedente e del 23% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, sfiorando quota 70 tonnellate. L’oro sta diventando sempre più un asset strategico nelle scelte di asset allocation di Pechino, che sta diminuendo il peso in dollari americani. Secondo le stime di Gfms, società di consulenza leader del settore, la domanda cinese supererà quella indiana nel 2012 diventando la prima a livello gobale.

Investimenti in Oro a rischio

Se nel lungo periodo l’Oro non cambia la sua posizione di prodotto “difensivo” contro le speculazioni e la crisi, nel breve e nel medio la situazione è ben diversa e chi cerca guadagni in periodi di tempo piuttosto stretti potrebbe al momento avere problemi con l’oro in acquisto.

Il top sfiorato lo scorso settembre vicino a 1950 punti sul future continuo del Gold è stato il punto in cui è iniziato il crollo verticale che ha fatto uscire dal mercato tutti gli investitori di un certo arco temporale che lavorano a stop-loss stretti; il bottom 400 punti sotto circa ha sostenuto l’andamento dell’Oro che però da Ottobre scorso ad oggi ha stretto il range di interesse disegnando swing pericolosi e perdendo continuità nel prezzo.

Previsioni Oro Febbraio 2012

Fare previsioni sull’Oro di Febbraio 2012 potrebbe essere complicato dal punto di vista grafico visto che l’andamento ultimamente contrasta con i segnali precedenti formati sul grafico daily. Probabilmente la situazione generale sarà completamente da rivedere a breve ma per il momento con gli elementi che si hanno le previsioni convergono più o meno tutte su un’unica visione dell’immediato futuro.

Siamo ancora inseriti in un range ad ampio spettro che vede il Gold compreso tra 1540 circa e 1800; questi sono i livelli estremi di trading di lunghissimo periodo, ma se effettivamente inizierà una fase discendente vista la distanza con il supporto indicato sarebbe bene prenderne parte almeno fino a 1540 che in ottica di medio-breve periodo diventa un target.

Gold: reazione del future, ma up-trend ancora lontano

Del rally rialzista che ha portato il Gold in poco tempo a segnare nuovi massimi assoluti intorno a quota 1900 è rimasto ben poco dopo l’ultimo crollo messo a segno nel mese di Settembre; anche se in realtà la situazione è ben lontana dall’essere negativa, il parere diffuso è che la crescita sia ormai finita e quindi è tempo di vendere le posizioni aperte ed eventualmente puntare su un ribasso.

La tenuta della dinamica verde durante il test di fine Settembre ben visibile nel grafico a lato ha riacceso le speranze di rivedere i massimi assoluti in chi ha comprato proprio intorno a quella quota, sbagliando completamente timing di ingresso (e sicuramente non sono pochi) ma la realtà dei fatti è che attualmente le aspettative di crescita più ottimistiche si fermano a 1800 e continua a prevalere l’ipotesi di ritracciamento di medio periodo assimilabile ad un’onda di Eliott di correzione.

Gold future: il prezzo dell’Oro ha raggiunto il suo massimo?

Bolla speculativa? Ancora non si capisce. Questa comunque è la giusta domanda da porsi in questo momento, guardando il grafico giornaliero del Gold future; dopo essere arrivato poco oltre quota 1900 il prezzo dell’oro è declinato velocemente fin poco sotto 1550 facendo pensare che quella che è stata definita una bolla speculativa al pari di quella del Crude Oil fosse ormai giunta al termine e gli short avrebbero cominciato a dare i loro frutti.

Pur avendo cancellato un mese di rialzi, la discesa avuta dal top di inizio Settembre non ha ancora cambiato le carte in tavola; per girare un trend di lungo periodo serve ben altro che una discesa di questa entità che ha dato seguito semplicemente ad un doppio massimo sul top assoluto con break-away point a 1750 e target a 1610. Quello a cui si allude è una serie di swing settimanali che diano indicazioni più chiare (anche se poco immediate) oppure più rapidamente un crollo verticale sotto a 1600 che dia inizio al “sell-off” che ci si aspetta alla fine di una bolla.