Eni sigla in Regno Unito accordo per giacimento Deborah

Nell’Europa nord occidentale in futuro sia la flessibilità del mercato del gas, sia la sicurezza degli approvvigionamenti, potranno aumentare grazie ad un accordo che il colosso energetico italiano Eni ha siglato ed ha annunciato nei giorni scorsi con l’ente demaniale britannico, il Crown Estate. L’accordo, nello specifico, consiste nell’uso, quale sito di stoccaggio, del cosiddetto giacimento Deborah per quello che, in accordo con quanto sottolineato venerdì scorso proprio dalla società del cane a sei zampe con una nota, rappresenta in oltre 25 anni il primo accordo concluso nel Regno unito con l’ente demaniale britannico per i giacimenti esausti offshore su vasta scala.

Nel dettaglio Deborah, che è uno dei giacimenti del complesso a gas di Hewett, si trova nel Regno Unito a largo di Bacton, ad una distanza pari a circa 25 miglia, ed individua un sito ideale per lo stoccaggio di gas in virtù di collegamenti eccellenti sia verso il mercato europeo del gas del Nord Ovest del Vecchio Continente, sia con i principali centri di domanda del gas nel Paese britannico attraverso proprio il terminale di Bacton.

Inoltre, dal “DECC“, il Dipartimento per l’Energia e il Cambiamento climatico del Regno Unito, Eni si è altresì aggiudicata una licenza per lo stoccaggio di gas; trattasi, nello specifico, nell’ambito del provvedimento legislativo avente come obiettivo quello di stimolare lo sviluppo delle attività offshore, ovverosia l’Energy Act risalente al 2008, della prima licenza nel Mare del Nord.

La società del cane a sei zampe, infine, ha fatto presente come alla base della Decisione Finale dell’Investimento di Eni, che è attesa per il primo trimestre del prossimo anno, ci siano sia gli accordi siglati, sia le autorizzazioni ottenute dalle autorità, tra cui anche quella che è stata rilasciata, per la pianificazione delle attività alla fine dello scorso mese di settembre, dal North Norfolk District Council.

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