Eni in Norvegia scopre giacimento idrocarburi

In Norvegia, ed in particolare nel Mare di Barents, il colosso energetico italiano Eni ha reso noto venerdì scorso, 1 aprile 2011, d’aver effettuato una importante scoperta di idrocarburi; trattasi, nello specifico, della perforazione di un pozzo che si trova all’incirca a 150 chilometri a nord ovest del giacimento petrolifero di Goliat; la scoperta, che è stata denominata “Skrugard“, è avvenuta ad una profondità d’acqua pari a 373 metri, dove è stata rilevata una significativa colonna di idrocarburi. Con una nota ufficiale la società del cane a sei zampe ha fatto sapere che le operazioni di perforazione sono ancora in corso di completamento, e che a regime il pozzo esplorativo avrà una profondità pari a 2.250 metri.

Eni in Norvegia vanta una presenza dal lontano 1965 a fronte della produzione, al giorno d’oggi, di 130 mila barili circa giornalieri di olio equivalente. Eni, la cui operatività nell’area avviene attraverso la Eni Norge, vanta anche la partecipazione in altre licenze, tra cui i campi Urd, Ekofisk, Mikkel, Norne, Kristin, Heidrun e Åsgard. Per quel che riguarda la scoperta “Skrugard”, Eni ha fatto presente come i campioni ed i dati acquisiti abbiano confermato la presenza di una colonna di olio pari a 90 metri, ed una colonna di gas pari a 33 metri. Nel sottolineare inoltre come a breve si procederà a mettere a punto una campagna di delineazione dell’importante scoperta, la società del cane a sei zampe stima che dal nuovo giacimento potranno essere recuperate risorse energetiche pari all’incirca in via preliminare tra i 150 ed i 250 milioni di barili di olio equivalente.

La nuova scoperta del giacimento di idrocarburi, inoltre, è in grado di offrire anche un potenziale minerario addizionale tale da poter arrivare complessivamente a 500 milioni di barili. Nel complesso con questa scoperta Eni rafforza la sua presenta in Norvegia a conferma di una leadership nell’area assieme a quella della Statoil.

Lascia un commento