Lottomatica emette bond da 500 milioni

Il consiglio di amministrazione di Lottomatica ha approvato nella giornata di ieri l’emissione di un senior bond non convertibile riservato a investitori istituzionali per un controvalore massimo pari a 500 milioni di euro. L’eurobond dovrebbe essere emesso a breve e sarà garantito da Invest Games Sa, Gtech holdings, Gtech Corp e Gtech Rhode Island. Nel comunicato della società dei giochi italiana si legge che l’emissione obbligazionaria servirà a rifinanziare una parte dell’indebitamento del gruppo e a sostenere le attività generali del gruppo.

Investire sulla Cina: i bond di Baidu

Baidu è il principale motore di ricerca in lingua cinese, la variante di Google per quel che riguarda l’ex Impero Celeste: visto che è stato suggerito di investire in Google a ottobre 2012, il mese di novembre può diventare invece l’occasione per puntare su questa alternativa asiatica. In effetti, la compagnia di Pechino ha provveduto a emettere 1,5 miliardi di dollari in titoli obbligazionari, con due scadenze specifiche, vale a dire cinque e dieci anni. Volendo essere ancora più precisi, comunque, l’offerta in questione è stata riservata principalmente agli investitori americani, come si può evincere dalla denominazione in moneta verde. Può essere conveniente un investimento di tale tipo?

Henderson lancia il segmento high-yield in euro

Henderson Global Investors, società finanziaria che fa parte dell’omonimo gruppo irlandese, ha deciso di lanciare un nuovo segmento relativo ai bond denominati in euro e dall’alto rendimento: il nome del comparto in questione fa già intendere molte caratteristiche, vale a dire Henderson Horizon Euro High Yield Bond. Non si sta parlando di una compagnia qualsiasi, visto che pochi giorni fa è stata inclusa tra i migliori gestori al mondo del 2012 secondo Citywire. Entrando maggiormente nel dettaglio, c’è da dire che la gestione del comparto sarà assegnato al team che si occupa del reddito fisso, mentre la guida vera e propria spetterà a due persone, vale a dire Stephen Thariyan e Chris Bullock.

Migliori bond ad alto rendimento con cedole superiori all’8%

I bond ad alto rendimento (detti anche high yield bond) sono titoli obbligazionari maggiormente speculativi, in quanto presentano rating bassi nella scala di valutazione di Standard & Poor’s (BBB-), Fitch (BBB-) e Moody’s (Ba3). A fronte di un elevato rischio tassi e di emittente, offrono cedole che spesso toccano addirittura il 10%. Se lo scorso anno le emissioni di bond ad alto rendimento avevano raggiunto i 241 miliardi di euro (una cifra considerata molto alta), quest’anno il mercato degli high yield bond dovrebbe toccare 350 miliardi di dollari.

Investire in obbligazioni americane nel 2013 secondo Ing

L’economia americana sta fornendo buone indicazioni nelle ultime settimane, sebbene la crescita continui ad avvenire a ritmi modesti e l’occupazione resti su livelli preoccupanti. A seguito della riconferma di Barack Obama alla Casa Bianca, non ci saranno cambiamenti nelle strategie di politica monetaria della Federal Reserve, che continuerà a mantenere i tassi di interesse ai minimi storici e i rendimenti di Treasury Bond su livelli molto bassi. Questo contesto dovrebbe favorire ancora per molto tempo le obbligazioni societarie americane.

Emissioni record di corporate bond europei a settembre 2012

Lo scorso settembre è stato un mese record per il mercato dei corporate bond emessi da società non finanziarie. Infatti, secondo quanto comunicato dalla Banca Centrale Europea c’è stato un aumento del 13,5% delle emissioni obbligazionarie societarie, meglio dell’incremento del 10,6% registrato ad agosto. Un aumento tale dei collocamenti delle obbligazioni societarie non si riscontrava ormai da due anni. Secondo gli esperti dell’Eurotower questo boom di emissioni è dovuto ad un cambiamento importante nel mercato del credito in Europa.

Perché conviene investire in bond nel 2013 secondo Jp Morgan Am

La conferma di Barack Obama alla Casa Bianca potrebbe essere un fattore chiave del possibile successo del mercato dei bond anche nel 2013, dopo che dall’estate scorsa è partito un robusto rally di titoli governativi e corporate bond. Nonostante la corsa degli ultimi mesi, alcuni gestori continuano a puntare forte sui bond. La rielezione di Obama potrebbe avere effetti positivi, in quanto la politica monetaria ultra-espansiva della Federal Reserve non sarà modificata fino al 2015. Inoltre, proseguiranno le iniezioni di liquidità fin quando non si raggiungeranno livelli di occupazione soddisfacenti.

Bond Fiat a 4 anni in franchi svizzeri cedola 5,25%

Fiat ha lanciato un nuovo bond denominato in una moneta diversa dall’euro. La casa automobilistica torinese ha emesso un bond da 400 milioni di franchi svizzeri (al cambio attuale poco più di 331 milioni di euro) con scadenza 23 novembre 2016 e cedola annua lorda del 5,25%. Non è la prima volta che una società italiana di rande caratura internazionale decide di lanciare un bond denominato nella valuta elvetica. Infatti, in precedenza anche Enel aveva fatto questa scelta, ma è sempre Fiat la maggiore protagonista con altre due emissioni prima di quella di ieri.

Volkswagen si affida a bond convertibili triennali

Volkswagen, maggior casa automobilistica dell’intero continente europeo, si è affidata ai titoli obbligazionari convertibili per soddisfare le sue ultime esigenze finanziarie: l’ultima offerta di questo tipo prevede un importo pari a 2,5 miliardi di euro, con gli strumenti che si convertiranno in maniera automatica in azioni alla scadenza, così da aumentare la liquidità relativa agli acquisti di Porsche e Ducati. Di solito si parla del colosso di Wolfsburg anche in relazione ad altri strumenti finanziari, visto che lo scorso mese di giugno JPMorgan e Volkswagen guidavano le vendite di Abs. I nuovi titoli prevedono una scadenza triennale, con il pagamento di una cedola annuale pari al 5,5%.

Quali rischi dalle future emissioni di obbligazioni societarie

Il 2012 sarà ricordato come l’anno record per le emissioni di obbligazioni societarie. Secondo le rilevazioni di Thomson Reuters, aggiornate al 31 ottobre 2012, nei primi dieci mesi dell’anno le emissioni di corporate bond hanno già superato quota 2.800 miliardi di dollari per un incremento del 12% rispetto allo stesso periodo del 2011. Secondo Ubs Investment Research il trend di crescita non si fermerà di certo a novembre, che storicamente è un mese in cui le aziende preferiscono completare in anticipo i programmi di finanziamento prima della chiusura di bilancio di fine anno.

Il 2012 sarà anno record per i corporate bond

La continua immissione di liquidità sui mercati da parte delle principali banche centrali, in primis Federal Reserve e Bank of Japan, sta spingendo le emissioni di obbligazioni societarie a livelli record. Secondo un’analisi di Bloomberg ci stiamo avvicinando a un record di emissioni per i corporate bond stimate a 3,3 trilioni di dollari, ovvero un importo in grado di sfidare i record del 2009. La politica monetaria ultra-espansiva delle grandi banche centrali ha fatto tornare un forte appetito per il rischio da parte degli investitori, in particolare sui bond ad alto rendimento.

Rischio bolla sui junk bond americani

La politica monetaria ultra-espansiva della Federal Reserve inizia a mostrare le sue prime controindicazioni. Basta osservare il mercato delle obbligazioni ad alto rendimento, che negli Stati Uniti stanno vivendo un vero e proprio anno record. Da inizio 2012 le emissioni di junk bond, ovvero titoli “spazzatura”, hanno toccato il record di sempre di 293 miliardi di dollari contro i 249 miliardi di dollari collocati in tutto l’arco del 2011. Se non dovessero esserci particolari cambiamenti nel trend, da qui a fine anno si potrebbe tranquillamente raggiungere la soglia dei 400 miliardi di dollari.

Perché investire sui bond high-yield europei secondo Oddo Am

Il mercato europeo delle obbligazioni ad alto rendimento (high yield bond) ha ottenuto paradossalmente un grande vantaggio dall’ondata di downgrade sugli stati sovrani del vecchio continente avvenuta negli ultimi mesi, in particolar modo nelle fasi più calde della crisi del debito in Europa. Secondo Muriel Blanchier, money manager per il comparto obbligazionario per Oddo Asset Management, “il downgrading degli stati ha comportato quasi automaticamente la riduzione del merito di credito di aziende solide e con bilanci sostanzialmente in ordine”.

Ubi Banca colloca bond senior triennale per 750 milioni

Ubi Banca torna sul mercato del debito dopo oltre un anno e l’accoglienza degli investitori è senza dubbio molto positiva. L’isituto di credito ha annunciato di aver collocato un bond senior a 3 anni al tasso fisso del 3,75% per un importo complessivo di 750 milioni di euro. L’ultima emissione obbligazionaria di tipo senior era stata lanciata nell’aprile 2011, ovvero prima che scoppiasse la crisi dei debiti sovrani europei e prima che il settore bancario italiano finisse sotto scacco della speculazione internazionale.