Equita Sim consiglia: azioni per resistere alla nuova recessione

Tanti sono i consigli degli istituzionali, dei personaggi famosi e delle banche d’affari in questo momento di grande tensione per la paura dell’avvio di una nuova fase di crisi globale. Anche Equita Sim non si tira indietro ed esegue un test sul listino italiano per trovare quei titoli che, nell’eventualità di un nuovo crollo dei listini, hanno più probabilità di tenere il prezzo di Mercato riducendo le perdite al minimo. Ovviamente la ricerca mette in evidenza anche quei titoli da evitare assolutamente, ed i risultati sono molto interessanti; tra i consigliati per la rotazione del proprio portafoglio troviamo Pirelli, Prysmian, Eni (sempre tra  le preferite) Telecom Italia (anche se qui avremo da ridire) e Atlantia.

Al contrario, gli analisti sconsigliano vivamente di avere in portafoglio Ansaldo Sts, Danieli, Saipem, Campari, Marr, Tod’s, Diasorin, Recordati e Save perchè in caso di nuova recessione saranno quelli più esposti alle vendite.

Tsmc lancia dei nuovi bond a cinque e sette anni

La Taiwan Semiconductor Manufacturing Company può vantare due record, vale a dire quello di maggiore fonderia al mondo per quel che riguarda i semiconduttori e quello di più grande società produttrice di chip in relazione al reddito conseguito ogni anno: ebbene, il nome della compagnia asiatica è tornato alla ribalta in queste ore a causa di una importante operazione finanziaria che la riguarda da vicino. In effetti, la società, la quale ha sede presso l’Hsinchu Science Park, ha deciso di vendere ben diciotto miliardi di nuovi dollari taiwanesi (circa 621 milioni di dollari americani) in titoli obbligazionari, così come è emerso da uno dei soggetti incaricati della sottoscrizione a cui stiamo facendo riferimento. Come è stata strutturata di preciso questa vendita?

Spread bund-btp: è solo una “bolla” o salirà ancora?

Grandi salite e grandi discese, acquisti di massa e sell-off vertiginosi…questo è diventato il Mercato, riportando gli orologi indietro fino al 2008 quando per mesi interi su tutti gli strumenti finanziari l’altalena di rialzi e ribassi aveva costretto i più a cedere sotto la pressione psicologica di variazioni da capogiro.

Azionari in subbuglio, commodities veloci nei movimenti e valute che prendono il fiato dopo mesi di alta volatilità, pronte a ricominciare da un momento all’altro. E lo spread btp-bund tanto discusso nelle ultime settimane? Sembra non fare eccezione.

Dai grafici si vede come nell’ultimo anno lo spread si è mosso tra l’1% ed il 2% senza particolari movimenti direzionali; la stabilità dei titoli di stato italiani paragonati al Bund decennale come punto di riferimento per quanto riguarda la sicurezza e la stabilità, non ha tradito gli investitori fino a pochi mesi fa’, quando l’allargamento dello spread ha messo sull’attenti gli investitori.

Poste Italiane: la soluzione di Postafuturo Certo 2011

È possibile proteggere i risparmi accumulati durante tutta la vita e guadagnarci sopra una somma interessante? Le Poste Italiane hanno progettato un prodotto che viene incontro a queste due esigenze fondamentali: si tratta di Postafuturo Certo 2011, dunque uno strumento introdotto proprio nel corso di quest’anno. Quali sono le sue caratteristiche peculiari? Se si dovesse riassumere il tutto, si potrebbe parlare in sintesi di una opportuna garanzia del capitale che è stato investito e di una certezza importante per quel che concerne la rivalutazione che avviene ogni anno. Postafuturo Certo viene consigliata, in particolare, per quei soggetti che hanno intenzione di assicurare, sia ai propri cari che direttamente a loro stessi. In pratica, questa protezione non è altro che un contratto di stampo assicurativo che è in grado di offrire la certezza di un rendimento minimo garantito e la sicurezza di un capitale che si rivaluta, ovviamente prendendo sempre spunto dal rendimento messo a disposizione dalla Gestione Separata delle Poste.

Ansaldo STS vince gara per sistemi di segnalamento

Nuova commessa in casa Ansaldo STS, società quotata in Borsa a Piazza Affari ed appartenente al Gruppo Finmeccanica. In data odierna, giovedì 18 agosto del 2011, Ansaldo STS ha infatti reso noto d’essersi aggiudicata la gara Berlino-Rostock per i sistemi di segnalamento ERTMS/ETCS 2. Trattasi, nello specifico, di una commessa che ha un controvalore pari a quasi 14 milioni di euro, e che rientra nell’ambito di un accordo quadro che nel corrente anno è stato stipulato tra Deutsche Bahn AG e Ansaldo STS Deutschland. La commessa prevede che, lungo la linea Rostock-Berlino, Ansaldo STS si occupi della fornitura, dell’installazione ma anche della messa in opera dei sistemi di segnalamento ERTMS/ETCS di livello 2. La linea, che fa parte del Trans-European Networks – Transport (TEN-T), unisce Rostock, che uno dei più importanti porti in Germania, con l’asse di trasporto che da Berlino porta fino a Palermo passando per Verona, Milano, Bologna, Napoli e Messina.

Pronti contro termine di Banca Sella: rendimenti e vantaggi

Un rendimento a tasso fisso, chiaro e certo, a fronte di un basso rischio e nessuna brutta sorpresa legata a variazioni ed oscillazioni di mercato lungo tutto il periodo di investimento. E’ questa la “sicurezza” offerta dai pronti contro termine, prodotti per investire la liquidità che offrono un tasso fisso, e che a scadenza restituiscono il capitale investito più gli interessi; il tutto fermo restando, è bene saperlo, che l’investimento non è svincolabile prima della scadenza prevista. Anche Sella.it propone alla propria clientela i Pronti Contro Termine, con sottostante i titoli di Stato, ad esempio i Bot, a fronte di una durata dell’investimento che parte da un minimo di uno ad un massimo di sei mesi in funzione della tipologia dell’emissione. Il tasso è fisso e predeterminato, quindi senza sorprese a scadenza quando si riceve il capitale più l’interesse noto alla stipula.

Sarkozy e Merkel blindano l’euro

Chi pensa di affondare l’euro con la speculazione, come visto oramai a più riprese da quasi due anni, rischia di scottarsi. Questo almeno stando alla posizione del Presidente francese Nicolas Sarkozy, e del cancelliere Angela Merkel in un vertice tanto atteso dai mercati. Insomma, come loro stessi hanno congiuntamente dichiarato, Francia, Germania e gli altri Paesi dell’Eurozona sono fermamente ed assolutamente determinati a difendere la moneta unica, ed a tal fine per l’Europa hanno proposto una governance comune, un governo europeo sovranazionale, forte ed autorevole, che prevenga sul nascere le crisi ma che soprattutto fornisca ai mercati credibilità di lungo periodo.

Lettera Bce: Codacons contro Trichet

Sembra che i provvedimenti contenuti nella nuova manovra finanziaria del Governo italiano, pari a complessivi 45 miliardi di euro, siano stati in qualche modo dettati a grandi linee dalla Bce, la Banca centrale europea attualmente presieduta da Jean Claude Trichet. Insomma, a conti fatti la Bce, intervenuta massicciamente in questi giorni sul MOT, il Mercato Obbligazionario Telematico, per comprare i nostri Btp, prima di agire ha voluto acquisire le giuste “garanzie” affinché l’Italia con la manovra riconquistasse la fiducia dei mercati azionari e di quelli obbligazionari. Chi segue i mercati avrà visto non a caso nei giorni scorsi come nel mirino siano prima finiti i Btp, e poi le azioni delle banche sul FTSE MIB, ovverosia sul listino milanese dei titoli a più elevata capitalizzazione.

Azioni: short selling, Consumatori valutano class action

Nei giorni scorsi la Consob, la Commissione Nazionale per le Società e la Borsa, ha imposto, per una durata pari a 15 giorni, il divieto del cosiddetto short selling, ovverosia la vendita allo scoperto di azioni. Questa decisione è maturata dopo la pesante speculazione finanziaria che ha colpito il nostro Paese, sia sulle azioni quotate a Piazza Affari, sia sui titoli di Stato italiani, a partire dai Btp, i Buoni del Tesoro Poliennali che rispetto al Bund avevano fatto registrare differenziali di rendimento fino a ben 400 punti base. Appena è circolata nelle sale operative l’indiscrezione relativa al blocco dello short selling, i mercati hanno cambiato direzione e sono risaliti di prepotenza. Ma si poteva evitare tutto ciò?

Polizze unit linked a premio unico di Unicredit

Una polizza di investimento e di risparmio, unit linked ed a premio unico, che non comporti caricamenti sui premi versati, che permetta ampia flessibilità nel poter variare nel tempo le proprie scelte, e che offra anche un bonus in caso di versamenti oltre una determinata soglia. Si presenta così “UniValore 2011“, la polizza unit linked a premio unico di Unicredit che, a fronte del versamento iniziale, offre comunque la possibilità di poter andare ad effettuare nel tempo dei conferimenti aggiuntivi; e se i versamenti partono da 50 mila euro, allora con UniValore 2011 a favore del titolare della polizza scatta un bonus.

Pensione integrativa col Credem

La nuova manovra finanziaria 2011 del Governo di centrodestra, pari a ben 45 miliardi di euro, dimostra come il futuro sia sempre più difficile per i lavoratori non solo negli anni di attività, ma anche dopo, ovverosia quando si tratta di andare ad incassare la liquidazione, il trattamento di fine rapporto per intenderci (Tfr), ed a percepire la pensione. Le pensioni, per quel che riguarda gli importi, non sono state toccate, ma comunque è stata anticipata la misura di equiparazione uomo-donna per quel che riguarda l’età pensionabile nel settore privato; così come possono esserci problemi nell’incasso del trattamento di fine rapporto (Tfr) che, in caso di pensionamento anticipato, stando alla manovra sarà riconosciuto al lavoratore solo dopo due anni.

Gruppo Save: Aeroporto Venezia, traffico record a luglio

A Venezia, l’aeroporto Marco Polo ha fatto registrare nello scorso mese di luglio del 2011 il nuovo record assoluto di passeggeri gestiti nello scalo. A darne notizia è stato il Gruppo Save S.p.A., quotato in Borsa a Piazza Affari, precisando che nel mese i passeggeri gestiti nello scalo sono stati quasi 1,03 milioni con un balzo del 40% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. E così, per volume di passeggeri, a Venezia l’aeroporto Marco Polo è il terzo scalo italiano prima di Milano Linate, e dopo Milano Malpensa e l’aeroporto di Roma Fiumicino. Il dato, in particolare, è stato rilevato dalla sommatoria del traffico generato nel mese da ogni compagnia aerea che opera sullo scalo aeroportuale Marco Polo, ma anche presso l’aeroporto di Treviso, dove attualmente, ed in particolare dallo scorso 1 giugno del 2011, ci sono operativi alcuni vettori a seguito dei lavori di manutenzione avviati sulla pista di volo. Il tutto a fronte di infrastrutture capaci di gestire giornalmente punte di traffico fino a quasi 40 mila passeggeri.

Tassa sulle rendite finanziarie al 20%. Titoli di Stato esclusi

Con la nuova manovra da 45 miliardi di euro del Governo di centrodestra, arriva in Italia l’armonizzazione della tassazione sulle rendite finanziarie. Innanzitutto, c’è da dire che nulla cambia per i titoli di Stato, che resteranno tassati, per quel che riguarda i rendimenti lordi, al 12,5%. Questo tra l’altro dovrebbe contribuire a rendere Bot, Ctz, Cct e Btp più appetibili rispetto ad investimenti comparabili per rischio e rendimento. Per tutti gli altri tipi di investimenti, invece, la manovra introduce l’innalzamento dell’aliquota dal 12,5% al 20%. La tassazione unica, quindi, inasprisce il prelievo su fondi, azioni ed obbligazioni, fino ad ora tassati al 12,5%, e lo alleggerisce invece sui depositi bancari e su quelli postali che sinora venivano tassati al 27%.

Biancamano: fatturato H1 2011 in crescita

Si è chiuso con un giro d’affari in buona crescita il primo semestre 2011 di Biancamano, società quotata in Borsa a Piazza Affari ed attiva nel settore del waste management. In particolare, i ricavi nel periodo sono cresciuti dell’8,6% a 140,8 milioni di euro rispetto ai 129,7 milioni di euro del periodo gennaio-giugno del 2010. Bene anche l’Ebit, cresciuto leggermente da 8,3 a 8,4 milioni di euro, mentre l’Ebitda segna un calo passando da 16,1 milioni a 15,6 milioni di euro. L’utile netto al 30 giugno del 2011 è positivo ma in calo rispetto allo stesso periodo dello scorso anno; si è infatti passati da 2,4 a 1,5 milioni di euro di profitti netti. Migliora la posizione finanziaria netta di Biancamano, a 123,2 milioni di euro al 30 giugno del 2011 rispetto ai 136,7 milioni di euro dello stesso periodo dello scorso anno; mentre c’è un leggero peggioramento rispetto ai 119,3 milioni di euro di posizione finanziaria netta al 31 dicembre del 2010.