Lettera Bce: Codacons contro Trichet

Sembra che i provvedimenti contenuti nella nuova manovra finanziaria del Governo italiano, pari a complessivi 45 miliardi di euro, siano stati in qualche modo dettati a grandi linee dalla Bce, la Banca centrale europea attualmente presieduta da Jean Claude Trichet. Insomma, a conti fatti la Bce, intervenuta massicciamente in questi giorni sul MOT, il Mercato Obbligazionario Telematico, per comprare i nostri Btp, prima di agire ha voluto acquisire le giuste “garanzie” affinché l’Italia con la manovra riconquistasse la fiducia dei mercati azionari e di quelli obbligazionari. Chi segue i mercati avrà visto non a caso nei giorni scorsi come nel mirino siano prima finiti i Btp, e poi le azioni delle banche sul FTSE MIB, ovverosia sul listino milanese dei titoli a più elevata capitalizzazione.

Ma può un organismo come la Banca centrale europea (Bce) imporre ad uno Stato sovrano misure lacrime e sangue come quelle che sono state varate provocando un abbassamento del tenore di vita medio dei cittadini italiani? Ebbene, al riguardo il Codacons sta pensando e valutando se con l’oramai nota, discussa e criticata lettera della Bce al Governo, non si prefiguri un qualche reato, tra qui quello di abuso d’atti d’ufficio e di violenza privata.

L’Associazione dei Consumatori e degli Utenti ha così dato mandato ai propri legali per verificare e rilevare se sia il caso di andare a presentare un esposto alla Procura della Repubblica di Roma, la quale è competente per territorio in quanto la lettera della Banca centrale europea è stata recapitata al Governo proprio nella Capitale. Il Codacons, quindi, senza “paura”, potrebbe mettersi contro Trichet. “Nessuno infatti per legge può imporre licenziamenti e interruzioni di rapporti lavorativi, in violazione di precise disposizioni costituzionali“, sostiene il Codacons, “e se ciò avviene accompagnato addirittura da minacce di tipo economico e finanziario ciò può integrare precise violazioni penali“.

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