Le mosse Bce hanno un buon effetto sui Titoli di Stato

Quella di ieri è stata una buonissima giornata per il mercato dei titoli di Stato. Una giornata caratterizzata da numerosi acquisti sui listini europei, in Borsa a New York e sul mercato stesso dei titoli. Il differenziale tra quelli italiani e quelli tedeschi è in discesa, mentre il rendimento del Btp decennale ha toccato un nuovo minimo storico portandosi al 2,22 per cento.

Lettera Bce: Codacons contro Trichet

Sembra che i provvedimenti contenuti nella nuova manovra finanziaria del Governo italiano, pari a complessivi 45 miliardi di euro, siano stati in qualche modo dettati a grandi linee dalla Bce, la Banca centrale europea attualmente presieduta da Jean Claude Trichet. Insomma, a conti fatti la Bce, intervenuta massicciamente in questi giorni sul MOT, il Mercato Obbligazionario Telematico, per comprare i nostri Btp, prima di agire ha voluto acquisire le giuste “garanzie” affinché l’Italia con la manovra riconquistasse la fiducia dei mercati azionari e di quelli obbligazionari. Chi segue i mercati avrà visto non a caso nei giorni scorsi come nel mirino siano prima finiti i Btp, e poi le azioni delle banche sul FTSE MIB, ovverosia sul listino milanese dei titoli a più elevata capitalizzazione.

Irlanda, occhi puntati sui futures sui Bund a dieci anni

John Kenneth Galbraith, economista di fama internazionale nonché personaggio molto influente nella politica statunitense degli anni Sessanta, era solito dire che gli irlandesi non possono essere annoverati tra gli economisti di successo: la situazione finanziaria che vive la nazione nordeuropea potrebbe dar forse ragione a Galbraith, ma qualcosa sembra smuoversi nelle verdi colline del paese. Mentre la Banca Centrale Europea sta intensificando le politiche di exit strategy dalla crisi, fattore che ha influenzato gran parte dei mercati dell’eurozona, i contratti future sulle obbligazioni a lunga scadenza di molti paesi non collimano affatto con i dati reali del sistema economico.